Musk ha giocato con Twitter ed ora paga penale. Ritirata l’offerta da 44 miliardi

di Livio Varriale
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Elon Musk alla fine ha ritirato l’offerta per l’acquisizione di Twitter ed il sospetto sollevato da Matrice Digitale sulla speculazione trova sempre più conferme.

Dopo aver comprato uno stock di azioni cospicuo, Musk è stato messo alla larga dal board di comando del social per le sue idee innovative per quanto stravaganti e poco in linea con la condotta del gigante tech e questo è stato il motivo che l’ha portato a fare un’offerta di 40 miliardi di euro circa.

Successivamente ha chiesto a Twitter di dimostrare l’attendibilità della percentuale di bot e profili falsi dichiarata per poi arrivare fino ad oggi con il ritirare l’offerta e rischiare una penale di un miliardo di dollari.

Il titolo ha perso il 9% e l’entusiasmo delle dichiarazioni di “Musk presidente” avevano riposto fiducia nei mercati, ma la verità è che gli indici tecnologici sono in crisi già di loro per la questione della guerra. Aspetto ancora più curioso è che in questi mesi si è parlato più volte del ritorno di Trump sul social e di altri profili bannati ed esclusi dalle preferenze degli utenti.

Ad oggi Twitter ha licenziato il 30% dei dipendenti, quindi l’aria di crisi è in vigore da tempo ed è altrettanto chiaro che l’offerta di 44 miliardi fatta all’epoca, tre mesi fa, è eccessiva rispetto all’attuale intero valore aziendale crollato con un organico ridotto all’osso.

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