Tra le fake news sulla guerra in Ucraina, quella più importante è ad opera della propaganda occidentale e riguarda il rischio “atomico” di una esplosione della più grande centrale nucleare del paese attualmente in conflitto contro la Russia.
La storia della centrale di Zaporizhzhia: la logica oltre la propaganda
A differenza di come hanno descritto molti la situazione, c’è da fare un percorso logico. Esiste un invasore ed un invaso? Sì
La Russia ha invaso l’Ucraina e tra i primi obiettivi scelti vi è stata la centrale nucleare di Zaporizhzhia.
La centrale Nucleare non era presidiata a dovere, o meglio, non da fronteggiare un attacco militare bellico ed è stata consegnata ai russi senza troppe tensioni.
La centrale era intatta quando i russi l’hanno presa in mano? Sì
Nei giorni successivi, il presidente Zelensky e tutti i giornali occidentali a ruota hanno paventato la possibilità di un disastro nucleare da parte dei russi che erano all’interno.
C’è qualcosa che però non torna. Possono i russi stare all’interno di una centrale nucleare e farla esplodere?
A fugare ogni dubbio è proprio il premier Zelensky che ha dichiarato di fare tutto il possibile per riconquistarla a suon di bombe e non trattative.

Nonostante questo, i giornali Italiani parlano di danni alla centrale nucleare riscontrati dopo l’ispezione dell’ Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica, ancora in corso, ma non specificano che i bombardamenti sono ad opera dell’esercito di Zelensky.
Il ricatto sul nucleare lo ha fatto il Premier ucraino, non quello russo, e chi ha rischiato il disastro nucleare è stato non chi c’è dentro, ma chi è stato invaso e vuole riprendersi un obiettivo così sensibile dall’invasore a suon di bombe.
Questa narrazione non può solo essere parte di un errore o di incompetenza, ma ha radici profonde nella strategia militare di prevedere il compimento di un rischio che può fare da scintilla a qualcosa di più grande, mettendo allo stesso tempo le mani avanti per incolpare il nemico.