Dopo aver conquistato la vetta della terribile classifica delle ransomware gang più “cattive”, LockBit ha lanciato una iniziativa per fidelizzare i suoi sostenitori con una attività di branding degna delle migliori multinazionali.
Ad oggi sarebbero 10 le persone che hanno deciso di tatuarsi il logo dei cibercriminali in cambio dei 1000 dollari. Chissà se sono state pagate in moneta oppure in criptovaluta proveniente dall’attività estorsiva.
Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il motto di Livio Varriale è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.