Sommario
La Cina ha annunciato un’indagine sui prodotti venduti nel paese dal produttore statunitense di chip per la memoria Micron Technology, nell’ambito di un controllo sulla sicurezza informatica e la protezione delle infrastrutture critiche.
Il contesto della decisione cinese
La decisione arriva in un momento di tensioni tra Washington e Pechino sul tema delle tecnologie per la produzione di chip. La Cina mira a proteggere la sicurezza della catena di approvvigionamento delle infrastrutture critiche, prevenire rischi nascosti e salvaguardare la sicurezza nazionale, ha affermato l’Amministrazione del Cyberspazio della Cina (CAC) in una breve dichiarazione.
Le reazioni di Micron Technology e le possibili ripercussioni
Micron Technology ha dichiarato di essere a conoscenza dell’annuncio e di essere “in comunicazione con la CAC e di cooperare pienamente”. L’azienda ha inoltre ribadito la sicurezza dei propri prodotti e l’impegno nei confronti dei clienti. Micron è uno dei più grandi produttori mondiali di chip per la memoria e genera circa il 10% delle sue entrate dalla Cina.
L’allineamento di altri paesi alle restrizioni statunitensi
Recentemente, il Giappone e i Paesi Bassi hanno annunciato di adeguare i propri controlli sul commercio di tecnologie all’obiettivo statunitense di limitare la capacità della Cina di produrre chip avanzati. Queste decisioni si inseriscono in un contesto di crescente preoccupazione per l’uso potenziale di tecnologie avanzate da parte delle forze militari cinesi.