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Editoriali

L’allarme di Geoffrey Hinton sull’intelligenza artificiale e la risposta di Meredith Whittaker

L’AI potrebbe superare l’intelligenza umana e distruggere l’umanità, ma ci stiamo concentrando sulle minacce sbagliate?

Geoffrey Hinton, pioniere dell’intelligenza artificiale, ha recentemente rassegnato le dimissioni da Google per avvertire del pericolo che l’AI potrebbe presto superare l’intelligenza umana e imparare a distruggere l’umanità autonomamente.

Tuttavia, Meredith Whittaker, una ricercatrice di spicco nel campo dell’AI, afferma che gli allarmi di Hinton distolgono l’attenzione da minacce più urgenti e discute di come i lavoratori possano opporsi ai danni causati dalla tecnologia dall’interno.

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Le preoccupazioni di Hinton e la risposta di Whittaker

Mentre Hinton mette in guardia sull’intelligenza artificiale e i suoi potenziali pericoli, Whittaker sostiene che queste preoccupazioni distolgono l’attenzione da minacce più concrete, come i cambiamenti climatici e i danni alle persone emarginate. Secondo Whittaker, la paura che l’AI possa acquisire coscienza e distruggere l’umanità è infondata, poiché non vi è alcuna prova che i grandi modelli di apprendimento automatico abbiano la “scintilla della coscienza”.

Organizzare i lavoratori contro i danni della tecnologia

Whittaker, che ha iniziato a organizzare i lavoratori di Google nel 2017 per opporsi al Project Maven, un contratto che l’azienda aveva stipulato per costruire tecnologia di visione artificiale per i droni militari degli Stati Uniti, sostiene che unirsi ai lavoratori per opporsi ai danni della tecnologia sia più efficace che abbandonare l’azienda per esprimere preoccupazioni.

Riferimenti: [Fast Company, Financial Times]

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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