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Sicurezza Informatica

Casa Bianca di Biden non è più soggetta al divieto di contattare le aziende di social media

La Corte d’Appello del Quinto Circuito ha sospeso temporaneamente l’ordine di un giudice del Missouri che impediva all’amministrazione Biden di contattare le aziende di tecnologia riguardo ai post protetti dal Primo Emendamento.

Dieci giorni dopo che un giudice federale del Missouri ha vietato all’amministrazione Biden di contattare le aziende tecnologiche riguardo ai post protetti dal Primo Emendamento, la Casa Bianca non è più temporaneamente soggetta a tale divieto. Oggi, la Corte d’Appello del Quinto Circuito ha sospeso l’ordine del giudice, almeno fino a quando la corte superiore avrà avuto il tempo di esprimersi più pienamente.

Le accuse del giudice Terry Doughty

In origine, il giudice Terry Doughty ha suggerito che l’amministrazione Biden potrebbe aver soppresso “milioni di post di libero discorso protetti da cittadini americani”, scrivendo che il governo aveva già “usato il suo potere per silenziare l’opposizione” sopprimendo il discorso contrario ai vaccini covid-19 e alla validità delle elezioni del 2020, tra le altre cose.

La decisione della Corte d’Appello

La Corte d’Appello non ha ancora detto molto sulla questione. L’ordine di oggi accelera semplicemente l’appello e concede una “sospensione amministrativa temporanea… fino a ulteriori ordini della corte”. Questa è la parte che solleva il divieto originale.

Le agenzie coinvolte nel divieto

Il divieto ha impedito a molte agenzie specifiche di interagire con le aziende di social media, tra cui il CDC, l’HHS, il Census Bureau, l’FBI, il DOJ, il CISA, il DHS, il Dipartimento di Stato e molti funzionari nominati. Tuttavia, aveva delle eccezioni per le minacce alla sicurezza nazionale, alla sicurezza elettorale, alla sicurezza informatica e alla sicurezza pubblica.

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