Sinergia tra intelligenza artificiale ed ecologia

da Redazione
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Un recente studio pubblicato il 11 settembre sulle “Proceedings of the National Academy of Sciences” propone una collaborazione sinergica tra l’intelligenza artificiale (IA) e l’ecologia per affrontare sfide globali complesse come le epidemie, la perdita di biodiversità e gli impatti del cambiamento climatico. Barbara Han, ecologa delle malattie presso il Cary Institute of Ecosystem Studies, e Kush Varshney di IBM Research, che hanno guidato lo studio, sostengono che l’ecologia potrebbe aiutare a superare gli ostacoli attuali nello sviluppo dell’IA, offrendo benefici significativi per il bene globale.

Come l’IA può assistere l’ecologia

Gli ecologi stanno già utilizzando l’IA per cercare pattern in grandi set di dati e fare previsioni più accurate, ad esempio, identificare nuovi virus potenzialmente infettivi per gli esseri umani e individuare gli animali più probabili a ospitarli. Tuttavia, lo studio suggerisce che esistono molte altre possibilità per applicare l’IA nell’ecologia, come sintetizzare grandi quantità di dati e trovare collegamenti mancanti in sistemi complessi. Shannon LaDeau, coautrice dello studio e ecologa delle malattie presso il Cary Institute, evidenzia che l’IA può incorporare una maggiore quantità e diversità di dati, facilitando la scoperta di nuove interazioni e fattori determinanti, e potrebbe generare ipotesi uniche per avviare nuove linee di ricerca ecologica.

Come l’ecologia può migliorare l’IA

I sistemi di intelligenza artificiale sono notoriamente fragili, con potenziali conseguenze devastanti. La resilienza incredibile dei sistemi ecologici potrebbe ispirare architetture IA più robuste e adattabili. Varshney sottolinea che la conoscenza ecologica potrebbe contribuire a risolvere il problema del “mode collapse” nelle reti neurali artificiali, spesso utilizzate in applicazioni come il riconoscimento vocale e la visione computerizzata. L’ecologia potrebbe anche aiutare a comprendere meglio i comportamenti emergenti presenti nei grandi modelli linguistici guidati dall’IA, come ChatGPT, e a promuovere una maggiore responsabilità sociale in entrambi i campi.

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Verso una co-evoluzione

I ricercatori sostengono che una collaborazione più stretta e deliberata tra ecologia e IA potrebbe portare a progressi inimmaginabili in entrambi i campi. Questa collaborazione potrebbe promuovere una maggiore responsabilità sociale, integrando diverse prospettive e correggendo i pregiudizi nei sistemi IA. Kathleen Weathers, una scienziata dell’ecosistema del Cary Institute, sottolinea l’importanza di colmare le lacune nei dati per evitare la perpetuazione delle ingiustizie. La convergenza tra ricerca in IA ed ecologia richiederà la costruzione di ponti tra queste due discipline isolate, inaugurando un processo che potrebbe portare a prospettive e soluzioni rivoluzionarie per un futuro incerto.

Si può anche come

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