Proposta dell’UE su CSAM esaminata criticamente al seminario EDPS

di Redazione
0 commenti 1 minuti di lettura

L’Unione Europea ha avanzato una proposta che mira a obbligare i fornitori di servizi di comunicazione online a rilevare, segnalare e rimuovere il Materiale di Abuso Sessuale Infantile (CSAM). Questa iniziativa, parte degli sforzi dell’UE per combattere lo sfruttamento infantile online, è stata recentemente al centro di un seminario ospitato dal Supervisore Europeo per la Protezione dei Dati (EDPS).

Implicazioni per la privacy e la protezione dei dati

Sebbene l’obiettivo della proposta sia nobile, vi sono preoccupazioni riguardo al suo potenziale impatto sulla privacy dei cittadini dell’UE. I critici sostengono che potrebbe portare a una sorveglianza diffusa e a un potenziale abuso dei dati personali.

Viste degli stakeholder

Da un lato, ci sono coloro che vedono la proposta come un passo necessario per proteggere i bambini dall’exploit online. Dall’altro, alcuni temono che potrebbe erodere i diritti alla privacy e aprire la porta a misure di sorveglianza più invasive in futuro.

Posizione dell’EDPS

Il Supervisore Europeo per la Protezione dei Dati ha già espresso preoccupazioni sulla proposta, sottolineando la necessità di trovare un equilibrio tra la protezione dei bambini e i diritti alla privacy.

Implicazioni globali

La decisione dell’UE in questo ambito potrebbe influenzare altre giurisdizioni in tutto il mondo, dato il ruolo significativo dell’UE nella definizione degli standard globali di protezione dei dati.

Articoli correlati

MatriceDigitale.it – Copyright © 2024, Livio Varriale – Registrazione Tribunale di Napoli n° 60 del 18/11/2021. – P.IVA IT10498911212 Privacy Policy e Cookies