Sommario
In un recente sviluppo legale, Apple, Visa e Mastercard sono stati coinvolti in una causa antitrust di classe. Secondo quanto riportato da Reuters, la causa accusa le tre aziende di cospirare per soffocare la concorrenza nei servizi di pagamento con carta presso i punti vendita. Questa situazione avrebbe portato i commercianti a pagare commissioni “artificialmente elevate” per le transazioni con carte di credito e debito.
Accordi Illeciti e Conflitti di Interesse
La causa, depositata giovedì, sostiene che Apple abbia “stipulato accordi illeciti” con Visa e Mastercard per “astenersi dal competere con le due società di carte di credito”. Come parte di questo accordo, Visa e Mastercard avrebbero “pagato ad Apple una parte delle commissioni di transazione” per i pagamenti effettuati tramite Apple Pay sulle rispettive reti.
Questa intesa avrebbe portato Visa e Mastercard a pagare ad Apple una “grossa e continua tangente in denaro”. Di fatto, questo accordo rimuove qualsiasi incentivo per Apple a investire nella creazione di una propria rete di pagamento, il che aumenterebbe la concorrenza e potenzialmente porterebbe a commissioni di elaborazione delle carte di credito e debito più basse per i commercianti.
Esclusività di Apple Pay e NFC
Un altro punto sollevato dalla causa è che Apple proibisce ad altre aziende di accedere al chip NFC dell’iPhone per le transazioni di pagamento contactless. Ciò significa che Apple Pay è l’unica piattaforma di portafoglio mobile disponibile su iPhone.
La causa afferma che Apple ha raggiunto accordi con Visa e poi con Mastercard per non utilizzare l’iPhone per stabilire una propria rete indipendente di pagamenti POS. In cambio, le “Reti Radicate” hanno accettato che Apple fosse pagata una parte delle commissioni generate attraverso i rispettivi sistemi di pagamento delle transazioni POS.
Risposta di Apple alle Indagini Antitrust
Recentemente, è stato riferito che Apple ha offerto di aprire il sistema NFC di Apple Pay su iPhone ad altre aziende, in risposta alle indagini antitrust in corso nell’Unione Europea. Resta da vedere se ciò avverrà effettivamente e se tali cambiamenti verranno applicati anche negli Stati Uniti.
La situazione attuale mette in luce le complesse dinamiche tra le grandi aziende tecnologiche e i servizi finanziari, sollevando questioni importanti sulla concorrenza e l’innovazione nel settore dei pagamenti digitali.