Negli ultimi giorni, due sviluppi importanti hanno coinvolto la Cina e il campo della tecnologia avanzata: da una parte, un cittadino cinese è stato accusato dagli Stati Uniti di aver condotto una campagna di spear-phishing contro enti governativi come la NASA e altre organizzazioni militari statunitensi mentre, dall’altra, scienziati cinesi sono riusciti a rilevare droni e velivoli stealth utilizzando segnali satellitari provenienti dalla rete Starlink di SpaceX.
Accuse di spear-phishing contro un cittadino cinese per aver colpito NASA e Difesa
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato Song Wu, un ingegnere cinese che lavorava per l’Aviation Industry Corporation of China (AVIC), di aver condotto una campagna di spear-phishing contro diverse agenzie governative e università statunitensi tra il 2017 e il 2021. AVIC è una delle principali aziende cinesi operanti nei settori aerospaziale e della difesa.

Wu avrebbe utilizzato email di phishing per impersonare colleghi e richiedere software proprietario e codice sorgente, utilizzati in settori critici come l’ingegneria aerospaziale e lo sviluppo di missili. Alcuni dipendenti delle agenzie coinvolte, credendo di rispondere a richieste legittime, hanno condiviso materiale sensibile. Tra il software sottratto c’è il NASCART-GT, un solver di dinamica dei fluidi utilizzato per simulazioni aerodinamiche complesse.
Le accuse includono 14 capi d’imputazione per frode telematica e 14 capi per furto d’identità aggravato, con Wu che ora rischia fino a 20 anni di carcere per ogni conteggio di frode e ulteriori due anni per ogni conteggio di furto d’identità.
La Cina utilizza i segnali di Starlink per rilevare velivoli stealth
In un altro sviluppo tecnologico, scienziati cinesi hanno utilizzato segnali provenienti dai satelliti Starlink per rilevare velivoli stealth e droni durante un esperimento nel Mar Cinese Meridionale. I velivoli stealth come l’F-22 e l’F-35 sono progettati per evitare i radar tradizionali, ma la tecnologia cinese ha utilizzato segnali di forward scatter, dove le onde elettromagnetiche emesse dai satelliti Starlink vengono disturbate dalla presenza di un velivolo, permettendone la rilevazione.

Questo metodo non richiede che i radar emettano segnali, rendendo più difficile per i nemici rilevare e disturbare il sistema. L’esperimento è riuscito a rilevare anche piccoli droni, come un DJI Phantom 4 Pro, che simula il comportamento di un velivolo stealth. Questo esperimento è un passo avanti nella capacità anti-stealth della Cina e potrebbe essere applicato alle future tecnologie militari.
La ricerca cinese ha sfruttato segnali Starlink nonostante siano criptati e non accessibili direttamente nel Paese, costruendo un ricevitore con componenti commerciali per raccogliere i dati e analizzarli.
La Cina propone l’obbligo di etichettare tutti i contenuti generati dall’IA online
La Cyberspace Administration of China ha annunciato un piano per rendere obbligatoria l’etichettatura di tutti i contenuti generati da intelligenza artificiale (IA) pubblicati online. Questo piano, attualmente in fase di bozza, richiede che i contenuti generati dall’IA siano contrassegnati visibilmente o con disclaimer audio, come watermark in immagini o avvisi nei video. L’obiettivo è garantire che il pubblico sia consapevole quando interagisce con contenuti generati da IA, limitando la possibilità di far passare tali contenuti per lavoro umano autentico.

Secondo il piano proposto, anche se gli utenti non flaggano i propri contenuti IA, le piattaforme possono comunque identificarli in base ai metadati associati. La Cina, nota per la sua stretta regolamentazione dell’internet e della censura, sembra voler introdurre queste misure per preparare le piattaforme a conformarsi prima della fine dell’anno.
Impatto sui creatori di contenuti e sull’industria
L’obbligo di etichettare i contenuti IA potrebbe avere conseguenze significative per i creatori di contenuti e l’industria creativa in generale. Il settore della generative AI è spesso al centro di controversie legali, specialmente negli Stati Uniti, con numerose cause in corso che riguardano l’uso di materiale protetto da copyright per addestrare modelli di IA. Ad esempio, aziende come OpenAI hanno ammesso la difficoltà di sviluppare strumenti IA senza attingere a contenuti protetti.
Questo regolamento potrebbe frenare l’uso incontrollato di tecnologie IA per sostituire lavori creativi e manuali, imponendo una maggiore trasparenza nell’uso di tali strumenti. Tuttavia, la discussione sull’etichettatura dei contenuti generati da IA si estende anche oltre la Cina, con crescenti preoccupazioni a livello globale su come questa tecnologia influenzerà il lavoro umano e l’economia creativa.
Mentre il cittadino cinese Song Wu affronta gravi accuse di furto di informazioni sensibili dalla NASA e da organizzazioni militari statunitensi, la Cina continua a spingere i limiti della tecnologia radar, utilizzando segnali satellitari per rilevare velivoli stealth made in USA da StarLink. Entrambi gli sviluppi mostrano la crescente rivalità tecnologica tra Stati Uniti e Cina, con implicazioni sia per la sicurezza nazionale che per il futuro del conflitto tecnologico globale. L’IA continua a trasformare il modo in cui vengono creati e consumati i contenuti, la Cina si sta muovendo verso una regolamentazione più rigorosa per assicurare che i contenuti generati da IA siano chiaramente identificabili. Questa proposta potrebbe rappresentare un passo importante verso una maggiore trasparenza e responsabilità nell’uso dell’intelligenza artificiale.