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Intelligenza Artificiale

OpenAI: fine dell’esclusività cloud con Microsoft e 500 miliardi con Project Stargate

Microsoft perde l’esclusività sul cloud di OpenAI, che annuncia il Project Stargate con Oracle e SoftBank per un’espansione da 500 miliardi di dollari.

La collaborazione tra Microsoft e OpenAI sta entrando in una nuova fase, con la fine dell’accordo di esclusività per l’infrastruttura cloud di OpenAI. Nel frattempo, OpenAI ha annunciato il Project Stargate, un ambizioso piano di espansione con un finanziamento di 500 miliardi di dollari, in partnership con SoftBank, Oracle e MGX. Questi sviluppi rappresentano una svolta significativa per l’intelligenza artificiale e la sua infrastruttura globale.

Come evolve il rapporto tra Microsoft e OpenAI nel Project Stargate?

Microsoft, che dal 2019 era l’esclusivo provider cloud per OpenAI, continuerà a giocare un ruolo centrale come partner principale per Azure. Tuttavia, OpenAI ha scelto di diversificare i propri fornitori di infrastrutture, collaborando anche con Oracle e SoftBank per sviluppare una nuova rete di data center incentrata sugli Stati Uniti. Questo cambiamento consente a OpenAI di ridurre la dipendenza da un unico partner, migliorando resilienza e scalabilità.

Cos’è il Project Stargate?

Il Project Stargate di OpenAI è un’iniziativa ambiziosa per rafforzare la leadership statunitense nell’AI. Con un finanziamento iniziale di 100 miliardi di dollari già disponibile, il progetto prevede la costruzione di campus tecnologici avanzati in Texas e altri stati. Partner tecnologici come NVIDIA, Arm e Oracle collaboreranno con OpenAI per costruire e operare il sistema di calcolo necessario per supportare l’AI di nuova generazione.

Microsoft, pur perdendo l’esclusività sul cloud di OpenAI, mantiene un ruolo di primaria importanza nella partnership grazie al diritto di prelazione e a un nuovo impegno di Azure da parte di OpenAI. Nonostante l’apertura verso altri fornitori come Oracle, OpenAI continuerà a incrementare l’uso di Azure per le sue applicazioni di intelligenza artificiale, inclusi modelli avanzati come GPT-4 e il futuro AGI (Artificial General Intelligence).

Il rapporto tra Microsoft e OpenAI rimane solido anche grazie ai 14 miliardi di dollari già investiti da Microsoft. Inoltre, l’azienda continuerà a integrare i modelli di OpenAI nei suoi prodotti, come i servizi Copilot e altre applicazioni incentrate sull’intelligenza artificiale per il lavoro e la produttività. L’accordo in corso garantisce a Microsoft l’accesso esclusivo alle API di OpenAI fino al 2030, consolidando la sua posizione nel settore cloud e AI.

Chi partecipa nel Project Stargate?

OpenAI, dal canto suo, ha scelto di diversificare i partner per il Project Stargate non solo per ragioni tecniche, ma anche strategiche. Collaborando con aziende come Oracle e SoftBank, OpenAI punta a garantire una maggiore autonomia e flessibilità nella distribuzione dei carichi di lavoro, oltre a rafforzare la sua capacità di soddisfare la crescente domanda globale di risorse computazionali per l’AI.

Questa mossa rappresenta anche un passo verso una maggiore sicurezza infrastrutturale e una rete distribuita, elementi essenziali per prevenire interruzioni nei servizi o vulnerabilità legate a una dipendenza esclusiva. SoftBank, in particolare, svolge un ruolo cruciale come lead partner, contribuendo al finanziamento iniziale di 500 miliardi di dollari per accelerare la costruzione di data center e campus in tutta l’America.

La conclusione dell’esclusività con Microsoft non implica un allentamento della collaborazione, ma piuttosto un’evoluzione della partnership. Entrambe le aziende condividono l’obiettivo di sviluppare un’AI capace di “elevare l’umanità”, come dichiarato da OpenAI, e questo richiede un ecosistema aperto e flessibile.

Questa nuova era per Microsoft e OpenAI riflette una tendenza più ampia nel settore tecnologico: la necessità di collaborazioni multipiattaforma per affrontare le sfide globali e massimizzare l’impatto dell’innovazione. Con il Project Stargate, OpenAI non solo mira a consolidare la leadership statunitense nell’AI, ma anche a creare nuove opportunità economiche e tecnologiche per il futuro.

Il parere “dissacrante” di Alessandro Aresu

Project Stargate, descritto da Alessandro Aresu, emerge come un elemento chiave in un contesto di dinamiche complesse tra tecnologia, geopolitica e potere economico. Stargate rappresenta una mossa strategica di portata globale, in cui convergono gli interessi di attori di primo piano come Elon Musk, OpenAI, Larry Ellison e il governo di Trump.

Da un lato, Stargate appare come un’opportunità cruciale per OpenAI per diversificare rispetto a Microsoft, il suo grande azionista e fornitore infrastrutturale. Questo segnala una tensione interna al mondo tecnologico, dove ogni protagonista cerca di consolidare la propria autonomia e influenza. Dall’altro lato, l’asse con aziende come Oracle e i grandi player della produzione di hardware per data center – NVIDIA, TSMC, SK Hynix, Foxconn – evidenzia come Stargate rappresenti non solo un progetto tecnologico, ma anche un catalizzatore per la redistribuzione di potere nell’economia digitale.

Nel quadro più ampio, Trump utilizza Stargate come strumento per alimentare la competizione tra i leader tecnologici, evitando di dipendere esclusivamente da uno di loro. La strategia del “divide et impera” è evidente nella narrazione di Aresu, che sottolinea come Trump inviti apertamente questi protagonisti a scontrarsi, trasformando la loro rivalità in un’arma politica.

In sintesi, Stargate si configura come un laboratorio geopolitico, dove convergono interessi tecnologici, politici ed economici. Un progetto che, oltre alla sua portata concreta, funge da specchio delle grandi sfide che stanno ridisegnando il capitalismo politico globale.

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Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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