Apple, il punto su iOS 18.5, Vision Pro, AirPods Pro 3 e iPhone 18

di Redazione
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Con una serie di aggiornamenti strategici, Apple conferma il proprio orientamento verso l’intelligenza artificiale, il rafforzamento della sicurezza e il perfezionamento continuo dei suoi ecosistemi software e hardware. Le novità riguardano non solo il ciclo di sviluppo di iOS 18.5, macOS Sequoia e visionOS, ma anche l’evoluzione di dispositivi centrali come iPhone 18, AirPods Pro 3 e Apple Vision Pro, oltre a un inedito confronto diretto con Meta nel contesto AI. A emergere è una visione coerente ma segmentata, in cui innovazione, restrizioni selettive e ottimizzazione progressiva definiscono l’approccio Apple ai mercati globali.

iOS 18.5 e la transizione silenziosa verso iOS 19

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Apple ha rilasciato la terza beta di iOS 18.5, confermando una tendenza conservativa: le novità introdotte finora si limitano a modifiche minime, come la rimozione delle foto contatto in Mail e una maggiore evidenza per le informazioni AppleCare+. Le versioni attuali servono principalmente a stabilizzare il codice e testare la compatibilità con i servizi già annunciati, in preparazione della prossima major release.

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Nel frattempo, iOS 18.4.1 ha risolto due vulnerabilità critiche che riguardavano CoreAudio e Pointer Authentication Code. La prima permetteva a un file audio malevolo di eseguire codice remoto sul dispositivo, mentre la seconda esponeva la memoria protetta dei dispositivi più recenti. L’aggiornamento ha inoltre corretto un fastidioso bug nella connessione wireless di CarPlay, migliorando la stabilità su diversi modelli di veicoli.

Il lavoro su iOS 18.5 non punta a introdurre rivoluzioni, ma a preparare il terreno per iOS 19, atteso per la presentazione ufficiale alla WWDC 2025 del prossimo giugno.

VisionOS, macOS e watchOS: ciclo beta e ottimizzazioni minori

Apple ha distribuito le terze beta di visionOS 2.5, watchOS 11.5 e tvOS 18.5, senza introdurre nuove funzionalità rilevanti. Questi aggiornamenti si limitano a correzioni di bug, miglioramenti delle performance e aggiornamenti di sicurezza. Il medesimo schema si applica anche a macOS Sequoia 15.5, che appare come l’ultima tappa prima della transizione verso macOS 16.

Parallelamente, Apple ha rilasciato visionOS 2.4.1, un aggiornamento destinato a migliorare la stabilità del software per Apple Vision Pro. Non vengono introdotte nuove funzioni, ma la procedura di update ora mostra il progresso sulla superficie EyeSight del visore, migliorando la comunicazione con l’utente durante l’installazione.

L’attenzione al dettaglio operativo, più che all’aggiunta di novità visibili, rappresenta la linea di continuità scelta da Apple in questa fase di consolidamento dell’ecosistema.

Apple Intelligence: blocchi, esclusioni e tensioni con Meta

Una delle iniziative più ambiziose di Apple riguarda la suite Apple Intelligence, un insieme di strumenti AI che includono funzioni come “Writing Tools” per la generazione e la riscrittura dei testi. Tuttavia, l’adozione è stata oggetto di forti limitazioni: le app di Meta, ovvero Facebook, Instagram, Messenger, WhatsApp e Threads, hanno deciso di bloccare esplicitamente l’uso delle AI writing tools integrate nel sistema operativo.

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La decisione si inserisce nel contesto delle tensioni tra Apple e Meta, esplose dopo che Cupertino ha rifiutato l’integrazione dei modelli generativi di Meta nel suo sistema operativo, preferendo soluzioni come OpenAI per Siri e le funzionalità avanzate.

Apple continua a promuovere l’uso dell’AI in ambiti selezionati. La funzione “Clean Up” in Foto, mostrata in una recente pubblicità, consente di eliminare elementi indesiderati nelle immagini con l’ausilio di algoritmi generativi. Tuttavia, questa funzione resta disponibile solo su iPhone 15 Pro, 15 Pro Max e iPhone 16, consolidando una frammentazione verticale dell’accesso alle novità AI.

iPhone 18 e chip a 2nm: più potenza, ma a un costo superiore

Il futuro iPhone 18 porterà con sé una novità tecnica sostanziale: l’introduzione del chip A20 a 2nm, frutto del processo produttivo avanzato di TSMC. Questo salto generazionale garantirà una maggiore efficienza energetica, una riduzione della latenza e prestazioni elevate soprattutto in applicazioni AI e gaming.

Tuttavia, il costo del nuovo chip sarà notevolmente più alto, anche a causa delle politiche fiscali statunitensi sulle importazioni dalla Cina. Secondo le indiscrezioni, Apple potrebbe aumentare il prezzo finale dell’iPhone 18, rendendolo il modello più costoso mai commercializzato.

AirPods Pro 3: nuovi sensori biometrici e gesture ottiche

Gli AirPods Pro 3, attesi per la fine del 2025, introdurranno una serie di innovazioni hardware: nuovo chip audio, miglior cancellazione del rumore, sensori biometrici per monitorare battito cardiaco e temperatura auricolare, e un sistema di controllo tramite fotocamere IR e gesti a distanza. Inoltre, Apple starebbe testando una funzione di traduzione in tempo reale sfruttando l’app Traduci su iPhone, potenzialmente trasformando gli AirPods in un’interfaccia conversazionale AI.

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Le novità confermano l’orientamento di Apple verso una maggiore convergenza tra wearable e salute, spingendo gli auricolari nella direzione dei dispositivi biometrici intelligenti.

La strategia Apple nel 2025 si presenta articolata e coerente: da un lato, l’azienda consolida i propri ecosistemi software attraverso aggiornamenti orientati alla stabilità e alla sicurezza; dall’altro, prepara l’introduzione di tecnologie hardware più complesse, come i chip a 2nm e i dispositivi biometrici. La progressiva integrazione dell’intelligenza artificiale, sebbene frenata da tensioni con partner come Meta, si conferma come asse portante per la differenziazione tra modelli e fasce di prezzo.

Apple mantiene una visione che privilegia l’eccellenza tecnica e il controllo assoluto del proprio ecosistema, ma a costo di una selettività sempre più rigida. In un contesto dove AI, chip design e sicurezza convergono, Cupertino si prepara a ridefinire nuovamente i confini della tecnologia personale.

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