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Samsung mobile tra design ultra-sottile, AI avanzata e dominio sui brevetti

Samsung annuncia Galaxy F56 e Z Flip 7 FE, migliora Galaxy AI e domina in Corea per brevetti, mentre Fold 7 sfida il design ultra-sottile del S25 Ultra

Nel primo semestre del 2025, Samsung si posiziona con forza al centro dell’innovazione mobile, alternando anticipazioni hardware rivoluzionarie, sviluppi nell’intelligenza artificiale generativa e una leadership indiscussa nel campo brevettuale. Le informazioni più recenti rivelano che il Galaxy Z Fold 7 introdurrà un design ancor più estremo, con cornici più sottili perfino di quelle del Galaxy S25 Ultra, aprendo una nuova stagione per i dispositivi pieghevoli.

In parallelo, prende forma un nuovo scontro tra colossi nel campo dell’AI, con Galaxy AI di Samsung che sfida Apple Intelligence sulla generazione di immagini e sull’assistenza contestuale. A livello software, l’aggiornamento One UI 7 introduce funzioni che migliorano la gestione del sistema ma impongono scelte immediate per garantire sicurezza e autonomia operativa. Sul fronte dispositivi mid-range, il nuovo Galaxy F56 con chip Exynos 1480 mostra come l’azienda riesca a integrare potenza e portabilità, mentre la comparsa del Galaxy Z Flip 7 FE, praticamente identico al modello precedente, suggerisce una razionalizzazione della linea pieghevole entry-level.

Infine, dati ufficiali confermano che Samsung Electronics detiene oggi il maggior numero di brevetti in Corea del Sud, affermando una supremazia strutturale che rafforza la strategia globale del gruppo.

Galaxy Z Fold 7: le cornici si assottigliano oltre la soglia dell’Ultra

Il Galaxy Z Fold 7, attualmente in fase di pre-produzione, sembra destinato a ridefinire il concetto stesso di smartphone pieghevole grazie a cornici laterali ridotte al minimo, perfino inferiori a quelle già contenute del Galaxy S25 Ultra. La nuova generazione del foldable Samsung abbraccia la filosofia del full-display in modo ancora più aggressivo, sfruttando l’ottimizzazione meccanica dei bordi e una distribuzione interna ricalibrata per alloggiare il modulo pieghevole senza necessità di rinforzi visibili.

La riduzione delle cornici risponde a un duplice obiettivo: migliorare l’immersione visiva e garantire una maggiore compattezza quando il dispositivo è chiuso. Questo perfezionamento si accompagna a un pannello più luminoso e resistente, con una piega centrale meno visibile e un miglioramento del touch reattivo anche ai margini.

A differenza del Galaxy S25 Ultra, che punta sull’equilibrio tra fotocamera, potenza e display statico, il Fold 7 conferma la centralità dell’esperienza multitasking: l’uso di finestre multiple, lo split-screen dinamico e la continuità tra schermo esterno e interno sono stati ulteriormente affinati, anche grazie al contributo di Galaxy AI.

L’aspetto più interessante resta però l’approccio ultra-minimalista all’estetica, che rende il Fold 7 meno “tecnologico” alla vista, ma più organico all’uso quotidiano, integrandosi perfettamente con scenari lavorativi, creativi e di intrattenimento.

Galaxy AI vs Apple Intelligence: l’immagine generata diventa terreno di competizione

Samsung intensifica il proprio impegno nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, portando Galaxy AI al centro della user experience mobile, non più come supporto invisibile, ma come strumento attivo per la creazione di contenuti visivi e contestuali. Con il rollout progressivo delle sue funzioni avanzate sui dispositivi Galaxy S24 e dispositivi pieghevoli compatibili, l’azienda coreana si confronta direttamente con l’annuncio imminente di Apple Intelligence, il framework AI proprietario che debutterà ufficialmente con iOS 19.

Il primo campo in cui si materializza lo scontro è la generazione di immagini, integrata nativamente nel sistema operativo. Samsung consente già agli utenti di generare illustrazioni o modificare foto tramite prompt naturali all’interno della galleria, combinando modelli di intelligenza artificiale proprietari e partnership con strumenti cloud-based per l’elaborazione esterna. Le funzionalità includono la possibilità di rimuovere oggetti, cambiare sfondi, creare ambientazioni artistiche o realizzare sticker personalizzati a partire da immagini reali.

L’approccio di Galaxy AI punta su interazione diretta, rapidità di elaborazione e libertà di personalizzazione, con un’interfaccia semplificata che riduce il numero di tocchi necessari per passare dalla richiesta alla visualizzazione. Inoltre, Samsung consente una maggiore autonomia all’utente nel modellare il risultato visivo, offrendo opzioni multiple e un sistema di revisione istantanea.

Apple, dal canto suo, promette integrazione profonda nell’ecosistema iOS e macOS, ma con un’impostazione più rigida e guidata, orientata alla coerenza visiva e all’estetica tipica dei prodotti Cupertino. Le immagini generate da Apple Intelligence verranno curate per aderire a uno stile definito, con meno margine di variazione, ma con una qualità formale estremamente elevata.

Samsung adotta un modello ibrido che bilancia AI on-device e cloud computing

Galaxy AI si fonda su un’architettura ibrida, in cui alcune operazioni vengono gestite completamente in locale grazie ai processori NPU di ultima generazione – presenti ad esempio nel Galaxy S25 Ultra – mentre altre vengono elaborate in cloud per ottimizzare la potenza di calcolo e la varietà del modello. Questa configurazione garantisce velocità nelle operazioni comuni e qualità elevata nei task più complessi, come la generazione artistica o la costruzione di sfondi realistici.

La filosofia di Samsung rimane orientata alla flessibilità e all’apertura, con possibilità di interazione tra Galaxy AI e app di terze parti, inclusi strumenti professionali di editing e content creation. Questo rappresenta un vantaggio chiave rispetto all’ecosistema Apple, che tende a rimanere più chiuso e monolitico.

Infine, Samsung evidenzia come la sua AI non sia limitata alla creazione visiva, ma si estenda a funzioni semantiche come la sintesi di contenuti, il suggerimento di risposte e la gestione intelligente delle notifiche, costruendo così un’intelligenza contestuale in grado di anticipare i bisogni dell’utente in base all’ambiente, all’ora del giorno e al comportamento digitale.

One UI 7 introduce nuove funzioni ma richiede interventi immediati per tutelare privacy e batteria

Con il progressivo aggiornamento dei dispositivi Samsung a One UI 7, basato su Android 15, emergono nuove impostazioni predefinite che possono incidere in modo rilevante su sicurezza, autonomia e fluidità del sistema. Ci sono due opzioni che dovrebbero essere modificate immediatamente per garantire un’esperienza d’uso ottimale e coerente con le preferenze personali dell’utente avanzato.

La prima impostazione riguarda la gestione dei permessi di attività in background: One UI 7 abilita di default l’esecuzione continuativa di alcune app di sistema e servizi in background anche quando non utilizzati. Questa scelta, pensata per offrire notifiche più rapide e sincronizzazione istantanea, può aumentare significativamente il consumo energetico e ridurre la durata della batteria su dispositivi meno recenti.

Disattivare questa opzione permette di recuperare tra il 10 e il 15% di autonomia quotidiana, soprattutto per gli utenti che fanno uso moderato di app di messaggistica e social. Inoltre, si riduce il carico di calcolo sulle NPU, che vengono impegnate solo su richiesta diretta dell’utente, migliorando la risposta del sistema e la fluidità complessiva.

La seconda impostazione cruciale è legata alla geolocalizzazione automatica basata sull’uso contestuale delle app. One UI 7 introduce una funzione che consente al sistema di riattivare i permessi di localizzazione anche dopo una revoca temporanea, se l’app è riaperta frequentemente o viene usata in modalità multitasking. Questa opzione, sebbene utile per il tracciamento dei percorsi o l’assistenza basata sul luogo, può comportare rischi concreti per la privacy e generare uno storico di localizzazione dettagliato anche in assenza di consenso esplicito ricorrente.

Samsung offre la possibilità di disabilitare completamente questa funzione nelle impostazioni avanzate della privacy, consigliando però di farlo solo per utenti consapevoli delle implicazioni sulle app di navigazione o meteo. Per chi predilige il controllo totale sui propri dati, la disattivazione resta la scelta consigliata.

Confermata la centralità del controllo utente, ma con un carico decisionale maggiore

L’adozione di funzionalità intelligenti sempre più proattive, guidate da Galaxy AI, impone una maggiore attenzione alle impostazioni di sistema, che ora interagiscono in modo dinamico con il comportamento dell’utente. Se da un lato One UI 7 semplifica molte operazioni quotidiane, dall’altro richiede configurazioni iniziali più precise per evitare comportamenti automatici indesiderati, specie su dispositivi con memoria limitata o in ambienti condivisi.

Samsung, pur fornendo documentazione dettagliata e assistenza guidata durante l’installazione, lascia ancora molta responsabilità nelle mani dell’utente esperto, confermando una visione in cui il potere decisionale è ampio, ma anche il rischio di configurazioni subottimali.

Galaxy F56 con Exynos 1480: prestazioni di fascia alta in un corpo da 7,2 mm

Samsung amplia la sua offerta mid-range con il lancio del nuovo Galaxy F56, un dispositivo che si distingue per lo spessore ridotto a soli 7,2 mm, una rarità nel panorama attuale, e per l’integrazione del chip Exynos 1480, lo stesso processore presente in modelli Galaxy A di fascia superiore. L’F56 nasce con l’obiettivo di unire leggerezza, estetica e reattività, rendendolo particolarmente adatto a un pubblico giovane e mobile-first.

Il design del Galaxy F56 segue una linea piatta, con bordi netti e finiture opache, evocando la sobrietà premium dei dispositivi flagship, pur rimanendo ancorato a una fascia di prezzo accessibile. La struttura compatta consente un’ottima maneggevolezza, mentre lo spessore ridotto ne fa uno degli smartphone Samsung più sottili mai lanciati, superando anche modelli storici come il Galaxy A8.

Il cuore del dispositivo è il SoC Exynos 1480, sviluppato su processo a 4nm, con architettura octa-core e GPU Xclipse basata su RDNA 2, derivata dalla collaborazione con AMD. Le prestazioni registrate nei primi test lo posizionano nettamente al di sopra di altri chip della stessa fascia, garantendo fluidità nelle app di produttività, nei social network e anche nei giochi 3D moderatamente complessi.

Galaxy F56 rafforza la linea media e anticipa la strategia modulare di Samsung

La presenza dell’Exynos 1480 su un dispositivo mid-range suggerisce un allineamento strategico tra i segmenti Galaxy A e Galaxy F, con differenziazione basata non più solo su prestazioni ma anche su fattori fisici come spessore, portabilità e orientamento d’uso. L’F56 non include funzioni avanzate come il teleobiettivo o la ricarica wireless, ma compensa con una batteria ottimizzata da 5000 mAh e un display AMOLED a 120 Hz, elementi finora riservati a dispositivi di fascia superiore.

Samsung punta così a espandere la propria quota nei mercati emergenti, offrendo un prodotto che si avvicina all’esperienza flagship senza compromessi eccessivi. Il Galaxy F56 è pensato per utenti che desiderano un dispositivo elegante, leggero e longevo, capace di affrontare le attività quotidiane con agilità, ma senza l’ingombro tecnico o il prezzo elevato dei modelli Ultra.

Galaxy Z Flip 7 FE: il nuovo pieghevole economico è un Flip 6 in abiti riciclati

Il Galaxy Z Flip 7 FE si preannuncia come una versione reinterpretata e ribassata del precedente Flip 6, con cui condivide in larga misura il design e l’architettura interna. I render trapelati confermano che l’estetica esterna resta pressoché invariata: stessa cerniera centrale, stesso schermo secondario posteriore, stessa disposizione delle fotocamere. Anche le dimensioni appaiono identiche, suggerendo un’operazione di rebranding più che una revisione tecnica sostanziale.

Galaxy Z Flip 7 FE
Galaxy Z Flip 7 FE

Questa scelta riflette una strategia ben nota nel catalogo Samsung, ovvero quella di offrire versioni FE (Fan Edition) di dispositivi già consolidati, con minimi adattamenti hardware e prezzo inferiore, per raggiungere fasce di mercato più ampie. Il Flip 7 FE sarebbe dunque destinato a intercettare l’utenza che desidera accedere al mondo dei pieghevoli senza affrontare l’esborso dei modelli top, ma senza rinunciare all’esperienza estetica e interattiva tipica della gamma Flip.

L’adozione del medesimo telaio e delle stesse componenti principali suggerisce anche una continuità nella catena produttiva, con vantaggi in termini di costi di assemblaggio, manutenzione e distribuzione. Tuttavia, questa scelta rischia di ridurre il valore percepito dell’evoluzione annuale, se non accompagnata da aggiornamenti software rilevanti o funzioni esclusive.

Samsung punta a creare una gamma pieghevole più modulare, dove l’utente possa scegliere tra esperienza Ultra, Classic o FE in base a budget, priorità e stile di vita. Il Flip 7 FE diventa quindi una porta d’accesso semplificata ma coerente all’ecosistema pieghevole Galaxy, con pieno supporto a One UI e ai servizi Galaxy AI.

Samsung guida l’innovazione brevettuale in Corea: un capitale tecnologico per il futuro

Parallelamente al rinnovamento della propria offerta commerciale, Samsung consolida la propria posizione come principale detentrice di brevetti registrati in Corea del Sud, secondo quanto riportato ufficialmente nei registri nazionali. La società possiede migliaia di titoli attivi in ambito hardware, microelettronica, semiconduttori, intelligenza artificiale e tecnologie indossabili, dimostrando una capacità strutturata di innovare su più fronti.

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Questa superiorità numerica non si traduce soltanto in vantaggi economici tramite licenze e partnership, ma anche in una maggiore libertà operativa nello sviluppo di nuovi prodotti, senza dipendere da standard esterni o soluzioni di terze parti. Il dominio brevettuale permette a Samsung di controllare le basi tecniche dei propri dispositivi, difendersi in eventuali dispute legali e stabilire i trend tecnologici nei settori emergenti.

Nel 2025, Samsung ha registrato un incremento notevole nei brevetti riguardanti dispositivi pieghevoli, AI on-device e interfacce neurali, confermando un impegno a lungo termine per la costruzione di un ecosistema sempre più autonomo e differenziato rispetto alla concorrenza.

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