Sommario
In un momento di intensa trasformazione per l’industria tech, Samsung si muove lungo direttrici parallele: da un lato espande la visibilità della sua piattaforma Vision AI a livello globale, dall’altro fronteggia difficoltà strutturali nella divisione foundry, mentre continua a investire in aggiornamenti software e firmware per mantenere la coesione dell’ecosistema Galaxy.
Negli ultimi giorni, l’azienda sudcoreana ha lanciato una campagna internazionale che mette in scena il potenziale comunicativo dell’intelligenza artificiale tramite proiezioni su monumenti iconici, da Times Square a Piccadilly Circus. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio sforzo per consolidare la brand identity di Samsung Galaxy AI in vista del secondo semestre 2025, in cui verranno lanciati nuovi prodotti, compreso il Galaxy Z Flip 7 con schermo esterno ingrandito e One UI 8.
Parallelamente, la divisione semiconduttori del gruppo si trova sotto pressione a causa di un divario economico di oltre 7 miliardi di euro rispetto a TSMC, che continua a dominare il mercato delle fonderie. Le difficoltà si amplificano anche per effetto delle tariffe USA, che stanno spingendo Samsung ad aumentare i prezzi dei moduli DRAM e NAND per compensare l’ondata di stockpiling globale.
Nel frattempo, la continuità software dell’ecosistema Galaxy prosegue senza sosta: l’azienda ha rilasciato aggiornamenti di sicurezza per Galaxy Z Flip 6 e Fold 6, Galaxy Watch 4 e Galaxy S21, quest’ultimo ricevendo l’ultimo aggiornamento principale con Android 15 e One UI 7.
Infine, sul fronte dei dispositivi personali, emergono dettagli sulle Galaxy Buds Core, con capacità batteria migliorata e orientamento sportivo, mentre una nuova collaborazione con il collettivo americano Dude Perfect mostra l’impatto della tecnologia Samsung nella produzione di contenuti per le nuove generazioni.
Samsung Vision AI si proietta sul mondo: una strategia visiva globale
Con l’obiettivo di consolidare l’identità visiva e semantica della propria piattaforma di intelligenza artificiale, Samsung ha lanciato una massiccia campagna internazionale di proiezioni urbane, centrata sul brand Galaxy AI e sulla capacità della tecnologia di “vedere” e “comprendere” il mondo.

I contenuti realizzati per la campagna Samsung Vision AI sono stati proiettati su monumenti iconici in tutto il mondo, tra cui Times Square a New York, il centro di Seoul, il distretto di Gangnam, il Duomo di Milano e Piccadilly Circus a Londra. In ogni caso, l’iniziativa ha scelto luoghi simbolo della mobilità, dell’identità urbana e dell’interazione culturale, collegando così il messaggio tecnico dell’intelligenza artificiale a un immaginario urbano e globale.
Samsung ha puntato sull’idea di una Vision AI capace di “vedere ogni angolo del pianeta”, a sottolineare non solo la potenza computazionale del suo ecosistema, ma anche la centralità della visione artificiale nei dispositivi mobili futuri. In questo contesto, il marchio Galaxy AI viene progressivamente spostato da semplice feature software a elemento di identità strutturale del marchio, con applicazioni che spaziano dalla fotografia al riconoscimento ambientale, dal linguaggio naturale alla personalizzazione contestuale.
La campagna serve inoltre come base semantica per il lancio della generazione pieghevole 2025, in particolare Galaxy Z Flip 7 e Z Fold 6, che integreranno One UI 8 con funzionalità AI avanzate, un assistente contestuale migliorato e moduli di visione adattiva nella fotocamera frontale.

La scelta di una strategia mediatica estroversa e simbolica, piuttosto che basata su teaser tecnici, sottolinea il cambio di registro nella comunicazione di Samsung, che intende posizionare l’intelligenza artificiale come leva emozionale prima ancora che funzionale, coinvolgendo utenti e potenziali acquirenti non su ciò che l’AI fa, ma su come viene percepita nel mondo reale.
7 miliardi di differenza con TSMC mettono a rischio la strategia foundry di Samsung
Nonostante gli sforzi sostenuti nell’ultimo triennio, Samsung Foundry si trova a fronteggiare una distanza crescente dal leader di mercato TSMC, che nel 2024 ha riportato ricavi superiori di oltre 7 miliardi di euro rispetto alla divisione coreana. Questo divario, che si è allargato anche in presenza di nuove architetture produttive a 3 nanometri, evidenzia una perdita progressiva di attrattività da parte della fonderia Samsung verso i grandi clienti internazionali.
Una parte consistente del gap si deve alla difficoltà di Samsung nell’assicurare volumi produttivi stabili e rendimenti elevati per i nodi più avanzati, in particolare nella fascia sotto i 5 nanometri. Alcuni partner, tra cui Qualcomm e Nvidia, hanno preferito migrare o mantenere parte della produzione su TSMC, ritenuta più affidabile sul piano industriale e meglio posizionata logisticamente per il mercato statunitense.
La situazione è aggravata da una crescente pressione geopolitica: le tariffe imposte dagli Stati Uniti sui beni di consumo tecnologici provenienti dall’Asia hanno innescato un’ondata di stockpiling tra gli integratori di sistemi, che hanno accelerato gli acquisti di DRAM e NAND prima degli aumenti previsti, forzando Samsung ad applicare ritocchi sui prezzi nell’ordine del 15-20%, sia in risposta alla domanda eccessiva che per compensare i margini perduti nella foundry.
Il combinato disposto tra sotto-performance nella divisione chip e inflazione commerciale sui componenti di memoria rischia di compromettere la narrazione dominante di Samsung come attore integrato. Mentre TSMC rafforza la sua posizione con commesse da Apple, AMD e Intel, Samsung si trova a dover ricalibrare la propria strategia, puntando su settori a più alto margine come display, software e dispositivi consumer.
Il rischio a medio termine è una progressiva marginalizzazione della business unit foundry, soprattutto se l’azienda non riuscirà a capitalizzare le architetture a 2 nanometri già annunciate per il 2026. Tuttavia, Samsung può ancora contare su un vantaggio strategico: la profonda integrazione verticale dell’intera filiera elettronica, che le consente di reagire più rapidamente alle oscillazioni della domanda, unita a una forte capacità comunicativa costruita su iniziative come la campagna Vision AI.
Aggiornamenti One UI e sicurezza: Samsung mantiene il ritmo su dispositivi nuovi e storici
La coerenza e la puntualità negli aggiornamenti software restano uno dei pilastri su cui Samsung costruisce la fedeltà al marchio Galaxy, e il mese di maggio 2025 ha confermato questa strategia con una nuova ondata di aggiornamenti mirati, sia in ambito sicurezza che nelle anteprime funzionali delle nuove interfacce.
Tra i dispositivi che hanno ricevuto la patch di sicurezza di maggio si trovano i modelli pieghevoli Galaxy Z Flip 6 e Galaxy Z Fold 6, scopri su Amazon, entrambi aggiornati in Corea, in attesa della distribuzione globale. L’update corregge vulnerabilità critiche nei moduli NFC e Bluetooth, oltre a migliorare la stabilità delle connessioni Wi-Fi in ambienti con reti multiple.

Più interessante è il caso del Galaxy S21, che ha iniziato a ricevere l’aggiornamento a One UI 7 basato su Android 15, anche in mercati europei e asiatici. Con questa release, Samsung estende ulteriormente il ciclo di vita del dispositivo, rafforzando la promessa commerciale di aggiornamenti software pluriennali, oggi estesa a molti modelli fino a sette anni. Le novità principali includono modifiche alla schermata di blocco, una gestione più flessibile dei widget dinamici, nuovi controlli granulari per le notifiche sensibili e miglioramenti all’accessibilità visiva.
Anche Galaxy Watch 4 Classic riceve un aggiornamento, in questo caso limitato alla patch di marzo 2025, utile a migliorare la compatibilità con accessori di terze parti e ottimizzare il consumo energetico in modalità Always-On.

Sul fronte evolutivo, un leak legato a One UI 8 ha mostrato in anteprima una rinnovata interfaccia per il Galaxy Z Flip 7, con uno schermo esterno più ampio e integrato in modo più fluido con le app principali. La nuova cover screen sarà in grado di ospitare widget interattivi, notifiche contestuali e persino scorciatoie vocali Galaxy AI, confermando che l’intelligenza artificiale sarà sempre più visibile e operativa anche nei pieghevoli compatti.

Parallelamente, emergono le prime conferme tecniche sulle Galaxy Buds Core, auricolari wireless di nuova generazione pensati per un pubblico attivo e orientato alla mobilità. Sebbene il design resti minimale, le Buds Core saranno dotate di batterie più capienti, in grado di offrire fino a otto ore di autonomia continua, grazie anche a nuovi moduli Bluetooth LE Audio a basso consumo.
Buds Core e creatività immersiva: Samsung si posiziona tra sport, contenuti e tecnologia wearable
In parallelo alla distribuzione di aggiornamenti e al consolidamento della strategia AI, Samsung prepara il terreno per il lancio delle Galaxy Buds Core, un modello di auricolari wireless pensato specificamente per utenti dinamici e contesti sportivi. I dettagli trapelati rivelano un design più compatto e funzionale, con maggiore resistenza al sudore, una batteria maggiorata rispetto alle Buds Live, e l’integrazione con i nuovi codec LE Audio. La scelta del nome “Core” suggerisce una destinazione d’uso essenziale e orientata alla praticità, ma senza sacrificare la qualità del suono o la stabilità della connessione.

Le Buds Core saranno compatibili con One UI 8, e sfrutteranno pienamente le ottimizzazioni audio già viste nelle impostazioni avanzate di Galaxy AI Sound. Le funzionalità adattive permetteranno una modulazione automatica del bilanciamento in base al contesto ambientale, mentre l’autonomia stimata raggiungerà oltre 30 ore complessive con la custodia di ricarica, sfruttando un profilo di consumo ottimizzato per l’uso sportivo.
Questa attenzione al contesto dinamico trova un’eco anche nella collaborazione tra Samsung e il collettivo statunitense Dude Perfect, protagonista di una campagna di comunicazione rivolta alle nuove generazioni. Il gruppo, noto per la produzione di contenuti sportivi e spettacolari, è stato coinvolto in una serie di dimostrazioni e sperimentazioni di creatività immersiva attraverso display ad alta luminosità, registrazioni a rallentatore 4K, comandi gestuali e interfacce Galaxy AI. L’obiettivo è dimostrare come l’ecosistema Galaxy possa potenziare la narrazione visiva e l’inventiva personale, anche in ambienti urbani, sportivi o di intrattenimento collettivo.
Questa iniziativa rappresenta il tentativo di Samsung di consolidare una brand identity che unisce innovazione tecnologica e libertà espressiva, posizionando i propri dispositivi come strumenti di creazione e diffusione, non solo di consumo passivo. Tra wearable, smartphone e accessori, l’ecosistema Galaxy continua così a espandersi in ogni direzione, con una coerenza progettuale che, nonostante le criticità del comparto chip, riesce a mantenere una chiara traiettoria evolutiva.