Snapdragon 7 Gen 4 e MediaTek Dimensity 9400E: nuova sfida tra chip AI

di Michele Sesti matricedigitale.it
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Il mondo dei processori mobili entra in una nuova fase grazie al debutto quasi simultaneo di due SoC che riscrivono le ambizioni di fascia media e flagship killer: Qualcomm Snapdragon 7 Gen 4 e MediaTek Dimensity 9400E. Entrambi i chip rappresentano non solo un salto prestazionale rispetto ai rispettivi predecessori, ma anche una dichiarazione strategica sulla direzione evolutiva dell’intelligenza artificiale locale, della grafica avanzata e dell’efficienza energetica. Con architetture raffinate, supporto a modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e nuove capacità in ambito fotografico e gaming, i due rivali si preparano a equipaggiare i prossimi best-seller di marchi come Realme, HONOR, Vivo e OnePlus, in una battaglia che si gioca tutta tra AI, GPU e connettività.

Snapdragon 7 Gen 4: potenza AI ed efficienza in un SoC

Con il nuovo Snapdragon 7 Gen 4, Qualcomm rinnova la propria offerta per la fascia media-alta con un chip che incrementa le prestazioni CPU del 27% e quelle GPU del 30% rispetto alla generazione precedente. Ma il vero salto è nell’intelligenza artificiale: il chip registra un +65% nelle capacità AI, grazie al nuovo Hexagon NPU, che consente l’esecuzione locale di modelli LLM come ChatGPT o Gemini Nano, senza bisogno di connessione cloud.

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Basato su processo produttivo TSMC a 4nm, il chip utilizza una configurazione 1+3+4: un core Cortex-A720 Prime, tre Cortex-A720 Performance e quattro core Cortex-A520 per l’efficienza. Il clock massimo raggiunge i 2.8GHz, superando il limite dei 2.63GHz del precedente Snapdragon 7 Gen 3. La nuova Adreno GPU, il cui nome non è stato reso noto, è compatibile con le tecnologie Snapdragon Elite Gaming e supporta frame rate elevati e rendering stabile, migliorando l’esperienza su titoli con grafica complessa.

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Tra le innovazioni più significative si distingue il supporto a Stable Diffusion 1.5, utile per la generazione e modifica di immagini AI-based direttamente sul dispositivo. Inoltre, il processore introduce XPAN, il nuovo sistema Qualcomm per connessioni wireless potenziate tra smartphone e auricolari Bluetooth. La tecnologia è pensata per scenari reali, come il mantenimento del segnale anche tra piani diversi di uno stesso edificio.

Dal punto di vista fotografico, lo Snapdragon 7 Gen 4 adotta un ISP a 12-bit con supporto per sensori fino a 200MP e registrazione video in 4K a 60fps. L’elaborazione AI dell’ISP gestisce esposizione, bilanciamento del bianco e messa a fuoco in tempo reale, aprendo scenari inediti per la fotografia computazionale anche in dispositivi sotto i 400 euro.

Completano la dotazione: modem 5G basato su R17, WiFi 7, Bluetooth 6.0, supporto LPDDR5X e NavIC, segnale di riferimento GNSS sviluppato in India. I primi dispositivi ad adottarlo saranno HONOR 400, Vivo S30 e probabilmente OnePlus Nord CE5, rafforzando la collocazione del SoC nella fascia medio-alta a cavallo tra mercato indiano e globale.

Dimensity 9400E: architettura all-big core, gaming a 120fps e AI multimodale per Realme GT 7

Se Qualcomm alza l’asticella per la fascia media, MediaTek risponde con un flagship killer che punta tutto su potenza grezza e capacità AI. Il Dimensity 9400E, destinato a equipaggiare il nuovo Realme GT 7 nella sua versione globale, utilizza un’architettura a otto core tutti ad alte prestazioni, includendo 1x Cortex-X4 a 3.4GHz, 3x Cortex-X4 a 2.85GHz e 4x Cortex-A720 a 2.0GHz. Il chip, realizzato anch’esso su nodo TSMC a 4nm, si avvicina alle prestazioni del Dimensity 9400+ visto in Cina, ma con una diversa configurazione software.

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La GPU Immortalis-G720 MC12 supporta ray tracing hardware, frame rate dinamici e Adaptive Gaming Technology, arrivando fino a 120fps stabili nei titoli compatibili. Non è un semplice upgrade grafico: MediaTek ha integrato anche una nuova Frame Rate Converter per evitare lag e ottimizzare i consumi, favorendo una resa stabile anche in sessioni prolungate.

Il modulo AI è gestito dalla APU 790, che porta con sé la compatibilità con DeepSeek-R1-Distill, Gemini Nano multimodale e altri modelli neurali eseguibili direttamente sul dispositivo, senza connessione cloud. La componente semantica dell’AI è sfruttata anche nell’ISP, l’Imagiq 990, che applica segmentazione semantica per migliorare la resa video, ridurre il rumore e ottimizzare l’audio catturato da microfoni multipli.

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Il chip supporta LPDDR5T, connettività 5G R16, Bluetooth 5.4, WiFi 7 e GPS/NavIC, per una copertura globale completa. Il primo device a integrarlo sarà il Realme GT 7, che arriverà con schermo AMOLED da 6.78″, risoluzione 1.5K, refresh rate a 144Hz e batteria da 7000mAh con ricarica rapida a 120W, il più capiente della serie GT. La versione base disporrà di 8GB di RAM e 128GB di memoria interna, mentre le varianti superiori toccheranno i 12GB e 256GB.

OnePlus ha già confermato che la serie Ace5 (e in particolare l’edizione Racing) adotterà lo stesso SoC, posizionandosi con obiettivo dichiarato di offrire le migliori performance gaming nella fascia inferiore ai 400 euro.

Snapdragon 7 Gen 4 vs Dimensity 9400E: architettura, prestazioni e ambizioni a confronto

Confrontare direttamente i nuovi Snapdragon 7 Gen 4 e Dimensity 9400E consente di cogliere due visioni diverse dell’evoluzione dei SoC mobili, pur condividendo molti punti in comune. Entrambi i chip sono realizzati da TSMC su nodo a 4nm, ma differiscono nel tipo di architettura: Qualcomm segue la tradizionale struttura con core ad alta efficienza e core ad alte prestazioni, mentre MediaTek adotta un approccio all-big-core, privo di core ad alta efficienza, puntando tutto su velocità di calcolo immediata e parallelismo.

Sul piano prestazionale, il Dimensity 9400E risulta superiore sulla carta grazie ai suoi quattro core Cortex-X4, con frequenze più elevate e un core Prime a 3.4GHz contro i 2.8GHz del core A720 Prime del concorrente Snapdragon. Questo si traduce in una maggior potenza bruta, particolarmente vantaggiosa in ambito gaming, rendering 3D e calcolo intensivo.

Anche la GPU di MediaTek, la Immortalis-G720 MC12, è più sofisticata rispetto alla Adreno non specificata del 7 Gen 4. Il supporto nativo al ray tracing hardware, unito alla capacità di gestire frame rate fino a 120fps, rende il Dimensity 9400E un chiaro candidato per smartphone orientati al gaming competitivo.

In ambito AI, tuttavia, le differenze sono più sfumate. Il Snapdragon Hexagon NPU si distingue per la compatibilità con Stable Diffusion 1.5 e per la capacità di eseguire modelli linguistici di grandi dimensioni senza connessione, mentre la APU 790 di MediaTek estende le funzionalità a modelli multimodali, come Gemini Nano, più adatti alla generazione simultanea di contenuti audio, testo e immagini.

La parte fotografica vede entrambi i SoC offrire ISP avanzati, ma MediaTek introduce l’elaborazione semantica AI nei video e nel rumore audio, mentre Qualcomm sfrutta l’intelligenza artificiale per migliorare autofocus, esposizione e bilanciamento del bianco in tempo reale. Le funzionalità si equivalgono in quanto a profondità, ma rispondono a filosofie di ottimizzazione diverse.

In termini di connettività, entrambi offrono supporto completo a WiFi 7, Bluetooth 6.0, reti 5G R16 e navigazione tramite NavIC, anche se Qualcomm presenta l’inedita tecnologia XPAN, specifica per garantire connessioni stabili su più piani o ambienti separati, un plus per l’esperienza audio wireless avanzata.

Il contesto di mercato: due chip per dominare la fascia tra i 300 e i 400 euro

La posizione commerciale di questi chip è altrettanto interessante. Il Snapdragon 7 Gen 4 è destinato a device medio-alti, puntando sulla versatilità, l’efficienza energetica e l’equilibrio tra prestazioni e intelligenza artificiale. Sarà la scelta di smartphone come Vivo S30, HONOR 400 e probabilmente OnePlus Nord CE5, tutti pensati per il pubblico generalista, attento al design e all’affidabilità.

Il Dimensity 9400E, invece, è destinato a flagship killer come il Realme GT 7 e l’OnePlus Ace5 Racing Edition, dispositivi che puntano a offrire prestazioni da top di gamma a prezzi ridotti, sfidando frontalmente terminali con Snapdragon 8 Gen 2 e 3. Il posizionamento tra 29.000 e 40.000 rupie indica un’espansione dell’ambizione MediaTek, che non si limita più alla fascia media, ma intende guidare la rivoluzione mobile anche nei segmenti più competitivi.

In entrambi i casi, l’obiettivo è chiaro: spingere l’AI direttamente sul dispositivo, riducendo la dipendenza dal cloud, offrire prestazioni grafiche avanzate, e conferire autonomia tecnica ai produttori grazie a SDK flessibili e supporto ai formati multimediali di ultima generazione.

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