Violati LexisNexis e Victoria’s Secret: esposti dati e interrotte le operazioni digitali

di Redazione
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Due eventi distinti ma ugualmente significativi colpiscono il settore dei dati e del commercio al dettaglio: LexisNexis Risk Solutions, colosso dell’analisi dati, ha confermato il furto di informazioni personali di oltre 364.000 individui, mentre Victoria’s Secret ha sospeso temporaneamente il proprio sito web a seguito di un incidente di sicurezza informatica. Le due situazioni, emerse con pochi giorni di distanza l’una dall’altra, evidenziano la vulnerabilità di sistemi complessi, anche se gestiti da attori con risorse elevate. Le indagini in corso rivelano modalità diverse d’intrusione, ma con un impatto comune: perdita di fiducia, esposizione di dati sensibili e potenziali conseguenze legali e reputazionali.

LexisNexis: compromessa una piattaforma di sviluppo terza

La violazione che ha coinvolto LexisNexis risale al 25 dicembre 2024, ma è stata identificata soltanto il 1° aprile 2025. L’accesso non autorizzato ha colpito dati custoditi su GitHub, una piattaforma di sviluppo software utilizzata dal gruppo, e non le infrastrutture interne dell’azienda. Un attaccante ha ottenuto il controllo di un account aziendale compromesso, riuscendo a sottrarre informazioni personali e artefatti software.

Il data broker ha successivamente notificato l’accaduto al pubblico il 24 maggio 2025, informando che 364.333 persone risultano potenzialmente coinvolte. I dati sottratti includono nome, indirizzo e-mail, numero di telefono, numero di previdenza sociale, data di nascita e numero di patente di guida, ma non risultano coinvolte informazioni finanziarie, numeri di carte di credito o dati di accesso a conti bancari.

LexisNexis ha specificato che i propri sistemi aziendali non sono stati compromessi. Il furto è avvenuto esclusivamente tramite una piattaforma esterna. L’azienda ha attivato una collaborazione con un team forense indipendente per verificare l’estensione dell’attacco e ha messo in campo misure di protezione, tra cui il monitoraggio gratuito dell’identità e del credito per due anni a tutti gli interessati.

Rischi e implicazioni di un attacco a un data broker globale

Il caso LexisNexis rappresenta un esempio emblematico della fragilità delle catene di approvvigionamento digitale. Anche quando l’infrastruttura centrale rimane intatta, un accesso secondario su una piattaforma ausiliaria può produrre conseguenze gravi e durature. LexisNexis, controllata dal gruppo britannico RELX, opera in oltre 180 paesi, serve il 91% delle aziende Fortune 100 e collabora con le principali banche globali. Un attacco al suo ecosistema, anche parziale, genera preoccupazioni su larga scala.

Il furto di informazioni identificabili, pur non includendo dati bancari, espone le vittime a rischi di furto d’identità, phishing mirato e truffe su larga scala. I criminali possono combinare i dati ottenuti con informazioni provenienti da altre violazioni, aumentando l’efficacia delle frodi.

Victoria’s Secret: il sito e-commerce sospeso dopo un incidente di sicurezza

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Violati LexisNexis e Victoria's Secret: esposti dati e interrotte le operazioni digitali 7

Il 27 maggio 2025, il portale ufficiale di Victoria’s Secret è stato temporaneamente disattivato a causa di un non meglio specificato incidente di sicurezza. Gli utenti che tentavano di accedere venivano reindirizzati a una pagina con il messaggio “We’ll be back soon”. Sebbene l’azienda non abbia confermato la natura dell’accaduto, le tempistiche e le modalità indicano un’azione reattiva a una possibile intrusione o compromissione dei sistemi.

Fonti interne suggeriscono che l’azienda ha adottato la misura per prevenire ulteriori danni o fughe di dati, nel contesto di una risposta a un’attività anomala rilevata dai sistemi di monitoraggio. Al momento, Victoria’s Secret non ha comunicato pubblicamente la presenza di una violazione effettiva di dati personali, né ha attivato canali di notifica per clienti o stakeholder.

Tuttavia, l’interruzione dei servizi online di uno dei marchi di lingerie più noti al mondo rappresenta un campanello d’allarme per tutto il settore retail. Il sito funge da principale canale di vendita digitale, con una base utenti globale e una notevole integrazione con programmi fedeltà, servizi di consegna personalizzati e funzioni di pagamento. Qualsiasi interruzione ha quindi effetti diretti sul fatturato e sul rapporto con i clienti.

Impatto reputazionale e strategie di risposta

Sia nel caso di LexisNexis sia in quello di Victoria’s Secret, emerge la necessità di una gestione trasparente e rapida degli incidenti. La fiducia dei consumatori e dei partner commerciali dipende dalla capacità delle aziende di rispondere con efficacia. LexisNexis ha agito in linea con i protocolli di notifica previsti dalla normativa statunitense, fornendo documentazione dettagliata e servizi di tutela alle vittime. Victoria’s Secret ha scelto invece un approccio più prudente, sospendendo le attività e limitando le comunicazioni ufficiali.

Questi due approcci riflettono strategie diverse ma convergenti: minimizzare l’esposizione, contenere i danni, preservare l’integrità dei dati. Tuttavia, la percezione pubblica gioca un ruolo centrale. Un’azienda che comunica tempestivamente viene percepita come affidabile anche in condizioni critiche. Al contrario, silenzi prolungati o mancanza di trasparenza possono amplificare l’impatto reputazionale, soprattutto in un contesto digitale iperconnesso.

Le due vicende evidenziano punti deboli ricorrenti nella sicurezza informatica: la dipendenza da fornitori terzi e la scarsa visibilità sui comportamenti anomali nei servizi online. Gli attacchi non si concentrano solo sulle reti primarie, ma sfruttano interfacce API, repository di sviluppo, ambienti di staging e strumenti di terze parti. Rafforzare la sicurezza richiede quindi una mappatura estesa delle superfici esposte, un controllo granulare dei privilegi di accesso e l’adozione di sistemi di rilevamento basati su intelligenza artificiale e comportamento anomalo.

Nel contesto retail, è necessario combinare strumenti di monitoraggio in tempo reale con backup automatizzati, segmentazione della rete e verifica continua delle dipendenze digitali. La reattività operativa deve integrarsi con una strategia comunicativa efficace, affinché ogni incidente possa essere gestito in modo tecnicamente solido e socialmente credibile.

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