Pixel 10, Gemini AI e novità visuali: Google anticipa la rivoluzione tra AI e hardware

di Redazione
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Google si prepara a un’estate densa di novità: tra un possibile anticipo del lancio della serie Pixel 10, l’evoluzione dell’intelligenza artificiale Gemini integrata in Google Drive e dispositivi Android, fino alla nuova funzionalità Lens per i video Shorts di YouTube, l’azienda sta ridefinendo i suoi paradigmi in chiave AI e multidevice. La combinazione tra ottimizzazioni software e rilanci hardware segna un punto di svolta nella strategia del colosso di Mountain View.

Pixel 10: lancio anticipato e chip TSMC per battere la concorrenza

Gli indizi emersi da due inviti distinti ai membri della community Pixel Superfans puntano a un evento hardware previsto per il 27 giugno, battezzato “Pixel Penthouse”. Anche se il nome del dispositivo non è stato ufficializzato, tutto suggerisce che si tratterà del debutto anticipato del Pixel 10, in contrasto con la tradizionale finestra di lancio di agosto-ottobre.

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In parallelo, la nuova gamma dovrebbe debuttare con Android 16 stabile, previsto entro fine giugno, a rafforzare la strategia di Google di integrare software e hardware in modo più sinergico. Tra le indiscrezioni tecniche, spicca l’abbandono delle fonderie Samsung in favore di chip realizzati da TSMC, soluzione che dovrebbe migliorare l’efficienza energetica e la gestione termica.

Gemini AI: evoluzione dell’interfaccia e integrazione nei dispositivi con schermo grande

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L’AI Gemini, lanciata da oltre un anno, è al centro dell’ecosistema Google del 2025. Una delle novità in arrivo riguarda l’ottimizzazione grafica per tablet e foldable Android, con una nuova interfaccia a doppio pannello, simile a quella web. A sinistra verranno visualizzate le chat recenti, le funzioni Gems e la ricerca, mentre il pannello di destra ospiterà la conversazione attiva con Gemini.

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Questa nuova UI non è ancora stata attivata pubblicamente, ma è contenuta nel codice beta dell’app Google e sarà probabilmente rilasciata insieme alla build stabile di Android 16. L’obiettivo è sfruttare meglio i grandi display di dispositivi come Galaxy Tab S10 Ultra e Z Fold 6, scopri su Amazon, rendendo l’interazione con l’AI più fluida e immersiva.

Google Drive: Gemini ora riassume i video

Un altro ambito di applicazione di Gemini riguarda Google Drive, dove ora l’AI può sintetizzare il contenuto dei video, oltre a documenti e PDF. Grazie all’attivazione automatica dei sottotitoli, Gemini è in grado di rispondere a domande specifiche come “Quali decisioni sono state prese in questa riunione?”, offrendo un riassunto senza dover guardare l’intero filmato.

Questa funzione è al momento disponibile in inglese per utenti di Google Workspace, Google One AI Premium e clienti aziendali con add-on Gemini Business o Enterprise. La logica alla base è aumentare la produttività tramite accesso rapido alle informazioni, riducendo i tempi di fruizione.

YouTube Shorts: arriva Lens per cercare in tempo reale nei video

Anche l’interazione visiva evolve grazie a Lens, ora integrato in YouTube Shorts. Gli utenti possono toccare l’icona Lens durante un video in pausa per identificare oggetti o testi, e cercare direttamente informazioni su ciò che vedono. La funzione, simile al “Circle to Search” presente su Pixel e Galaxy, è disponibile su Android e iOS, ma solo per Shorts non commerciali.

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Con un semplice gesto, si potrà riconoscere elementi visivi, tradurre testi e ottenere risultati di ricerca contestuali, trasformando i video da passivi a interattivi. Questa integrazione rappresenta un altro tassello della strategia Google di trasformare ogni contenuto in punto di accesso dinamico al web.

Convergenza anticipata tra hardware e intelligenza artificiale

L’estate 2025 segna un punto di svolta nella filosofia di Google, che unifica la propria offerta hardware e software sotto il segno dell’AI conversazionale e della fruizione immediata delle informazioni. L’anticipo del Pixel 10 potrebbe essere solo l’inizio di una serie di lanci fuori calendario, pensati per battere la concorrenza sul tempo. Gemini, dal canto suo, si evolve da assistente testuale a strumento trasversale in grado di intervenire su documenti, video, interfacce e motori di ricerca visuali. La sfida ora sarà mantenere questa coerenza anche fuori dai canali premium o riservati a pochi utenti selezionati.

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