Aggiornamenti su Chrome e Bing: novità sulla sicurezza, certificati digitali e creazione video AI

di Michele Sesti matricedigitale.it
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Google ha rilasciato Chrome 137.0.7151.72 per Android e Chrome 137.0.7151.68/.69 per desktop (Windows, Mac e Linux), focalizzandosi su stabilità, prestazioni e sicurezza. Questa versione include tre patch di sicurezza significative, tra cui CVE-2025-5419, una vulnerabilità critica nel motore JavaScript V8, segnalata dal Threat Analysis Group di Google e già sfruttata attivamente. Tale vulnerabilità consente letture e scritture fuori dai limiti di memoria, un rischio grave per l’esecuzione di codice arbitrario.

A questa si aggiungono CVE-2025-5068 (use-after-free in Blink), di gravità media, e correzioni generiche che aumentano l’affidabilità del browser. Questi aggiornamenti, rilasciati in contemporanea per Android, dimostrano la coerenza della strategia di sicurezza cross-platform di Google.

Google Chrome non si fida più di Chunghwa Telecom e Netlock

In un annuncio separato, Google ha dichiarato che, a partire dal 1° agosto 2025, Chrome rimuoverà la fiducia predefinita ai certificati radice firmati da Chunghwa Telecom (Taiwan) e Netlock (Ungheria). Il motivo di questa decisione risiede in ripetuti fallimenti di conformità, mancate promesse di miglioramento e mancanza di progressi misurabili.

Entrambe le entità gestivano autorità di certificazione pubblica (CA) inserite nella Chrome Root Store, e i loro certificati venivano accettati automaticamente da Chrome. Con la revoca, i siti web che continueranno a utilizzare certificati firmati da questi CA mostreranno un avviso “La connessione non è privata”, interrompendo la fluidità della navigazione per gli utenti.

Questa misura non influirà su browser come Microsoft Edge, Firefox o Safari, che utilizzano archivi di fiducia differenti. Tuttavia, rappresenta un esempio pratico di come Google stia facendo rispettare i nuovi standard di sicurezza CA annunciati nel marzo 2025, rafforzando la fiducia nel sistema HTTPS.

Video generati dall’AI con Bing Video Creator: un salto nel futuro creativo

Parallelamente, Microsoft ha introdotto una nuova funzionalità AI: Bing Video Creator, uno strumento gratuito che consente agli utenti di creare brevi video da prompt testuali, sfruttando la tecnologia Sora di OpenAI.

Il servizio è attualmente disponibile tramite l’app Bing Mobile e presto sarà integrato anche nella versione desktop e in Copilot Search. Gli utenti possono digitare descrizioni dettagliate — per esempio, “una lontra in un ristorante italiano che impasta la pizza” — per generare video da 5 secondi in formato verticale (9:16), con il formato orizzontale (16:9) in arrivo.

Il sistema consente fino a tre generazioni simultanee e supporta due velocità di elaborazione: “Fast” (con un numero limitato gratuito di slot) e “Standard”, con la possibilità di sbloccare generazioni rapide aggiuntive tramite punti Microsoft Rewards.

Casi d’uso e funzionalità avanzate

Bing Video Creator è pensato per una vasta gamma di applicazioni: creazione di contenuti per social media, storytelling visivo, brainstorming creativo, esperienze di comunicazione personalizzate e prototipazione rapida di idee visive. Per migliorare i risultati, l’interfaccia suggerisce l’uso di linguaggi descrittivi, verbi dinamici e riferimenti stilistici specifici (es. “in stile trailer cinematografico”).

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Aggiornamenti su Chrome e Bing: novità sulla sicurezza, certificati digitali e creazione video AI 7

Microsoft ha implementato anche misure di sicurezza e responsabilità AI: prompt potenzialmente dannosi vengono bloccati, e ogni video generato viene accompagnato da credenziali di contenuto conformi allo standard C2PA, per garantire la trasparenza sulla provenienza.

La convergenza tra sicurezza informatica e creatività AI

L’evoluzione di Chrome e Bing evidenzia due fronti complementari della strategia digitale delle big tech. Da un lato, la protezione rigorosa degli utenti attraverso aggiornamenti di sicurezza proattivi e la revoca di fiducia a CA inaffidabili. Dall’altro, l’espansione delle capacità creative tramite l’intelligenza artificiale generativa, con strumenti gratuiti e accessibili anche a utenti non tecnici.

In entrambi i casi, l’approccio è orientato all’utente finale: maggiore sicurezza nella navigazione web e nuove possibilità espressive per la comunicazione visuale. Le due aree, apparentemente distinte, convergono nel concetto di user empowerment, in cui l’affidabilità tecnologica e l’espressione creativa si integrano in una visione coesa dell’esperienza digitale.

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