Robot umanoidi e apprendimento sociale: la sfida di 1X Technologies

di Lorenzo De Santis matricedigitale.it
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1X Technologies

Nel futuro prossimo, i robot non impareranno dai manuali ma dalle persone. È questa la visione di Bernt Børnich, fondatore e CEO di 1X Technologies, azienda norvegese impegnata nello sviluppo di robot umanoidi autonomi capaci di agire, apprendere e adattarsi vivendo tra gli esseri umani. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: costruire robot intelligenti, sicuri e accessibili, in grado di svolgere compiti quotidiani con sensibilità e discernimento, senza dipendere da istruzioni rigide o comportamenti predefiniti.

Il progetto cardine dell’azienda è NEO, un robot umanoide progettato per compiti domestici come aspirare, piegare il bucato, riordinare oggetti e recuperare articoli su richiesta. NEO adotta un sistema muscolare artificiale ispirato alla biomeccanica umana, basato su meccanismi a tendine, che permette movimenti precisi e consumo energetico ridotto. Non si tratta di un semplice automa esecutore, ma di un sistema capace di apprendimento continuo, adattamento e interazione contestuale.

Apprendere dagli esseri umani: il modello educativo dei robot 1X

Il cuore dell’approccio di 1X è l’idea che l’intelligenza artificiale fisica debba formarsi come quella umana: per imitazione, interazione e adattamento situazionale. L’azienda impiega una combinazione di apprendimento per rinforzo, dimostrazioni da esperti e dati raccolti nel mondo reale per addestrare i propri robot. Invece di operare in ambienti isolati e predeterminati, NEO è progettato per apprendere comportamenti complessi osservando e interagendo direttamente con gli esseri umani.

Il risultato è un’intelligenza più flessibile e contestuale. NEO è capace, ad esempio, di comportarsi in modo più cauto in presenza di animali domestici, di tenere la porta aperta a una persona anziana o di interrompere un’azione in presenza di ostacoli imprevisti. Questi comportamenti, che in apparenza sembrano semplici, richiedono una comprensione situazionale e una capacità di modellazione del mondo che vanno oltre l’IA tradizionale.

Produttività aumentata, non sostituzione umana

Secondo Børnich, il ruolo dei robot umanoidi non è quello di rimpiazzare le persone, ma di liberarle dai compiti ripetitivi, lasciando spazio a creatività, relazioni e attività ad alto valore aggiunto. La visione dell’azienda si basa su una coabitazione funzionale tra umani e robot, in cui quest’ultimi agiscono come estensione operativa della volontà umana, ma con margini d’autonomia e capacità di gestione dell’imprevisto.

Questa prospettiva implica anche un’attenzione particolare alla sicurezza operativa. NEO non è solo “intelligente”, ma anche progettato per evitare collisioni, interagire con cautela e riconoscere situazioni ad alto rischio. L’approccio di 1X è chiaro: prima di rendere i robot potenti, è necessario renderli affidabili e comprensibili nel loro comportamento.

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