Sommario
Windows 11 continua a evolversi attraverso aggiornamenti significativi che riflettono sia le innovazioni tecnologiche sia le nuove esigenze normative europee. Gli ultimi sviluppi, rilasciati attraverso il canale Canary e comunicati dal team Windows Insider, includono modifiche sostanziali nell’anteprima build 27871, aggiornamenti strutturali per l’adeguamento al Digital Markets Act (DMA) e conferme sul ruolo crescente del Government Security Program (GSP). Tutti questi elementi delineano un ecosistema Windows sempre più modulare, trasparente e interoperabile, soprattutto per i mercati regolamentati e le amministrazioni pubbliche.
Nuove funzionalità in Windows 11 Insider Preview Build 27871
La build 27871 disponibile nel canale Canary introduce un’integrazione avanzata di Energy Saver all’interno di Microsoft Intune, ampliando le opzioni di controllo energetico per i team IT. Questa funzione consente agli amministratori di ridurre il consumo energetico dei dispositivi Windows 11 mediante policy di gruppo o MDM. Il risparmio energetico viene ottenuto limitando le attività in background, abbassando la luminosità dello schermo e gestendo automaticamente i processi di sistema. Questa capacità ha una duplice finalità: contenere i costi e contribuire alla sostenibilità ambientale.

L’integrazione con Microsoft Intune permette un’applicazione centralizzata delle impostazioni, essenziale per aziende con infrastrutture distribuite. Il nuovo criterio si trova nel percorso “Computer Configuration > Administrative Templates > System > Power Management > Energy Saver Settings” nel Group Policy Editor.

Oltre a ciò, il Phone Link viene ampliato: dal menu Start, gli utenti possono visualizzare notifiche delle app mobile, accedere a foto iCloud direttamente e, per dispositivi Android compatibili, avviare la duplicazione dello schermo con un solo clic. Anche l’interfaccia utente riceve modifiche mirate: è stato perfezionato il comportamento visivo della barra delle applicazioni, in particolare per i badge che indicano l’urgenza delle notifiche.

Numerosi bug sono stati risolti, inclusi problemi nella navigazione da tastiera, nella visualizzazione di File Explorer, nei dispositivi audio ad alta frequenza e nel Task Manager, migliorando complessivamente la stabilità del sistema. Tuttavia, Microsoft avverte che alcune funzionalità possono essere rimosse o mai rilasciate stabilmente, trattandosi di build sperimentali.
Conformità al Digital Markets Act: nuovi obblighi e libertà per l’utente
Le modifiche apportate a Windows 10 e 11, a partire dal giugno 2025, dimostrano l’impegno di Microsoft nel rispettare il Digital Markets Act (DMA), un regolamento dell’Unione Europea che impone maggiore interoperabilità e scelta all’utente.
Una delle modifiche più evidenti riguarda la gestione del browser predefinito: in area EEA (European Economic Area), selezionando un browser con il comando “Imposta come predefinito”, verranno associati anche nuovi tipi di file e link, inclusi .svg
, .xhtml
, .xml
, ftp
, oltre ai consueti .htm
, .html
, http
e https
. Inoltre, l’app verrà aggiunta alla barra delle applicazioni, a meno che l’utente deselezioni questa opzione.
Importante anche l’estensione del supporto al formato .pdf
per i browser che lo registrano come nativo. In parallelo, il sistema di ricerca Windows Search in EEA è stato aggiornato per permettere l’uso di più provider web contemporaneamente. Ogni applicazione che registra un motore di ricerca può integrarsi automaticamente e l’utente può riordinare i provider dalle impostazioni. Questo rende Windows Search un’interfaccia più neutrale, decentralizzata e allineata alle normative antitrust europee.
Il Microsoft Store può ora essere disinstallato dagli utenti europei, come qualsiasi altra app. Tuttavia, le applicazioni scaricate attraverso di esso continueranno a ricevere aggiornamenti in background, grazie all’infrastruttura di aggiornamento indipendente mantenuta da Microsoft. Gli sviluppatori potranno comunque distribuire i loro software tramite il Web Installer ufficiale.
Infine, varie app Microsoft – inclusi Bing e Start Experiences – ora aprono i contenuti web con il browser impostato dall’utente e non forzano l’uso di Microsoft Edge, a differenza di quanto avveniva in precedenza. Microsoft Edge stesso non proporrà più di essere impostato come browser predefinito, a meno che venga aperto manualmente. In caso di disinstallazione, le app Microsoft non proporranno di reinstallarlo, salvo eccezioni legate a PWA distribuite tramite Store.
Sicurezza istituzionale: il ruolo del Government Security Program
Accanto alle novità tecniche di Windows 11 e alle strategie di conformità regolamentare, Microsoft continua a potenziare le iniziative legate alla sicurezza delle infrastrutture pubbliche, in particolare tramite il Government Security Program (GSP). Questo programma, accessibile esclusivamente a enti governativi selezionati, fornisce accesso diretto a documentazione riservata e dettagli architetturali sul funzionamento interno dei sistemi operativi Microsoft, inclusi Windows e le sue componenti di sicurezza.
Il GSP nasce dalla consapevolezza che la fiducia nella tecnologia dipende in larga parte dalla trasparenza. Offrendo accesso controllato al codice sorgente, alle specifiche di sicurezza e agli strumenti di verifica, il programma consente alle agenzie governative di valutare e verificare le implicazioni di sicurezza dell’infrastruttura software Microsoft. Si tratta di un pilastro fondamentale per Paesi che desiderano mantenere sovranità digitale, mitigare i rischi legati alla supply chain e adottare standard di conformità internazionali come ISO/IEC 27001.
In particolare, il GSP supporta l’implementazione di strategie nazionali per la difesa cibernetica, la gestione delle vulnerabilità e la sicurezza delle reti critiche. Microsoft, attraverso il GSP, intende dimostrare un impegno reale nella creazione di un ambiente di fiducia bilaterale tra il settore privato e le istituzioni pubbliche, specialmente in contesti geopolitici ad alta sensibilità.
Implicazioni operative per le aziende europee e le pubbliche amministrazioni
Le novità introdotte nella build 27871 e le modifiche per il DMA avranno impatti rilevanti sull’ecosistema IT europeo. Le organizzazioni pubbliche e private dovranno aggiornare le proprie strategie di compliance, in particolare in relazione al software deployment, alla gestione dei criteri di gruppo e all’adozione di strumenti come Microsoft Intune per applicare le policy energetiche in ambienti multi-dispositivo.
Inoltre, la possibilità di disinstallare componenti nativi come il Microsoft Store, unita alla decentralizzazione della ricerca online, ridefinisce il concetto di sistema operativo come piattaforma chiusa. Windows 11 tende sempre più a un’architettura modulare, in cui l’utente (individuale o organizzativo) ha il controllo sui componenti attivi e può selezionare provider alternativi per browser, motori di ricerca e strumenti di distribuzione software.
Per i team di cybersecurity e per i responsabili della conformità, sarà cruciale monitorare i rollout delle build insider e valutare con attenzione gli effetti dei nuovi controlli sullo user experience, per evitare regressioni funzionali o violazioni di policy interne.
Impatto del controllo delle funzionalità (CFR) sulle build Canary
Una caratteristica chiave del canale Canary è l’adozione del Control Feature Rollout (CFR), una tecnologia che consente a Microsoft di abilitare funzioni selettivamente a segmenti di utenti. Questo approccio, pur aumentando la flessibilità nello sviluppo, comporta complessità tecniche nella validazione di nuove funzionalità.
Dal punto di vista ingegneristico, CFR utilizza flag di attivazione e logica condizionale nel codice di sistema per decidere, in fase di runtime, se una determinata funzione debba essere resa disponibile. Questo comporta che due dispositivi con la stessa build possano comportarsi in modo diverso. È un modello simile a quello utilizzato nel feature toggling nei sistemi CI/CD, ma su scala OS.
Per gli amministratori IT, ciò implica la necessità di monitorare i rollout a livello di tenant (quando gestiti via Intune o altre soluzioni MDM) e comprendere che non tutte le funzionalità annunciate nei changelog sono immediatamente visibili o attivabili. Microsoft suggerisce di usare il Feedback Hub per segnalare comportamenti anomali o per monitorare la disponibilità delle nuove funzioni.
In sintesi, la direzione presa da Microsoft è chiara: Windows 11 si sta trasformando in un ambiente dinamico, modulare, conforme e trasparente, con strumenti avanzati per la gestione centralizzata e la sicurezza istituzionale, offrendo al contempo maggiore controllo agli utenti e alle autorità regolatorie.