Ubuntu 25.10 abbandona Xorg e adotta Wayland. Kernel: addio alla 6.14, c’è la 6.16 RC

di Redazione
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Con Ubuntu 25.10 “Questing Quokka”, Canonical compie un passo storico nel suo percorso evolutivo: la sessione “Ubuntu su Xorg” sarà rimossa, rendendo Wayland l’unico backend grafico per le sessioni GNOME. La decisione è il risultato di un processo iniziato da tempo, culminato ora con l’eliminazione completa di X11, in linea con le scelte del progetto GNOME e con una visione focalizzata su sicurezza, prestazioni e modernità dell’esperienza desktop.

Il team di sviluppo ha motivato questa decisione sottolineando la maturità raggiunta da Wayland, che oggi garantisce supporto stabile per i driver Nvidia, una gestione più sicura della grafica, isolamento dei processi migliorato, e una resa ottimale su display touch e ad alta densità di pixel (HiDPI). Jean Baptiste Lallement di Canonical ha dichiarato che mantenere entrambe le sessioni (Xorg e Wayland) aggiunge debito tecnico, ostacolando l’innovazione. In più, GNOME 49, atteso come ambiente desktop predefinito di Ubuntu 25.10, abbandonerà anch’esso il supporto a X11, rendendo di fatto obbligatorio il passaggio a Wayland.

Ciò significa che dalla schermata di login non sarà più possibile selezionare la sessione “Ubuntu su Xorg”, e tutte le istanze di GNOME Shell e Mutter saranno eseguite esclusivamente su Wayland. Questa transizione segna l’addio a decenni di utilizzo del server Xorg, che ha costituito il cuore del sistema grafico Linux tradizionale.

Novità tecniche di Ubuntu 25.10

Il rilascio finale di Ubuntu 25.10 è previsto per il 9 ottobre 2025. Questa versione introdurrà componenti aggiornati e fondamentali per il futuro del sistema operativo, tra cui:

  • Mesa 25.1, per un supporto grafico aggiornato alle ultime GPU.
  • Linux 6.17, che porta miglioramenti al supporto hardware e nuove funzionalità per la sicurezza.
  • GNOME 49, ottimizzato per Wayland.
  • GCC 15, GNU Binutils 2.45, Python 3.13, LLVM 20, Boost 1.88.

Tra le novità di rilievo, sudo-rs, una reimplementazione sicura di sudo in linguaggio Rust, sarà l’implementazione predefinita del comando sudo, segnando una transizione significativa verso maggiore sicurezza a livello sistemico.

Fine supporto per Linux 6.14: aggiornamento urgente consigliato

Parallelamente, Greg Kroah-Hartman ha annunciato la fine della vita utile (EOL) per il kernel Linux 6.14, rilasciato solo a marzo 2025. Questo significa che non riceverà più patch di sicurezza o correzioni, e gli utenti devono aggiornare a Linux 6.15. La versione 6.14 aveva introdotto funzionalità come:

  • Supporto a RAID1 bilanciato in Btrfs.
  • Il sottosistema ntsync per la compatibilità con le API Windows NT.
  • Driver per AMD XDNA Ryzen AI NPUs.

La versione 6.15, già inclusa in Arch Linux, openSUSE Tumbleweed e Fedora, offre miglioramenti come:

  • Supporto Rust per hrtimer.
  • Funzionalità sched_ext per report interni del kernel.
  • Migliorie nei PMU Intel/AMD, e supporto a Apple Silicon con emulazione di PMUv3.

Anche Linux 6.15 non è una release LTS, quindi il suo supporto sarà limitato. Per chi cerca stabilità a lungo termine, è raccomandata l’adozione di un kernel LTS come Linux 6.6 o successivi.

Linux 6.16 RC1 disponibile: grandi novità in arrivo

Linus Torvalds ha rilasciato la prima Release Candidate del kernel Linux 6.16, aprendo il ciclo di test pubblico per una versione che sarà pronta tra fine luglio e inizio agosto 2025. Le novità attese includono:

  • Un servizio systemd per cpupower, utile per la gestione energetica.
  • Cambiamenti importanti a bcachefs, il moderno filesystem ibrido cache/file system.
  • Supporto a Intel Auto Counter Reload (ACR) e Intel APX.
  • Estensioni audio per NVIDIA tramite ACPI.
  • Supporto nativo a GPU NVIDIA Hopper/Blackwell in Nouveau.
  • Estensione di fscrypt con supporto per chiavi cifrate via hardware.
  • Integrazione dei driver per Intel QAT, AMD ACP 7.x, AVS e Tegra264.

Nel filesystem EXT4, è stato introdotto il supporto per folio di grandi dimensioni e scritture atomiche su file system bigalloc, ottimizzando performance su dischi SSD moderni.

Ubuntu si avvia così a diventare il punto di riferimento per la nuova generazione desktop Linux, grazie a una visione strategica fondata su sicurezza, prestazioni grafiche e adozione di tecnologie emergenti come Wayland e sudo-rs, con il supporto a kernel sempre più avanzati come Linux 6.16.

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