Sommario
Samsung continua ad ampliare il ciclo di aggiornamenti software per il proprio ecosistema Galaxy, concentrandosi a giugno 2025 su due direttrici parallele: da una parte la distribuzione graduale di One UI 7 (basata su Android 15) su modelli delle serie A24 e A34, dall’altra l’apertura del programma beta di One UI 8 (Android 16) sulla gamma Galaxy S25, accompagnata dalla seconda beta ufficiale. La strategia evidenzia un’impostazione modulare e progressiva nel rilascio degli aggiornamenti, pensata per testare stabilità, performance e novità su dispositivi distinti per fascia e architettura.
Galaxy S25: One UI 8 Beta 2 live e aggiornamento sicurezza di giugno
La serie Galaxy S25, S25+ e S25 Ultra ha ricevuto l’aggiornamento alla patch di sicurezza di giugno 2025 in India ed Europa, con versioni firmware S93xBXXS4AYF2 e S93xBXXS4AYF1 rispettivamente. L’update corregge 19 vulnerabilità critiche, tra cui problematiche nel modulo Bluetooth e nella gestione della sandbox dei processi multimediali. Parallelamente, Samsung ha ufficialmente aperto il programma beta One UI 8.0 (Android 16) in India e Polonia, rendendo disponibile la seconda beta ZYF3, già rilasciata in Corea, Germania e Regno Unito.
La beta 2 di One UI 8.0, da 1,2GB, integra 14 modifiche, fra cui:
- Risoluzione dei problemi di riconoscimento dell’impronta
- Correzione della schermata di briefing mattutino persistente
- Stabilizzazione del widget batteria e della schermata di blocco
- Fix del volume abbassato durante chiamate Bluetooth in auto
- Aggiornamenti per app principali, inclusa l’app Fotocamera
Samsung punta a migliorare fluidità, precisione dell’interazione utente e stabilità delle funzioni Galaxy AI integrate, come sfondi meteo intelligenti e comandi Air Command per S Pen. L’obiettivo sembra essere un perfezionamento silenzioso delle novità introdotte con One UI 7, in attesa di una versione stabile di One UI 8 prevista per inizio Q3 2025.
Galaxy A24 e A34: rollout ufficiale di One UI 7 in Europa e Corea
Il rilascio di One UI 7.0 basata su Android 15 ha raggiunto anche i modelli Galaxy A24 e Galaxy A34s, posizionati nella fascia medio-bassa e medio-alta della gamma. In entrambi i casi, l’aggiornamento è parte della roadmap promessa da Samsung che include quattro aggiornamenti di sistema e cinque anni di patch di sicurezza.
Il Galaxy A24, rilasciato nel 2023 con Android 13, riceve ora One UI 7.0 in Corea del Sud con versione firmware A245NKSU6DYE6, dal peso di circa 3GB. Sebbene integri la patch di sicurezza di maggio 2025, mancano le correzioni più recenti di giugno. L’update porta miglioramenti visivi alla UI, una nuova gestione delle notifiche dinamiche, e maggiore fluidità dell’interfaccia, ottimizzata per dispositivi a bassa RAM.
Gli utenti possono installare l’update via OTA o manualmente tramite Odin, scaricando il firmware dal database SamMobile. È consigliato un backup completo prima del flashing.
Anche il Galaxy A34s, scopri su Amazon, una revisione del fortunato A34, riceve One UI 7.0 in Europa, con UI rinnovata, nuove icone, gestione migliorata della batteria e impostazioni semplificate. Samsung ha integrato il nuovo sistema di permessi granulari, già testato su dispositivi flagship, garantendo maggiore trasparenza nell’accesso ai dati personali da parte delle app.
L’aggiornamento migliora inoltre:
- Stabilità del sistema durante il multitasking
- Compatibilità con temi dinamici Android 15
- Reattività della fotocamera stock, ora con algoritmi adattivi ottimizzati
Strategia incrementale per scalabilità e testing mirato
Samsung prosegue una strategia scalare bifasica, utilizzando i modelli Galaxy A per stabilizzare Android 15 attraverso One UI 7.0, mentre i flagship Galaxy S25, scopri su Amazon, testano Android 16 tramite One UI 8.0. Questo approccio consente di raccogliere metriche dettagliate sulle performance e sulla compatibilità software su base hardware eterogenea.
La divisione in canali paralleli permette inoltre di testare funzionalità IA e moduli di sistema critici (come batteria adattiva, compressione dati, sincronizzazione cloud) in ambienti controllati, riducendo il rischio di bug critici in release finali. L’adozione continua di patch di sicurezza mensili, con rollout regionali progressivi, dimostra un modello DevOps maturo, capace di rispondere a vulnerabilità emerse in tempo quasi reale.
