Sommario
Il mese di giugno 2025 posiziona Apple al centro della scena globale, con una sequenza di sviluppi legali e aggiornamenti software che ridefiniscono sia il contesto competitivo sia le funzionalità dei dispositivi iPhone e iPad. Mentre Cupertino ottiene un successo cruciale nel contenzioso contro Optis, i rilasci beta di iOS 26 e iPadOS 26 segnano un salto qualitativo, introducendo novità tecniche attese da anni, maggiore apertura verso terze parti e nuove soluzioni di personalizzazione. In parallelo, Google alimenta il dibattito sulla “reciproca ispirazione” tra le due piattaforme, mentre Adobe Firefly estende l’AI generativa al mondo mobile.
Apple vince la battaglia sui brevetti contro Optis: impatto su strategia e licenze
Il 17 giugno 2025 la Corte federale d’appello annulla la maxi-sentenza da 173 milioni di dollari che aveva colpito Apple nel contenzioso con Optis Cellular. Al centro della disputa, alcuni brevetti sulle tecnologie cellulari implementate nei dispositivi Apple. Secondo la corte, la tesi accusatoria era priva di adeguata base tecnica o legale. La sentenza permette ad Apple di evitare un precedente scomodo per la negoziazione di licenze, rafforzando la propria posizione nella difesa del portafoglio brevetti. Questo successo legale ha effetti sia sulla stabilità della catena di approvvigionamento sia sulla libertà di innovazione, elemento chiave per un’azienda che fa della proprietà intellettuale una leva strategica.
iOS 26: funzioni avanzate di personalizzazione e gestione audio
La beta di iOS 26 si distingue per l’arrivo della funzione “Usa come suoneria”: finalmente, qualsiasi traccia audio può essere impostata come suoneria direttamente dall’app Musica, senza passaggi intermedi tramite computer o app di terze parti. Questa novità risolve uno dei limiti storici di iOS, semplificando la creazione di toni personalizzati con conversione automatica e gestione diretta del file audio. Il supporto copre sia tracce locali che audio acquisiti tramite Apple Music, senza dover ricorrere al software iTunes.
Parallelamente, l’update integra cinque cambiamenti tecnici alla schermata di blocco:
- Personalizzazione widget: maggiore controllo su posizione, dimensioni e contenuti visualizzati, anche tramite scorciatoie rapide
- Gestione notifiche: possibilità di differenziare comportamenti di raggruppamento e risposta rapida
- Nuovi stili grafici per orologio e visualizzazione informazioni
- Controlli di privacy estesi su notifiche sensibili
- Shortcut per funzioni di accessibilità e domotica accessibili direttamente dalla lockscreen
App Comandi Rapidi (Shortcuts): automazione più potente e HomeOS Hub

L’aggiornamento di Shortcuts in iOS 26 espande le possibilità di automazione:
- Nuove azioni per il controllo approfondito di impostazioni di sistema (rete, risparmio energetico, sensori)
- Trigger condizionali basati su contesto, posizione, orario, stato di carica o presenza di accessori
- Compatibilità ampliata con HomeKit e HomeOS Hub: la beta 6 di iOS 18.6 suggerisce che Apple sta testando una piattaforma HomeOS centralizzata per la gestione dei dispositivi domestici smart, con script e automazioni più sofisticati e granulari
La nuova infrastruttura HomeOS Hub punta a centralizzare la gestione di accessori e scenari domestici, offrendo un livello di astrazione superiore rispetto all’attuale HomeKit, con comunicazione multi-device e possibilità di sincronizzazione avanzata tra iOS, iPadOS e persino Apple Watch.
iPadOS 26: multitasking avanzato e gestione delle finestre

La versione aggiornata di iPadOS 26 innova radicalmente il multitasking, introducendo:
- Stage Manager ampliato: gestione flessibile di finestre, con possibilità di ridimensionamento libero, sovrapposizione e organizzazione in gruppi
- Drag and drop cross-app potenziato
- Nuove gesture di gestione veloce delle app in background
- Integrazione più profonda con Apple Pencil per la selezione e lo spostamento rapido delle finestre
Queste novità spingono l’esperienza iPad verso un utilizzo sempre più simile a quello di un laptop tradizionale, con la praticità del touch e la versatilità delle gesture.
Concorrenza tra Apple e Google: la sfida delle funzionalità “ispirate” e la pressione della community
La pubblicazione di iOS 26 non è passata inosservata nel panorama Android: Google ha sottolineato pubblicamente come alcune delle novità introdotte – in particolare la gestione avanzata delle notifiche, la personalizzazione della schermata di blocco e l’integrazione di widget dinamici – siano già da anni elementi distintivi dell’esperienza Android.
La critica riguarda il fatto che, pur presentando queste funzionalità come “innovazioni”, Apple stia in realtà “prendendo spunto” da idee mature in ambiente Android. Tuttavia, l’implementazione Apple è spesso caratterizzata da una maggiore attenzione per l’integrazione sistemica e la coerenza estetica, qualità che rimangono tra i punti di forza storici dell’ecosistema iOS.
Il dibattito tra i due colossi evidenzia come il settore mobile sia ormai segnato da una forte cross-pollinazione di idee, in cui le evoluzioni delle piattaforme si influenzano e rincorrono costantemente. Il risultato finale per gli utenti è una crescente convergenza nell’offerta di funzionalità di base, con le differenze che si giocano sul piano dell’esperienza utente, della privacy e dell’integrazione con altri dispositivi.
Apertura a sviluppatori terzi: rivoluzione nelle sveglie e nelle app di sistema
Tra le novità più significative di iOS 26, la possibilità per le app di terze parti di impostare allarmi direttamente rappresenta una svolta: Apple rimuove così una storica limitazione dell’ecosistema, aprendo la porta a una nuova generazione di applicazioni per la gestione delle notifiche temporali, della produttività e dell’organizzazione personale. La nuova API dedicata permette agli sviluppatori di interagire con il sistema di allarmi nativo, abilitando scenari d’uso finora esclusivi delle app Apple.
Questa apertura si inserisce in una tendenza più ampia dell’azienda verso una maggiore interoperabilità, pur nel rispetto dei rigidi standard di sicurezza e privacy che caratterizzano la piattaforma. Anche l’app Shortcuts beneficia di questa filosofia, con nuove azioni dedicate al controllo di funzioni native e alla gestione delle automazioni in tempo reale.
Adobe Firefly: AI generativa integrata su iOS e Android
Un altro segnale di evoluzione importante arriva dal debutto dell’app Adobe Firefly su iOS e Android. Firefly offre strumenti di generazione immagini basati su intelligenza artificiale generativa direttamente su smartphone e tablet, integrando funzioni avanzate di editing, creazione grafica e ritocco. L’app permette di creare immagini partendo da prompt testuali, modificarle tramite suggerimenti vocali e utilizzare template o stili generativi per grafica professionale o contenuti social.

Dal punto di vista tecnico, Firefly sfrutta l’accelerazione hardware dei SoC moderni di Apple e Android per garantire un’esperienza fluida e reattiva, e propone un’interfaccia ottimizzata sia per display touch che per workflow multitasking. La disponibilità di queste tecnologie in mobilità favorisce la democratizzazione degli strumenti creativi avanzati e spinge l’intero settore mobile verso una sempre maggiore integrazione di AI generativa nei processi quotidiani.
Giugno 2025 segna una fase di transizione e consolidamento nell’ecosistema Apple, con iOS 26 e iPadOS 26 che introducono innovazioni profonde, soprattutto in termini di personalizzazione, apertura verso terzi, automazione domestica e produttività professionale. La risoluzione della disputa legale con Optis rafforza la posizione competitiva di Cupertino, mentre la convergenza delle funzionalità con Android stimola un’evoluzione rapida e costante di entrambi gli ambienti.
L’ingresso di Adobe Firefly e l’apertura di Apple verso sviluppatori di terze parti nelle aree chiave segnano l’inizio di una nuova stagione di creatività e interoperabilità, in cui la tecnologia mobile, la privacy, la sicurezza e la user experience sono elementi imprescindibili per la leadership di mercato.