KDE Plasma 6.4 è ufficiale, mentre Arch Linux aggiorna Wine con nuova struttura WoW64

di Michele Sesti matricedigitale.it
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L’ambiente grafico KDE Plasma si arricchisce nella versione 6.4 con importanti migliorie nell’interfaccia, nella gestione delle finestre, nella configurazione delle tavolette grafiche e nella gestione HDR, confermandosi punto di riferimento per l’usabilità su Linux. In parallelo, Arch Linux annuncia una svolta nella gestione di Wine adottando la nuova architettura WoW64, che abbandona il repository multilib e introduce importanti implicazioni per gli utenti di applicazioni Windows su ambienti Linux.

KDE Plasma 6.4: personalizzazione, accessibilità e produttività

La nuova versione 6.4 di KDE Plasma offre un sistema di affiancamento delle finestre personalizzabile per ogni desktop virtuale, consentendo combinazioni visive avanzate. Lo spettacolare Spectacle si rinnova con un’interfaccia più intuitiva per screenshot e registrazioni video. La gestione notifiche diventa più intelligente con grafici per i trasferimenti file, promemoria per microfoni disattivati e supporto esteso alla modalità Non Disturbare.

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In ambito grafico, KRunner riconosce i codici colore e li converte in tempo reale, mentre i miglioramenti al tema Breeze scuro aumentano il contrasto visivo. Plasma 6.4 introduce anche nuovi strumenti HDR, supporto al colore video P010 e migliorie nel rendering su display con scaling frazionario.

La componente accessibilità evolve con il supporto alla navigazione via tastiera e gesture touchpad come il pinch a tre dita per zoomare. La schermata di blocco migliora l’uso su configurazioni multi-monitor e sincronizza i campi password.

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Le notifiche interattive ora persistono nella cronologia e i widget – chiamati oggetti – diventano più funzionali: il launcher evidenzia le nuove app con tag visivo “Nuova!”, il lettore multimediale permette variazione della velocità di riproduzione e il widget dischi rileva e suggerisce riparazioni automatiche.

I miglioramenti includono anche una revisione del Monitor di sistema, con grafici per GPU e gruppi per servizi in background. Le impostazioni per le animazioni visive sono ora centralizzate, mentre la configurazione delle tavolette grafiche è stata semplificata, offrendo reset rapidi e modalità relative per l’uso generico.

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Infine, Plasma 6.4 migliora l’integrazione con browser Flatpak come Firefox, LibreWolf e Chromium, e amplia il supporto a numerosi nuovi protocolli Wayland, potenziando l’integrazione delle applicazioni in ambienti grafici avanzati.

Arch Linux: Wine passa a WoW64

Con una transizione annunciata per il pacchetto wine e wine-staging, Arch Linux allinea la propria struttura a quella di WineHQ, adottando una build WoW64 pura. Questo comporta l’eliminazione della dipendenza dal repository multilib, semplificando la catena di pacchetti e la gestione delle architetture miste.

Tuttavia, l’adozione del nuovo modello non è priva di controindicazioni. Viene riportato un calo di performance nelle applicazioni a 32 bit che utilizzano OpenGL, e gli utenti sono chiamati a ricreare i prefissi 32 bit per evitare malfunzionamenti. Questo implica la reinstallazione delle applicazioni all’interno dei nuovi prefissi compatibili.

La decisione segue la roadmap di Wine verso una maggiore modularità, dove WoW64 consente l’esecuzione di software 32 bit in ambienti 64 bit senza dipendere da librerie miste. Anche se la transizione può creare disagi temporanei, rappresenta un passo necessario verso una gestione più efficiente del software legacy.

KDE Plasma 6.4 si conferma la release più raffinata di sempre in termini di personalizzazione, performance visiva e supporto hardware, mentre la scelta di Arch Linux di adottare WoW64 per Wine rappresenta un’ottimizzazione strutturale con impatti tangibili sugli utenti. Entrambe le novità evidenziano come l’ecosistema Linux continui a evolversi in direzione di maggiore usabilità e allineamento con standard moderni, mantenendo una filosofia di controllo totale sull’esperienza utente.

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