Risposte emotive e accettazione delle auto a guida autonoma: le emozioni nelle scelte

di Lorenzo De Santis matricedigitale.it
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Un nuovo studio pubblicato dalla Washington State University a maggio 2025 mette in luce come le reazioni emotive siano il fattore determinante nell’atteggiamento degli utenti verso le auto a guida autonoma. La ricerca, guidata dal professore Don McLeod e dal suo team, ha analizzato in dettaglio le componenti psicologiche che influenzano la fiducia, la percezione di rischio e la disponibilità ad adottare veicoli autonomi, mostrando che la dimensione emozionale supera quella puramente razionale o informativa.

Il cuore della ricerca: emozioni più forti di razionalità

Il team di ricerca ha sottoposto diversi gruppi di partecipanti a video e simulazioni che illustravano scenari di utilizzo reale delle auto a guida autonoma, sia in condizioni di successo che in casi di incidente. L’analisi dei dati ha rivelato che le reazioni emotive – come paura, ansia, fiducia o sollievo – hanno un impatto decisivo sulle opinioni e sulle intenzioni future. In particolare, anche tra i soggetti più informati sulle tecnologie autonome, l’esperienza emotiva vissuta durante la simulazione si è rivelata il principale predittore della propensione o della resistenza all’adozione.

La ricerca ha inoltre dimostrato che fornire dati tecnici, statistiche di sicurezza o spiegazioni dettagliate sulle funzionalità non basta a modificare l’atteggiamento degli utenti se questi provano sensazioni di disagio, paura o mancanza di controllo. Al contrario, esperienze emotive positive – come percepire il viaggio come sicuro, fluido o sorprendentemente confortevole – aumentano significativamente la disponibilità ad affidarsi alle nuove tecnologie.

Implicazioni per industria e policy maker

Questi risultati evidenziano l’importanza di strategie di comunicazione e design centrate sull’esperienza utente emotiva. Per i produttori di auto autonome e per i decisori politici che promuovono l’adozione di veicoli senza conducente, la sfida sarà quella di progettare sistemi e campagne che generino fiducia, riducano l’ansia e facilitino l’identificazione positiva con il mezzo. Interventi mirati potrebbero includere:

  • Simulazioni immersive e test drive esperienziali
  • Interfacce che permettono all’utente di sentirsi in controllo e informato in tempo reale
  • Narrazioni che enfatizzino il comfort, la sicurezza percepita e la familiarità

Il professor McLeod sottolinea che il successo delle auto a guida autonoma dipenderà non solo dal progresso tecnologico, ma anche dalla capacità del settore di gestire l’impatto emotivo dell’innovazione sui futuri utenti.

Lo studio conferma che l’accettazione sociale delle auto autonome non può prescindere da un approccio multidisciplinare, dove psicologia, ingegneria e comunicazione lavorano insieme per comprendere e modellare le risposte emotive degli utenti. L’efficacia delle strategie future si misurerà sulla capacità di trasformare la diffidenza e la paura in fiducia e curiosità verso una mobilità sempre più automatizzata.

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