postmarketOS v25.06 adotta systemd e Arch Linux richiede intervento manuale sui firmware

di Redazione
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La scena GNU/Linux mobile e desktop registra due novità tecniche rilevanti per il pubblico esperto: il rilascio di postmarketOS v25.06, contraddistinto dall’introduzione ufficiale di systemd e nuove versioni delle principali interfacce grafiche, e la riorganizzazione dei pacchetti linux-firmware in Arch Linux, che impone interventi manuali agli utenti durante l’aggiornamento.

Novità postmarketOS v25.06: systemd come nuovo init e supporto esteso per dispositivi mobili

Il rilascio di postmarketOS v25.06 rappresenta un punto di svolta nella filosofia del progetto: per la prima volta viene adottato systemd come sistema di init predefinito, una scelta attentamente discussa e preparata negli scorsi mesi. L’adozione di systemd implica un profondo cambio di paradigma rispetto a OpenRC, sia per la gestione dei servizi sia per la compatibilità con un ampio spettro di software Linux contemporaneo. Il team ha deciso di non offrire un percorso di migrazione automatica da OpenRC a systemd: chi utilizza una versione precedente deve eseguire una reinstallazione pulita per beneficiare delle novità. Rimane possibile aggiornare senza passare a systemd, ma il team concentra gli sforzi sulla nuova architettura.

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Alla base di postmarketOS v25.06 c’è Alpine Linux 3.22, che assicura un sistema leggero, stabile e aggiornato. Il rilascio introduce GNOME 48 e gnome-shell-mobile 48.mobile.0, che offrono significativi miglioramenti in termini di reattività, gestione dinamica del buffering, nuove funzionalità nelle notifiche, gestione delle finestre e nuovi font di sistema. Anche KDE Plasma Mobile si aggiorna alla versione 6.3.5, portando un task switcher ottimizzato, migliori controlli rapidi, nuove opzioni per la rotazione manuale dello schermo, monitor del traffico Wi-Fi e importanti fix per lockscreen e dispositivi dual SIM. Phosh raggiunge la versione 0.47.0, introducendo la personalizzazione dello sfondo della lockscreen, miglioramenti nelle quick settings e un nuovo tastierino virtuale predefinito (Stevia) dotato di completamento delle parole e popover dei caratteri.

Ampio supporto hardware e attenzione alla community

Il progetto estende il supporto a una gamma ancora più ampia di dispositivi: tra questi, OnePlus 6 e 6T (con supporto fotocamera iniziale), numerosi modelli Xiaomi, Motorola, Fairphone 4, Chromebook, Surface RT e molti altri, con una lista aggiornata costantemente dai manutentori di dispositivo e tester della community. In caso di upgrade su dispositivi Xiaomi SM7150, è richiesta una reinstallazione a causa della migrazione verso un pacchetto generico. La collaborazione con la community ha permesso di individuare e risolvere tempestivamente bug audio critici e problematiche legate all’interfaccia grafica.

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Dal punto di vista software, la versione introduce un nuovo os-installer pensato per facilitare installazioni su laptop e convertibili, anche con cifratura del disco. Thunderbird riceve per la prima volta una configurazione mobile-friendly, mentre Firefox Mobile integra fix mirati e spoofing user-agent per il corretto rendering di siti come YouTube.

Risoluzione problemi e roadmap futura

Alcune criticità rimangono aperte: bug relativi al supporto Wi-Fi su alcuni SoC Qualcomm, incompatibilità con il renderer GL deprecato in GTK 4.18 (impattando l’app fotocamera Megapixels su PinePhone e Librem 5), malfunzionamenti con microfoni interni e ritardi nella gestione di iio-sensor-proxy in ambienti systemd. Il team invita gli utenti più esperti a contribuire tramite la piattaforma GitLab e la wiki ufficiale, sia per il testing sia per la stesura di fix.

Arch Linux: segmentazione dei firmware e gestione manuale dell’upgrade

Nel panorama desktop, Arch Linux ha introdotto una modifica sostanziale nella gestione dei firmware: dalla release 20250613.12fe085f-5, il pacchetto linux-firmware è stato scorporato in una serie di pacchetti vendor-specific, mentre il metapacchetto linux-firmware rimane come dipendenza dei set di firmware raccomandati. La riorganizzazione coincide con una modifica della struttura dei symlink nel firmware NVIDIA upstream, generando un’incompatibilità che il gestore pacchetti Pacman non può risolvere automaticamente.

Durante l’upgrade da versioni precedenti di linux-firmware (20250508.788aadc8-2 o inferiori), l’utente esperto si trova davanti errori di file già esistenti nel filesystem relativi alle directory del firmware NVIDIA. Per superare il blocco, è necessario rimuovere forzatamente il vecchio pacchetto linux-firmware tramite pacman -Rdd linux-firmware, procedere con l’aggiornamento globale del sistema e poi reinstallare linux-firmware. Questa procedura è temporanea e legata specificamente alla transizione attuale, ma sottolinea la necessità di un monitoraggio costante delle news ufficiali per chi gestisce sistemi mission-critical.

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