L’intelligenza artificiale entra in una nuova fase evolutiva con Google, OpenAI e Microsoft come protagonisti assoluti. Nel settembre 2025, Google annuncia un’ondata di aggiornamenti che rendono Gemini più integrato nei servizi quotidiani, mentre OpenAI lancia Sora, la sua app di generazione video, e Microsoft potenzia Copilot su Windows, aprendo una nuova era di produttività e creatività distribuita. Con queste mosse, le tre big tech consolidano la propria presenza nell’AI consumer e enterprise, ampliando il raggio d’azione dell’intelligenza artificiale a browser, motori di ricerca, software educativi e strumenti di sviluppo.
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Aggiornamenti Gemini e intelligenza artificiale in Google
Google rinnova la piattaforma Gemini con un pacchetto di funzioni che punta a trasformare la relazione tra AI e utenti. Il nuovo aggiornamento introduce Gemini Live, che permette conversazioni vocali interattive e naturali, e Nano Banana, un tool di generazione immagini capace di modificare foto reali in pochi secondi tramite prompt testuali. Gli utenti possono ora creare scene immaginarie e ambientazioni artistiche direttamente in Chrome o su Android, grazie a un’integrazione profonda con i servizi Google. Gemini 2.5 Deep Think estende le capacità di ragionamento del modello, superando i benchmark internazionali in logica e programmazione: è infatti il primo sistema AI a conquistare la medaglia d’oro all’ICPC World Finals, battendo modelli accademici specializzati. Nel browser Chrome, Gemini entra nell’omnibox, offrendo risposte a query multi-step e suggerimenti intelligenti per acquisti, itinerari o organizzazione di progetti. In Search, la versione 2.5 del modello introduce la visual search avanzata, con riconoscimento multimodale di immagini, testi e video, mentre la modalità Search Live combina fotocamera e input vocale per fornire supporto tecnico in tempo reale. Le novità coinvolgono anche il mondo dell’educazione: Gemini alimenta LearnLM e Guided Learning, piattaforme capaci di generare piani di studio personalizzati, quiz automatici e tutoring AI, già integrate in oltre 200 istituzioni educative globali. Parallelamente, Google presenta Gemini Robotics 1.5, sviluppato da DeepMind, che fonde ragionamento simbolico e controllo motorio, aprendo la strada a robot capaci di gestire task multi-step nel mondo reale, dalla manutenzione industriale all’assistenza sanitaria.
Espansione globale del Developer Program
Con la stessa ondata di innovazione, Google estende il Developer Program di Gemini a nuovi mercati, inclusi India e Italia, con piani di abbonamento mensile e pricing localizzato. La piattaforma introduce Gemini CLI, una console potenziata che consente agli sviluppatori di creare estensioni AI senza codice, connettendo servizi come Figma, Postman, Stripe, Shopify e Dynatrace. Ogni estensione è gestita tramite il Model Context Protocol, che permette la collaborazione tra strumenti AI e applicazioni esterne. Google fornisce anche un catalogo pubblico su geminicli.com/extensions, promuovendo l’ecosistema open-source e il riuso di codice. Il programma include nuovi crediti Google Cloud, compatibilità con Firebase Studio e un tier enterprise dedicato a startup e team di ricerca. Eventi come DevFest e i Google Developer Groups (GDG), in programma da ottobre a dicembre, rafforzano la community mondiale, puntando su temi come AI generativa, sostenibilità e cloud computing.
Sora di OpenAI: il boom della generazione video AI

Mentre Google espande Gemini, OpenAI conquista l’attenzione del mercato con Sora, la sua nuova app per la generazione video da testo. Lanciata a settembre 2025, Sora raggiunge un milione di download in soli cinque giorni, superando il ritmo iniziale di ChatGPT. L’app, disponibile inizialmente in USA e Canada, consente la creazione di clip di dieci secondi generate interamente da AI, con un approccio che ricorda TikTok ma basato su modelli di generazione creativa. Gli utenti possono inserire la propria immagine in video generati attraverso la funzione Cameo, condividere contenuti con amici e partecipare a feed pubblici personalizzati.
Dietro il successo si nascondono però questioni spinose: l’uso di dati protetti da copyright per l’addestramento e la presenza di contenuti generati controversi hanno spinto OpenAI a implementare filtri etici e watermark digitali. Nonostante ciò, Sora conferma il posizionamento di OpenAI come leader nell’AI creativa e generativa, pronta a sfidare YouTube e TikTok su un terreno nuovo: la produzione istantanea di video iperrealistici.
Aggiornamenti Copilot su Windows

Nel frattempo, Microsoft aggiorna Copilot per gli utenti Windows Insider con la versione 1.25095.161.0, che introduce connettori AI per servizi cloud multipli. L’assistente ora può cercare, sintetizzare e gestire contenuti provenienti da OneDrive, Google Drive, Gmail, Outlook e Calendar, integrando anche account terzi per una gestione unificata dei dati. Una delle novità più rilevanti è la possibilità di creare e esportare documenti direttamente da prompt testuali: Copilot genera report, fogli Excel o presentazioni PowerPoint a partire da conversazioni naturali, semplificando i flussi di lavoro e riducendo drasticamente i tempi di produzione.

Microsoft estende inoltre le funzioni enterprise con protezione avanzata dei dati, strumenti di analisi semantica e esportazioni automatiche verso Word, PDF o Excel. Copilot diventa così un vero hub operativo AI-native, integrato profondamente nel sistema operativo e destinato a trasformare la produttività quotidiana.
Verso un ecosistema AI integrato
Gli aggiornamenti simultanei di Google, OpenAI e Microsoft delineano un nuovo equilibrio nel mercato dell’intelligenza artificiale, dove l’obiettivo non è più solo generare risposte, ma costruire piattaforme creative, educative e operative interconnesse. Gemini spinge sull’integrazione quotidiana e sull’AI educativa, Sora reinterpreta l’intrattenimento generativo e Copilot evolve verso l’automazione produttiva. Tutte e tre le piattaforme puntano sulla democratizzazione dell’AI, rendendola accessibile a utenti e sviluppatori in tutto il mondo. Tuttavia, questo slancio solleva anche interrogativi cruciali: privacy, copyright e impatto occupazionale diventano le nuove frontiere etiche di un’evoluzione che corre più veloce della regolamentazione.