Russia blocca Roblox per propaganda LGBT

di Maria Silvano
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La Russia blocca Roblox per presunta propaganda LGBT e diffusione di contenuti estremisti, in una decisione che segna una nuova escalation nella politica di controllo digitale del Cremlino. L’annuncio arriva direttamente da Roskomnadzor, che conferma una restrizione immediata contro la celebre piattaforma americana, accusata di ospitare materiali che giustificano attività terroristiche, simulazioni di attacchi violenti, contenuti contro minori e richiami a comportamenti illegali. In più punti, l’agenzia ribadisce come Roblox sia divenuta, secondo le autorità, un canale di espansione di contenuti classificati come pericolosi per la sicurezza nazionale. Con oltre un miliardo di download su Android e 16 milioni di valutazioni su iOS, il blocco colpisce una realtà digitale profondamente radicata tra i giovanissimi, introducendo fratture significative nella cultura gaming russa e nelle relazioni con piattaforme straniere.

Il blocco annunciato da Roskomnadzor

Roskomnadzor annuncia il blocco tramite un comunicato che impone la restrizione in modo immediato, coordinando i provider russi affinché escludano completamente l’accesso a Roblox in tutte le sue versioni, desktop e mobile. L’agenzia sostiene di aver raccolto prove di diffusione massiva di contenuti che avrebbero finalità estremiste, incluse simulazioni di attacchi terroristici e scene di violenza nelle scuole, ritenute inaccettabili all’interno del panorama legislativo russo. A questo si aggiunge, secondo le autorità, la presenza di propaganda LGBT, elemento che si colloca all’interno delle rigidissime normative federali sui contenuti “non tradizionali”, già utilizzate in passato per giustificare blocchi contro social network e piattaforme occidentali. Roskomnadzor dichiara inoltre che il team di moderazione di Roblox avrebbe confermato “ripetutamente” la propria incapacità di arginare contenuti ritenuti illegali, includendo casi documentati sia negli Stati Uniti sia in Russia. Per il Cremlino, questa mancanza di controllo rappresenta una minaccia diretta alla protezione dei minori e alla stabilità del sistema informativo nazionale. La restrizione arriva anche in continuità con precedenti misure censorie annunciate nel mese di novembre, lasciando intendere un percorso pianificato di progressivo isolamento digitale.

Motivi della decisione russa

Secondo l’agenzia federale, la piattaforma favorirebbe la diffusione di propaganda estremista mediante la possibilità di creare stanze di gioco dedicate a attacchi virtuali, raid armati o comportamenti illeciti. A questo si aggiunge il tema, cruciale nella retorica governativa recente, della propaganda LGBT, ritenuta un pericolo strategico per la protezione del “valore della famiglia tradizionale”, uno degli elementi centrali nelle politiche culturali russe degli ultimi anni. Roskomnadzor sottolinea che Roblox non avrebbe applicato misure efficaci nonostante avvisi ufficiali, contribuendo così alla decisione di procedere al blocco totale. Le autorità citano anche presunte attività di gambling illegale, tentativi di reclutamento giovanile e la proliferazione di gruppi ritenuti pericolosi. Il pacchetto normativo invocato include leggi anti-terrorismo, regolamenti sui contenuti sensibili e disposizioni sulle piattaforme straniere non conformi, già applicate contro servizi come Viber, Signal, Discord e Telegram.

Impatto su utenti e piattaforma

Il blocco di Roblox coinvolge milioni di utenti russi, in particolare la fascia più giovane, abituata a utilizzare il gioco come spazio di socialità, apprendimento e creatività. La restrizione produce un effetto immediato di isolamento digitale, riducendo l’accesso a una delle community più estese del mondo e generando un’ondata di frustrazione sui social alternativi ancora accessibili. Molti tentano di aggirare la misura tramite VPN, ma la Russia ha già imposto pesanti limitazioni e sanzioni all’uso di tali strumenti tra il 2020 e il 2021, inserendoli nel quadro dei servizi considerati pericolosi per la sovranità informativa. Gli sviluppatori russi, che avevano trovato in Roblox un canale economico e creativo significativo, rischiano ora una perdita di entrate e visibilità internazionale. Sul fronte aziendale, Roblox non rilascia un commento immediato, mentre analisti e osservatori internazionali sottolineano come il blocco possa influenzare le future strategie di moderazione della piattaforma e la gestione delle relazioni con i governi autoritari. L’impatto si estende anche alla dimensione educativa: molti istituti russi utilizzavano mondi virtuali Roblox per percorsi didattici sperimentali, ora improvvisamente interrotti.

Precedenti blocchi in Russia

La decisione contro Roblox non rappresenta un episodio isolato, ma una tappa coerente di una strategia più ampia che negli ultimi anni ha visto Roskomnadzor applicare il blocco a piattaforme e servizi occidentali. Viber, Signal, Discord e in parte Telegram sono stati oggetto di restrizioni motivate da presunte violazioni delle norme anti-terrorismo. Allo stesso modo, l’uso di VPN è stato contrastato con ondate di blocchi tra il 2020 e il 2021. Piattaforme come Facebook, Twitter, YouTube e servizi cloud occidentali hanno subito limitazioni o multe per mancata conformità alle leggi russe sui contenuti. In questa cornice, l’annuncio che la Russia “sta preparando il blocco di WhatsApp” rafforza l’idea che il Paese stia percorrendo una linea sempre più rigida verso la chiusura dello spazio informativo e il contenimento delle influenze digitali esterne. Roblox diventa dunque un nuovo tassello nel mosaico della censura strutturale applicata negli ultimi dieci anni.

Reazioni e commenti alla restrizione

Le reazioni al blocco sono immediate: gli utenti più giovani esprimono rabbia e disorientamento, mentre attivisti e analisti puntano il dito contro un ulteriore passo della Russia verso la soppressione della libertà digitale. Sul fronte internazionale, la misura viene interpretata come un segnale del crescente isolamento tecnologico e come un monito alle big tech occidentali sulle difficoltà di operare in un contesto normativo così restrittivo. Roskomnadzor difende la decisione come misura necessaria per la sicurezza nazionale, sostenendo che la tutela dei minori e la protezione della società russa debbano prevalere sulle critiche esterne. L’agenzia monitora le reazioni online e continua a preparare ulteriori restrizioni, confermando una postura rigida che non sembra disposta a mutare nel prossimo futuro.