BitMine acquista 41.946 ETH per 120 milioni di euro e accelera la corsa istituzionale

di Redazione
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Il mercato delle criptovalute attraversa una fase di forte espansione istituzionale, guidata da accumuli record di Ethereum e Bitcoin, partnership strategiche fra exchange e infrastrutture finanziarie tradizionali, nuove approvazioni regolatorie e ricavi in crescita per i principali protocolli DeFi. In questo scenario si inserisce l’operazione più significativa della settimana: BitMine Immersion ha acquistato 41.946 ETH, pari a circa 120 milioni di euro, consolidando il suo ruolo fra i più grandi treasuries crypto del settore e rafforzando la narrativa sull’ingresso aggressivo degli attori istituzionali negli asset digitali. L’acquisto avviene a ridosso dell’upgrade Fusaka di Ethereum e segue un precedente prelievo da Kraken dal valore di oltre 50 milioni di euro. L’azienda, guidata da Tom Lee di Fundstrat, supera ora 3,7 milioni di ETH in bilancio e punta esplicitamente a detenere il 5 percento dell’intero supply di Ether, una soglia che la collocherebbe fra gli attori strategici della rete. Il lancio del prodotto di staking MAVAN, previsto per l’inizio del 2026, evidenzia la direzione verso cui BitMine intende orientare il proprio modello operativo: infrastrutture di consenso, rendimenti da staking e controllo di larga scala delle risorse on-chain. Questa dinamica si affianca a movimenti altrettanto rilevanti sul fronte Bitcoin, con accumuli aggressivi da parte di società minerarie, investitori istituzionali, legislatori statunitensi e persino fondi sovrani, delineando un mercato dove la domanda “di lungo periodo” supera ampiamente la speculazione di breve.

Acquisizioni e accumuli di ETH e BTC: la spinta istituzionale si intensifica

L’operazione di BitMine non è un caso isolato, ma parte di un contesto più ampio di accumuli strategici. La società ritira oltre 83,5 milioni di euro in ETH da Kraken, a cui si aggiunge un precedente acquisto da 50,4 milioni di euro, confermando un approccio metodico e progressivo. La strategia dichiarata punta a concentrare riserve per ottenere una posizione dominante all’interno dell’ecosistema degli smart contract, valorizzata dall’arrivo dello staking MAVAN. Parallelamente, American Bitcoin Corp amplia la propria esposizione con l’acquisto di 363 BTC, portando il totale a 4.367 BTC per un valore di circa 371 milioni di euro. La compagnia affronta una forte volatilità azionaria – un calo del 40 percento dopo il lock-up – ma registra un recupero immediato del 9 percento, sostenuto anche dal supporto pubblico di Eric Trump e Donald Trump Jr, indicatori di un crescente endorsement politico verso l’industria Bitcoin. Anche sul fronte istituzionale e regolatorio, il comportamento di alcuni legislatori USA rafforza l’immagine di Bitcoin come store of value strategico. La deputata Marjorie Taylor Greene aumenta la propria esposizione acquistando fino a 13.758 euro in IBIT di BlackRock durante un dip che vede Bitcoin scendere fino a 75.300 euro per poi recuperare a 84.700 euro. A ruota, altri membri del Congresso come Brandon Gill e Dave McCormick ampliano le loro posizioni in BTC ed ETF crypto, normalizzando ulteriormente l’adozione istituzionale. Il tassello finale proviene direttamente da Larry Fink, CEO di BlackRock, che rivela acquisti discreti e incrementali di Bitcoin da parte di fondi sovrani in fascia 110.000–73.300 euro, con una logica di posizionamento multi-annuale, non speculativo. È uno dei segnali più forti della maturazione finanziaria dell’asset. In parallelo, analisti come Brad Garlinghouse proiettano Bitcoin verso 165.000 euro entro il 2026, attribuendo il momentum a fattori macroeconomici, alla chiarezza normativa emergente e all’ondata istituzionale ormai entrata nel ciclo di mercato.

Partner­ship globali: exchange tradfi e crypto uniscono le infrastrutture

Il consolidamento del settore passa attraverso una serie di partnership di alto profilo che mirano a integrare infrastrutture tradizionali e crypto-native. La più significativa è quella fra Kraken e Deutsche Börse, che rappresenta un passo concreto verso la convergenza fra mercati regolamentati e asset digitali. L’integrazione con il marketplace FX 360T e con le soluzioni Eurex abilita un flusso istituzionale diretto verso prodotti crypto, mentre la piattaforma Xstocks rafforza i canali di liquidità. Parallelamente, MoneyGram annuncia una partnership strutturale con Fireblocks, che diventa il motore tecnologico di una nuova era di pagamenti istantanei basati su stablecoin. L’obiettivo dichiarato è unire trasferimenti fiat e digitali in un’unica infrastruttura globale: un cambiamento sistemico per i servizi di rimesse, storicamente limitati da costi elevati e lentezza operativa. Sul fronte cross-chain, l’ecosistema Solana beneficia del lancio del bridge Base–Solana tramite CCIP di Chainlink, una soluzione orientata a trasferimenti sicuri inter-chain per asset istituzionali. Anche BitGo Europe rafforza la propria presenza nel Nord Europa attraverso una partnership con Goobit, migliorando custodia, trading e infrastrutture Bitcoin per il mercato svedese.

SEC, CFTC e prediction markets cambiano il quadro operativo

Il contesto regolatorio USA registra accelerazioni significative. La SEC approva il primo ETF leveraged su Sui, firmato 21Shares e quotato su Nasdaq, offrendo esposizione 2x long tramite derivati. Una decisione che segna un allentamento progressivo nell’approccio ai prodotti strutturati crypto. Parallelamente, la CFTC autorizza per la prima volta il trading spot di criptovalute all’interno di exchange futures regolamentati, un cambiamento storico che introduce protezioni tipiche dei mercati derivati all’interno degli scambi crypto spot. Il regolatore parla apertamente di “ricostruire la leadership USA nelle infrastrutture dei mercati digitali”. Sul fronte consumer, Polymarket ottiene via libera per relistare i propri prediction markets negli Stati Uniti, con una nuova integrazione diretta in MetaMask mobile, segnalando un ritorno regolamentato del settore degli eventi tokenizzati.

Espansioni in DeFi e crescita dei ricavi

Mentre i flussi istituzionali aumentano, l’ecosistema DeFi registra performance crescenti. Magic Eden annuncia l’espansione del buyback ME, finanziato dai ricavi di Swaps, Lucky Buy e Packs, e finalizzato a sostenere l’economia del token e dell’infrastruttura NFT. L’obiettivo è creare scarcity programmata e incentivare la partecipazione della community. In parallelo, Curve Finance raggiunge ricavi record, con un incremento di oltre dieci volte rispetto ai minimi del 2023. La maggiore profondità di liquidità nelle stablecoin, unita alla ripresa dei volumi cross-chain, spinge la piattaforma verso una nuova fase di centralità nell’ecosistema DeFi. Sul fronte dei protocolli emergenti, Aster esegue una massiccia riduzione dell’offerta, bruciando 77,8 milioni di token e spingendo un processo di deflazione strutturale che integra governance, staking e sviluppo multichain. Infine, la tokenizzazione statale in Cina compie un ulteriore passo avanti con l’emissione di bond su blockchain regolati in digital yuan da parte di Huaxia Bank, mostrando una distinzione netta fra restrizioni crypto e apertura verso infrastrutture DLT controllate.