I giornalisti scioperano mentre l’edicola è già nelle mani degli algoritmi di Google. Le redazioni si fermano, ma l’informazione continua a essere filtrata da motori di ricerca, feed social e sistemi di raccomandazione che decidono chi esiste e chi scompare. Intanto, Paolo Benanti, Alberto Barachini e i lobbisti delle piattaforme presidiano la nuova cabina di regia del racconto pubblico.
Sul fronte istituzionale, il Garante Privacy passa dalla smentita all’esposto in Procura per presunti accessi illeciti nei propri uffici e sistemi. In parallelo, ACN viene tirata dentro la narrativa della “guerra ibrida”, ma senza un confronto vero su responsabilità, catene decisionali e livelli di trasparenza. L’Autorità che dovrebbe tutelare i dati appare esposta, mentre chi denuncia criticità viene spesso isolato.
Nel frattempo, dagli Stati Uniti arriva la nuova strategia di sicurezza nazionale di Trump. Dietro la formula America First c’è un messaggio molto chiaro: controllo delle filiere tecnologiche, dei dati, delle infrastrutture critiche e delle tecnologie dual-use. Cina, Europa, Indo-Pacifico, Medio Oriente e Africa diventano scacchiere economiche prima ancora che militari. È la cornice geopolitica dentro cui si muovono chip, cloud, AI e piattaforme.
Sotto questa superficie, la guerra vera si combatte nel codice. Intellexa colleziona exploit zero-day per iOS e Android per alimentare Predator. La backdoor cinese Brickstorm trasforma VMware vSphere in un sistema operativo ombra per accessi persistenti. Il gruppo iraniano MuddyWater affina campagne di cyberespionaggio con loader, backdoor e rubacredenziali custom su target israeliani ed egiziani. È una supply chain globale della sorveglianza, strutturata come qualsiasi industria.
E poi c’è il livello infrastrutturale. Cisa aggiunge React2Shell (CVE-2025-55182) alla Kev list, Apache allarga lo scope delle vulnerabilità Tika, e Cloudflare applica una patch di emergenza che, nel mitigare il rischio, genera un outage e spegne circa il 28% del traffico HTTP mondiale. Nessun attacco spettacolare: basta una mitigazione sbagliata nel punto sbagliato per trasformare la sicurezza in downtime planetario.
La nuova newsletter di Matrice Digitale tiene insieme questi piani: sciopero dei giornalisti e edicola algoritmica, Garante e ACN nella guerra ibrida, dottrina Trump, spyware di Stato, backdoor cinesi, campagne iraniane, React2Shell, Tika e outage Cloudflare.
Non è solo un elenco di notizie, è una mappa del potere: chi controlla cosa vediamo, chi custodisce davvero i nostri dati, chi può spegnere un pezzo di internet in nome della sicurezza.
Saluti dal Dark Web dell’informazione: quello che Google non mostra, YouTube censura e Meta epura.