iPhone pieghevole, chip Intel dal 2028 e iOS 26.2: la nuova direzione di Apple

di Redazione
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Apple sviluppa il suo primo iPhone pieghevole con tecnologia eSIM esclusiva, introduce chip Intel per i modelli non Pro dal 2028 e rilascia iOS 26.2 con quindici nuove funzioni, mentre l’azienda affronta una fase complessa segnata da perdita di talenti verso OpenAI e incertezze sulla successione di Tim Cook. Questi cambiamenti delineano una trasformazione profonda nell’hardware, nel software e nella governance interna di Apple. L’iPhone pieghevole si posiziona come dispositivo di punta per il 2026-2027 con schermi da 5,5 e 7,8 pollici e un design super sottile. Intel rientra nella supply chain Apple con processi 14A e 18A, fornendo chip Arm progettati da Apple. iOS 26.2 rafforza l’ecosistema con nuove funzioni per produttività, sicurezza e accessibilità. Allo stesso tempo, l’azienda affronta pressioni strategiche dovute all’emorragia di ingegneri verso OpenAI e al dibattito sulla futura guida dell’azienda dopo Cook.

L’iPhone pieghevole e il passaggio definitivo alla eSIM

Apple elimina lo slot per SIM fisica nel nuovo iPhone pieghevole per ottimizzare lo spazio interno, adottando esclusivamente la eSIM. Questa scelta deriva dai limiti strutturali imposti dal design super sottile, comparato da Mark Gurman a due iPhone Air in titanio posizionati uno accanto all’altro. In Cina, questa transizione rappresenta una sfida significativa. Gli utenti cinesi preferiscono ancora SIM fisiche per la rapidità nei passaggi di dispositivo e per la flessibilità nel mercato delle rivendite. I carrier locali supportano la eSIM, ma richiedono ancora procedure di attivazione in negozio, un ostacolo non trascurabile in un mercato molto dinamico.

iPhone pieghevole
iPhone pieghevole

Apple conosce bene queste criticità e le ha già incontrate con l’iPhone Air, le cui vendite globali, soprattutto in Cina, hanno deluso a causa di batteria ridotta e fotocamera singola. Con il pieghevole, l’azienda introduce una fotocamera sotto display da 24 megapixel e un pannello interno privo di pieghe visibili, offrendo un’esperienza premium progettata per superare la concorrenza nel settore foldable.

iPhone pieghevole
iPhone pieghevole

Lo schermo esterno misura 5,5 pollici, mentre quello interno raggiunge i 7,8 pollici, avvicinandosi alle dimensioni di un iPad mini. La struttura a libro consente un’apertura completa, sostenuta da materiali rinforzati e pannelli display più resistenti agli stress meccanici. L’obiettivo è evitare difetti ricorrenti nei foldable concorrenti, come deterioramento della cerniera e piega centrale visibile. Il prezzo del dispositivo oscilla tra 1834 e 2293 euro, rendendo l’iPhone pieghevole il più costoso della lineup Apple. Questa fascia colloca il modello nella categoria super-premium, con la missione di ridefinire l’ibrido tra smartphone e tablet. Apple bilancia innovazione tecnica e preferenze regionali, soprattutto nel mercato cinese, dove le abitudini d’uso influenzano pesantemente le strategie globali dell’azienda. Il lavoro dei fornitori di display si concentra sull’eliminazione della piega visibile e sull’aumento della durata a cicli ripetuti. Apple testa prototipi per migliorare la batteria nonostante gli spazi molto limitati. Gli ingegneri adottano nuove soluzioni per dissipare il calore e mantenere la struttura interna stabile anche sotto stress. Il pieghevole rappresenta un’estensione dell’ecosistema Apple verso dispositivi versatili orientati al multitasking. Gli utenti potranno passare da modalità smartphone a modalità tablet senza interruzioni, un aspetto che orienta l’intera architettura software del dispositivo. Questo modello anticipa una futura generazione di device ibridi con schermi dinamici e funzioni adattive.

Il ritorno di Intel nella supply chain Apple

Intel rientra nella catena produttiva Apple dal 2028 fornendo chip per gli iPhone non Pro. La partnership prevede che Apple continui a progettare i chip mentre Intel ne produce una quota con processo 14A, affiancando TSMC che rimane il fornitore principale. Questi chip saranno destinati ai modelli iPhone 20 e iPhone 20e, marcando un nuovo equilibrio nella supply chain dopo anni di dominio quasi totale di TSMC. Questo accordo rafforza la presenza americana nella produzione dei chip Apple e risponde alla crescente necessità di ridurre rischi geopolitici e dipendenze unilaterali. Analisti vedono in questa strategia una maggiore resilienza della supply chain Apple, soprattutto rispetto alle pressioni internazionali sul settore semiconduttori. Intel produrrà anche chip M low-end per Mac e iPad dal 2027 tramite il processo 18A, il primo sub-2nm disponibile in Nord America. Si tratta di un cambiamento rilevante rispetto all’epoca dei Mac Intel, poiché questi nuovi chip non useranno architettura x86, ma design Arm creato direttamente da Apple. La collaborazione richiede un coordinamento stretto tra i team Apple e Intel. Le valutazioni interne includono qualità dei wafer, efficienza energetica, resa produttiva e tempi di consegna. Intel lavora per garantire capacità produttiva sufficiente a sostenere i volumi richiesti, mentre Apple monitora costi, performance e impatti sull’intero ecosistema hardware. Questo accordo potrebbe cambiare le dinamiche concorrenziali nel settore foundry, aumentando l’importanza di Intel come produttore per hardware mobile avanzato. TSMC dovrà adeguare la propria strategia, mentre Apple diventa il maggior beneficiario dell’ingresso di un nuovo attore tecnologicamente competitivo nel suo ciclo produttivo.

Le 15 nuove funzioni di iOS 26.2

L’aggiornamento iOS 26.2, rilasciato tra l’8 e il 16 dicembre, introduce quindici funzioni che migliorano personalizzazione, sicurezza, produttività e integrazione con i dispositivi Apple. Gli utenti possono impostare allarmi urgenti attraverso Promemoria, funzione che attiva un alert sonoro automatico al momento previsto. L’aggiornamento introduce uno slider per regolare trasparenza e opacità dell’orologio Liquid Glass, offrendo un’interfaccia più adattabile. AirDrop include codici one-time validi per trenta giorni e un pannello per gestire i contatti autorizzati. Apple Music abilita la consultazione offline dei testi dei brani, mentre Podcasts genera capitoli automatici e permette l’interazione tramite tap su citazioni e menzionati nelle trascrizioni. WatchOS aggiorna i punteggi del sonno con categorie da Very Low a Very High. Passwords consente di escludere siti specifici dal salvataggio automatico delle credenziali. Gli AirPods estendono la funzione Live Translation in Europa, mentre le impostazioni di accessibilità fanno lampeggiare lo schermo per notifiche importanti. Apple News introduce uno scorrimento rapido alle categorie interne. Le notifiche di sicurezza vengono centralizzate, migliorando la gestione degli alert critici. La libreria giochi consente ora di ordinare i titoli per dimensione. CarPlay disabilita i messaggi pinnati per ridurre distrazioni. In Giappone gli utenti possono sostituire Siri con assistenti terzi, segnando un’apertura significativa nel mercato giapponese. iPadOS 26.2 permette il drag and drop direttamente dalla App Library, ottimizzando il multitasking e riducendo passaggi intermedi. Tutte queste funzioni sono pensate per aumentare la continuità d’uso tra i dispositivi Apple e migliorare l’efficienza quotidiana.

Incertezze e tensioni nella successione a Tim Cook

La leadership Apple si trova in una fase di transizione. John Ternus, responsabile dell’ingegneria hardware, è considerato il candidato principale per succedere a Tim Cook. Ternus lavora in Apple dal 2001, ha supervisionato la transizione al silicio Apple nei Mac e gode della fiducia di Cook. Tuttavia, alcuni critici lo ritengono troppo prudente e poco incline al rischio. Si discute anche della possibile candidatura di Craig Federighi, noto per la padronanza del software e capacità decisionale tecnica. Federighi avrebbe espresso riserve sulle spese destinate a Vision Pro e al progetto dell’auto autonoma, oltre a dubbi iniziali sulla direzione dell’AI in Apple. Il nome di Tony Fadell, creatore dell’iPod, emerge come opzione alternativa per una svolta più radicale. Tuttavia, la sua figura è considerata polarizzante e Apple evitò di acquisire Nest proprio per non rimettere Fadell in una posizione di potere. Segnali come cambiamenti nelle abitudini di Cook, commenti interni e numerosi ritiri di dirigenti storici alimentano ipotesi su una possibile uscita del CEO nel 2026. La scelta del successore influenzerà la direzione dell’azienda nei prossimi anni, soprattutto nel campo dell’intelligenza artificiale, della robotica e dei dispositivi ibridi.

L’emorragia di talenti verso OpenAI

Uno dei trend più rilevanti è la fuga di ingegneri Apple verso OpenAI, che sta costruendo una divisione hardware guidata da Jony Ive. Professionisti provenienti dai team audio, Apple Watch, robotica e design migrano verso la nuova realtà, attratti da progetti innovativi e dalla prospettiva di sviluppare un device AI dedicato. Il fenomeno interessa anche grandi nomi come Alan Dye, passato a Meta per guidare studi creativi AR/VR. Altri dirigenti Apple storici come Kate Adams, Lisa Jackson, John Giannandrea, Jeff Williams e Luca Maestri annunciano il ritiro, contribuendo a un clima di riorganizzazione interna senza precedenti. OpenAI beneficia di competenze maturate su prodotti di punta come iPhone, AirPods e Apple Watch. Questo influisce sulla pipeline futura dei prodotti Apple e rende urgente una strategia più aggressiva nella gestione dei talenti e negli investimenti in AI.