Il 2025 si avvia alla conclusione delineando uno scenario economico complesso, con il record dell’argento, dove i segnali dei mercati tradizionali si intrecciano con la maturazione definitiva della finanza digitale. Da un lato, le aspettative di un taglio dei tassi della Federal Reserve spingono i beni rifugio verso nuovi massimi; dall’altro, l’ecosistema delle criptovalute registra movimenti strutturali significativi, con una massiccia riduzione delle riserve sugli exchange e l’ingresso di nuovi strumenti regolamentati a Wall Street. In parallelo, l’integrazione tra intelligenza artificiale e processi aziendali, unita all’evoluzione delle stablecoin, conferma che il confine tra tecnologia e finanza globale è ormai dissolto.
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Fed e metalli preziosi: l’argento tocca i 60 dollari
L’argento spot ha raggiunto un nuovo massimo storico di 60 dollari l’oncia, un livello sostenuto dalle aspettative di un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Gli operatori di mercato anticipano una politica monetaria più accomodante per il 2026, fattore che storicamente aumenta l’attrattiva dei beni rifugio non remunerativi come i metalli preziosi. Questa dinamica non favorisce un record dell’argento, ma alimenta anche la domanda per asset alternativi come l’oro e le criptovalute, creando le condizioni per un’espansione dei prodotti digitali legati alle materie prime.
Bitcoin: fuga dagli exchange e nuovi ETF a Wall Street
Il mercato crypto registra un segnale strutturalmente rialzista con il ritiro di oltre 403.000 Bitcoin dagli exchange tra dicembre 2024 e dicembre 2025. Questa riduzione del 2% delle riserve evidenzia una crescente propensione all’accumulo, con investitori che preferiscono la custodia privata piuttosto che mantenere gli asset su piattaforme di trading. Una pressione di vendita più bassa potrebbe sostenere ulteriori rialzi nel 2026, con previsioni che oscillano tra i 100.000 e i 120.000 euro.
Nel frattempo, la finanza tradizionale apre un nuovo fronte con l’approvazione del Bitwise 10 Crypto Index ETF sul NYSE Arca. Si tratta del primo fondo regolamentato in grado di replicare un paniere di dieci criptovalute principali, tra cui Bitcoin, Ethereum e Solana, offrendo un’esposizione diversificata e sicura per gli investitori istituzionali.
Regole più severe e partnership bancarie
L’espansione del mercato non passa inosservata ai regolatori. La SEC introduce nuove linee guida antiriciclaggio dedicate ai titoli a basso prezzo trattati tramite conti omnibus, imponendo una due diligence più rigorosa per ridurre i rischi legati alle strutture offshore. Nonostante il clima più severo, l’integrazione tra banche e crypto prosegue: PNC Bank avvia una partnership con Coinbase per offrire servizi di trading in Bitcoin a clienti ad alto profilo patrimoniale, segnando un ulteriore passo verso l’adozione istituzionale delle criptovalute.
Nel settore dei pagamenti cresce la spinta all’ibridazione fiat-crypto. Soluzioni come quelle offerte da Exodus semplificano i pagamenti misti, mentre Obook Holdings e Visa collaborano su applicazioni dedicate alle rimesse internazionali, sfruttando la blockchain per ridurre costi e tempi di trasferimento.
Stablecoin ibride e AI nelle Fortune 500
Il 2025 rappresenta un punto di svolta anche per le stablecoin di nuova generazione. Aleo introduce in testnet USDCx, focalizzata su privacy e conformità, mentre la Banca Nazionale del Kirghizistan presenta USDKg, una stablecoin garantita da riserve auree e distribuita su blockchain Tron. Questi modelli ibridi dimostrano come il denaro digitale si stia evolvendo verso soluzioni che combinano trasparenza, resilienza e aderenza regolamentare.
Sul fronte tecnologico, l’alleanza tra Accenture e Anthropic mira a integrare l’intelligenza artificiale di Claude AI nelle aziende Fortune 500. L’obiettivo è migliorare la gestione operativa mediante automazione cognitiva e analisi semantica, aumentando velocità decisionale e sicurezza dei dati.
Politica USA e nuove IPO: cosa aspettarsi nel 2026
Il contesto politico americano continua a influenzare i mercati globali. L’amministrazione Trump valuta una rimodulazione dei dazi sulle importazioni cinesi come misura per contenere l’inflazione, rilanciando una variante del paradigma “America First” che potrebbe incidere sui flussi commerciali e sui prezzi delle materie prime.
Nel settore delle criptovalute, la società Twenty-One, appartenente all’ecosistema Bitcoin, presenta la richiesta di quotazione al NYSE. L’IPO, prevista per il primo trimestre 2026, potrebbe diventare la più significativa dai tempi di Coinbase, confermando la resilienza del settore anche in un contesto macroeconomico complesso.