Novità Google Pixel e Android: Qi2, chiamate espressive e ottimizzazioni

Il 2025 segna un’evoluzione significativa per l’ecosistema Google, con il Pixel 10 che introduce il supporto allo standard Qi2 per la ricarica magnetica, promettendo un allineamento perfetto ma richiedendo attenzione per le finiture lucide scivolose. Sul fronte software, l’app Google Phone rivoluziona le comunicazioni urgenti con chiamate espressive capaci di superare il “Non Disturbare” tramite feedback aptici e visivi. Mentre Android affina la gestione della privacy e sfata miti obsoleti sulla batteria, confermando l’efficacia della modalità scura, gli utenti Pixel Watch devono fronteggiare un bug critico dell’app Meteo, ricorrendo ad alternative di terze parti o cinturini economici compatibili. Infine, Google Translate integrato con Gemini ridefinisce la traduzione simultanea preservando il tono vocale.

L’adozione dello standard Qi2 su Pixel 10 e le sfide degli accessori auto

Tra le novità Google Pixel e Android più rilevanti del 2025 spicca l’integrazione della tecnologia Qi2 per i caricatori auto sul nuovo Pixel 10. Questa mossa strategica permette agli utenti di beneficiare di caricatori magnetici che garantiscono un allineamento perfetto delle bobine, riducendo drasticamente il calore generato e le inefficienze energetiche tipiche della ricarica wireless tradizionale. Produttori di accessori come Baseus ed ESR sono scesi in campo offrendo modelli da 25W dotati di ventole integrate per il raffreddamento attivo. Nello specifico, la soluzione Baseus si monta sulla bocchetta dell’aria e presenta una ventola regolabile che, sebbene produca un lieve ronzio alla massima velocità, dimostra di tollerare bene le vibrazioni della guida off-road. D’altro canto, ESR propone un caricatore con un braccio regolabile che consente di posizionare il dispositivo più in alto o in basso sul cruscotto, un dettaglio cruciale per evitare i riflessi solari e migliorare la visibilità delle mappe durante la navigazione.

Tuttavia, l’esperienza non è priva di ostacoli. Le finiture estremamente lucide del Pixel 10 causano scivolamenti quando il dispositivo è a contatto con le piastre vetrate di alcuni caricatori, rendendo quasi obbligatorio l’uso di custodie grippanti per garantire la stabilità. Inoltre, nonostante la potenza nominale, le prestazioni risultano talvolta inconsistenti, portando a ricariche lente con guadagni minimi di batteria durante i brevi spostamenti. Un vantaggio economico notevole per chi punta al top di gamma è la possibilità di cumulare sconti tramite Play Points, che permette di abbattere il prezzo del Pixel 10 Pro da 128GB fino a circa 504 euro.

Rivoluzione nelle comunicazioni: Chiamate espressive e interfaccia Phone

Google sta trasformando radicalmente l’app Phone attraverso la versione beta 203, introducendo il concetto di chiamate espressive urgenti. Questa funzionalità è progettata per comunicazioni critiche e ha la capacità di superare le impostazioni di Non Disturbare. Quando un utente riceve una chiamata di questo tipo, visualizza una card sopra i controlli standard; toccando il tasto Notify, il ricevente vede apparire un messaggio urgente accompagnato da un’animazione con sirena ed emoji e feedback aptici distintivi. Anche le chiamate perse di questa tipologia vengono etichettate chiaramente nella cronologia come urgenti, migliorando i tempi di risposta per le emergenze.

Parallelamente, per risolvere un problema di usabilità, Google ha introdotto una nuova impostazione nel menu display che mantiene la modalità ritratto attiva durante le chiamate, prevenendo rotazioni accidentali dello schermo. Questo è particolarmente utile poiché la visualizzazione in landscape divide lo schermo in due colonne, con i contatti a sinistra e i controlli a destra, un layout che molti utenti trovano scomodo quando sono in movimento. L’accesso a queste funzioni richiede l’adesione al programma beta tramite il Play Store.

Wear OS: Bug meteo e alternative hardware economiche

Il settore wearable presenta luci e ombre. Un bug persistente affligge l’app Meteo sui modelli originali di Pixel Watch e sui Galaxy Watch, mostrando un caricamento infinito dei dati e rendendo inutilizzabili le tile delle previsioni e dei raggi UV. Google ha confermato la consapevolezza del problema, che sembra spingere gli utenti verso l’uso di app di terze parti come AccuWeather o l’affidamento ai dati forniti da Gemini, in attesa di un fix firmware o del passaggio forzato alle app OEM di default sui nuovi sistemi Wear OS 6.

Sul fronte hardware, il mercato degli accessori di terze parti offre alternative valide ed economiche ai cinturini ufficiali. Marchi come HAYONLI propongono band in silicone che replicano il design Active Sport ufficiale, caratterizzate da fori traspiranti e un connettore proprietario che si adatta perfettamente alla cassa da 45mm del Pixel Watch 4. Con un prezzo di circa 7 euro per pezzo o 23 euro per un set di dieci colori, queste soluzioni offrono una varietà cromatica, inclusi arancione e verde, superiore all’offerta ufficiale, pur mantenendo una durata di mesi nell’uso quotidiano nonostante le recensioni miste sulla robustezza.

Google Translate e l’intelligenza di Gemini

L’intelligenza artificiale Gemini eleva Google Translate a un nuovo livello, introducendo traduzioni live che funzionano con qualsiasi paio di cuffie. La grande innovazione risiede nella capacità del modello Gemini 2.5 Flash Native Audio di preservare il tono, la cadenza e le sfumature della voce originale, gestendo idiomi complessi come “stealing thunder” senza perdere il contesto.

Attualmente in fase di rollout in USA, Messico e India per Android, con supporto a oltre 70 lingue, questa funzione trasforma il telefono puntato verso l’interlocutore in un traduttore universale con interfaccia fullscreen, promettendo un arrivo su iOS nel 2026.

Gestione sistema Android e verità sulla batteria

Infine, le novità Google Pixel e Android toccano la gestione profonda del sistema operativo. Google ha reso più complessa la disinstallazione degli aggiornamenti per le app di sistema, rimuovendo il pulsante dedicato dal Play Store e costringendo gli utenti a navigare attraverso passaggi extra nelle Impostazioni e nel menu overflow. Tuttavia, è stata introdotta una comoda funzione per l’installazione e disinstallazione remota delle app su dispositivi collegati allo stesso account.

Per quanto riguarda l’autonomia, test recenti hanno sfatato diversi miti radicati. La chiusura forzata delle app si rivela controproducente, poiché il sistema consuma più energia per ricaricarle in memoria, mentre lo spegnimento del 5G sui modem moderni offre risparmi trascurabili. Al contrario, l’uso della modalità scura su schermi OLED, che riduce la potenza dei pixel neri, e il mantenimento di una luminosità bassa si confermano le strategie più efficaci per estendere la durata della batteria, rendendo obsolete pratiche come la disabilitazione delle animazioni di sistema su hardware del 2025.