Apple roadmap 2026: foldable iPhone, M5 Mac e la rivoluzione A20 Pro

di Redazione
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Cupertino sta ridisegnando il futuro della tecnologia mobile con una strategia industriale aggressiva che culminerà nel lancio del tanto atteso Apple roadmap 2026 foldable iPhone e delle nuove workstation basate sull’architettura M5 Mac. Documenti interni e leak ingegneristici confermano che l’azienda sta sviluppando prototipi avanzati, tra cui un dispositivo pieghevole da 7,7 pollici e un rinnovato iMac Pro, mentre si prepara a rivoluzionare la sicurezza biometrica con l’iPhone 18 Pro under-display Face ID. Questa pianificazione decennale, che si estende fino al 2027 per celebrare il ventennale dell’iPhone, mira a consolidare l’ecosistema attraverso l’integrazione di chip proprietari a 2nm e nuove funzionalità di iOS 26.3 beta, sfidando le pressioni normative globali e le fluttuazioni dei costi della componentistica.

La rivoluzione del Form Factor: il Foldable iPhone V68

Il progetto più ambizioso nei laboratori di Apple è identificato dal nome in codice V68, un dispositivo che segna l’ingresso dell’azienda nel mercato dei pieghevoli. Le specifiche trapelate descrivono un foldable iPhone con un display interno da 7,7 pollici e uno schermo esterno da 5,3 pollici, protetti da soluzioni in vetro speciale fornite da partner storici come Corning e SCHOTT. A differenza delle iterazioni viste su tablet sperimentali, Apple ha spostato risorse critiche dal progetto iPad pieghevole per dare priorità a questo smartphone, il cui lancio è previsto per settembre 2026. Il design prevede una singola fotocamera frontale posizionata nell’angolo in alto a sinistra, mantenendo un’estetica pulita che anticipa le future evoluzioni bezel-less.

Apple, iPhone pieghevole potrebbe arrivare nel 2025
Apple, iPhone pieghevole potrebbe arrivare nel 2025

Parallelamente, la linea tradizionale subisce una metamorfosi con l’arrivo degli iPhone 18 Pro (V63) e Pro Max (V64). Questi modelli sanciranno la fine della Dynamic Island visibile, spostando i sensori del Face ID sotto lo schermo e ricollocando la fotocamera frontale nell’angolo superiore sinistro. L’innovazione hardware tocca anche il comparto fotografico posteriore: il sensore principale da 48 megapixel integrerà un iris meccanico capace di regolare fisicamente l’apertura. Questa tecnologia permetterà agli utenti di controllare la profondità di campo in modo analogico, offrendo un bokeh naturale impossibile da replicare perfettamente via software. Tuttavia, per evitare interazioni involontarie, Apple ha deciso di rimuovere il layer capacitivo e il feedback haptico dal Camera Control, semplificando l’interfaccia fisica.

Potenza di calcolo: Chip A20 Pro e Packaging WMCM

Il cuore pulsante della generazione 2026 sarà il chip A20 Pro, realizzato con il processo produttivo a 2nm di TSMC. La vera novità ingegneristica risiede nell’adozione della tecnologia di packaging WMCM (Wafer-Level Multi-Chip Module), che consente di integrare la memoria RAM direttamente sul wafer del processore. Questo approccio non solo riduce l’ingombro sulla scheda logica, ma ottimizza drasticamente la larghezza di banda tra CPU, GPU e Neural Engine, migliorando le prestazioni dell’intelligenza artificiale e l’efficienza energetica della batteria. La connettività sarà gestita da modem proprietari, con una scelta che oscilla tra le varianti C1X e C2, affiancate dal chip N1 per il supporto wireless avanzato.

Apple A20
Apple A20

La diversificazione della supply chain tocca anche la produzione dei semiconduttori. Apple sta esplorando attivamente il packaging dei chip per i display degli iPhone in India, collaborando con CG Semi. La struttura OSAT situata a Sanand, nel Gujarat, è stata incaricata di gestire questi componenti critici, a patto di rispettare gli elevatissimi standard di qualità imposti da Cupertino. Questa mossa strategica serve a mitigare i rischi geopolitici e a creare un hub produttivo alternativo alla Cina.

Mac M5: il ritorno dell’iMac Pro e le nuove workstation

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La roadmap dei computer Apple prevede un aggiornamento massiccio con l’introduzione della famiglia di chip M5 Mac. I leak identificano un nuovo iMac Pro con nome in codice J833c, basato sulla piattaforma H17C e dotato del processore M5 Max (Sotra C). Questo dispositivo mira a riconquistare il segmento dei professionisti creativi che necessitano di un display integrato di grandi dimensioni e prestazioni da workstation. La linea portatile vedrà l’arrivo dei MacBook Pro da 14 e 16 pollici equipaggiati con chip M5 Pro Max (J714c, J714s), mentre i MacBook Air riceveranno il chip M5 base (J813, J815).

Guardando ancora più avanti, l’azienda sta già testando prototipi di MacBook con chip A15 su piattaforma H14P (J267), un progetto che sembra preparare il terreno per un futuro laptop low-cost basato sul processore A18 Pro (J700). Per quanto riguarda i desktop ad altissime prestazioni, il Mac Studio integrerà il mostruoso M5 Max Ultra (J775c), consolidando la leadership di Apple nell’efficienza per watt. Nonostante il previsto aumento dei prezzi delle memorie DRAM tra il 10% e il 25%, Apple prevede di assorbire i costi grazie alle sue enormi riserve di liquidità e alla forte influenza sulla catena di approvvigionamento, evitando rincari immediati per il consumatore finale.

“Analisi tecnica architettura Apple Silicon M5 vs M4”

Espansione dell’ecosistema: HomePod con MediaTek e iOS 26

Una sorpresa tecnica emerge dai dettagli sull’HomePod mini 2 (B525): il dispositivo utilizzerà un chip MediaTek Sunrise, privo del modulo N1. Questa scelta segna una rara deviazione dall’uso esclusivo di silicio Apple o Qualcomm, probabilmente per ottimizzare i costi di produzione su dispositivi smart home entry-level. Anche l’iPad mini 8 (J510) farà un salto generazionale integrando il chip A20 Pro e un display OLED, allineandosi alle prestazioni dei flagship.

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Sul fronte software, la beta di iOS 26.3 introduce funzionalità storiche per l’interoperabilità. Una nuova feature permette il trasferimento dati da Android semplicemente avvicinando l’iPhone al dispositivo Google, migrando foto, messaggi e applicazioni, sebbene i dati sanitari e le connessioni Bluetooth protette siano esclusi. In risposta alle normative antitrust dell’Unione Europea, Apple ha abilitato l’inoltro delle notifiche verso smartwatch di terze parti, permettendo agli utenti di ricevere alert dell’iPhone su orologi Android, una funzione che si disattiva automaticamente se viene rilevato un Apple Watch attivo.

Sfide legali e integrazioni future

Il contesto in cui opera Apple è complicato da pressioni legali e politiche. Nel Regno Unito, l’azienda affronta una class action da 1071 milioni di euro per una presunta collusione con Amazon, accusata di aver stretto accordi nel 2018 per escludere i venditori terzi e mantenere alti i prezzi dei prodotti Apple e Beats. Parallelamente, l’amministrazione statunitense minaccia ritorsioni commerciali contro le regolamentazioni europee come il DMA (Digital Markets Act), definendo le multe inflitte ad aziende americane come Apple (500 milioni di euro) e Google come discriminatorie.

Nonostante queste turbolenze, l’integrazione dei servizi prosegue. General Motors ha annunciato il supporto per le chiavi dell’auto su iPhone per i marchi Chevrolet, GMC, Cadillac e Buick, sfruttando la tecnologia Ultra Wideband per sbloccare i veicoli senza estrarre il telefono dalla tasca. Anche l’intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave: OpenAI ha integrato ChatGPT con Apple Music, permettendo all’AI di generare playlist e raccomandazioni musicali personalizzate, mentre nuove sfide fitness come la “New Year 2026” per Apple Watch continuano a fidelizzare l’utenza sulla piattaforma salute.

Quando verrà lanciato il primo foldable iPhone di Apple?

Secondo la roadmap trapelata, il lancio del primo foldable iPhone (nome in codice V68) è previsto per settembre 2026. Il dispositivo avrà un display interno da 7,7 pollici e uno esterno da 5,3 pollici.

Quali sono le novità del chip A20 Pro per iPhone 18?

Il chip A20 Pro utilizzerà il processo produttivo a 2nm di TSMC e la tecnologia di packaging WMCM. Questo permetterà di integrare la RAM direttamente sul wafer del processore, migliorando significativamente le prestazioni AI e la durata della batteria.

Che cos’è l’iPhone 17e e in cosa differisce dall’iPhone 16e?

L’iPhone 17e (V159) è progettato per correggere i limiti del modello precedente, introducendo il supporto alla ricarica magnetica. Utilizzerà il modem proprietario C1X ma sarà privo del chip N1 per la connettività Thread.

Quali funzioni introduce iOS 26.3 per gli utenti Android?

iOS 26.3 introduce uno strumento di migrazione semplificato che permette di trasferire foto e app da un dispositivo Android avvicinandolo all’iPhone. Inoltre, solo in UE, consente l’inoltro delle notifiche da iPhone a smartwatch Android di terze parti.