Xiaomi compie un salto tecnologico rilevante con il Xiaomi 17 Ultra, introducendo per la prima volta nel proprio catalogo uno zoom ottico continuo compreso tra 70 mm e 100 mm, equivalente a un range da circa 3x a 7x senza perdita di qualità. Questa scelta rompe l’approccio tradizionale basato su focali fisse e crop digitali, collocando Xiaomi in una posizione di avanguardia nel segmento premium. Parallelamente, il Xiaomi 17 Pro Max introduce una seconda direttrice di sperimentazione con un display posteriore integrato nel plateau fotografico, pensato come estensione funzionale e non come semplice esercizio di stile. Le due strategie, pur diverse, convergono verso un obiettivo comune: ripensare il ruolo della fotocamera e dell’interazione nello smartphone del 2026.
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Zoom ottico continuo da 70 a 100 mm: cosa cambia davvero
Il cuore dell’innovazione del Xiaomi 17 Ultra risiede nel sistema di zoom ottico continuo, capace di coprire in modo nativo le focali intermedie tra 70 mm e 100 mm. A differenza della maggior parte degli smartphone attuali, che alternano lenti a focale fissa e interpolazione digitale, Xiaomi consente una variazione fluida dell’ingrandimento mantenendo qualità ottica costante lungo tutto il range. Questo significa evitare i classici salti di qualità tra 3x, 5x e 10x e offrire risultati più coerenti in fotografia e video.
Il beneficio non è solo teorico. Nella pratica, lo zoom continuo permette di comporre l’inquadratura con precisione, avvicinandosi gradualmente al soggetto senza degradare nitidezza, contrasto o micro-dettaglio. In ambito mobile, dove lo spazio fisico per i moduli ottici è limitato, questa soluzione rappresenta una sfida ingegneristica significativa e, allo stesso tempo, un chiaro segnale di maturità tecnologica.
Un comparto fotografico triplo pensato per lo zoom
Xiaomi costruisce l’intero modulo fotografico del 17 Ultra attorno a questa filosofia. Il setup include un sensore principale da 50 MP Omnivision OVX10500U, un teleobiettivo da 200 MP Samsung ISOCELL S5KHPE e una ultra-grandangolare da 50 MP basata su Omnivision OV50M o Samsung ISOCELL S5KJN5. La scelta di un sensore da 200 MP per il telephoto non risponde solo a logiche di marketing, ma consente di sfruttare una maggiore risoluzione nativa per preservare dettaglio e flessibilità nelle focali più lunghe.
Il modulo adotta una configurazione circolare, in continuità con la linea Ultra precedente, ma elimina una lente dedicata per ottimizzare spazio e integrazione dello zoom continuo. Il risultato è un sistema più compatto, coerente e orientato alla resa reale piuttosto che alla moltiplicazione dei sensori.
L’obiettivo Leica APO e la nuova fase della partnership
Un elemento chiave del 17 Ultra è l’adozione di un obiettivo telephoto certificato Leica APO, una novità assoluta nel mondo smartphone. L’ottica apocromatica corregge le aberrazioni cromatiche, riducendo le frange di colore e migliorando la nitidezza soprattutto nelle fotografie a lunga distanza. Questo dettaglio tecnico, spesso trascurato nel marketing, ha un impatto concreto sulla qualità finale dell’immagine.

La collaborazione con Leica entra così in una nuova fase. Xiaomi definisce il 17 Ultra come il primo dispositivo nato da una co-creazione strategica, non più limitata a filtri colore o tuning software, ma estesa alla progettazione ottica e alla filosofia estetica. In questo contesto, Leica non fornisce solo il marchio, ma contribuisce direttamente alle scelte ingegneristiche e all’identità visiva del comparto fotografico.
Confronto con Sony e il limite degli zoom attuali
Xiaomi non è la prima azienda a sperimentare lo zoom ottico continuo in ambito mobile. Sony ha introdotto soluzioni simili sulla serie Xperia, come nel caso dell’Xperia 1 VII. Tuttavia, questi tentativi hanno spesso mostrato limiti evidenti in termini di qualità d’immagine, soprattutto alle focali intermedie.
La differenza, secondo Xiaomi, risiede nell’integrazione tra ottica, sensori ad alta risoluzione e software di elaborazione. Il 17 Ultra mira a superare i compromessi visti in passato, offrendo uno zoom continuo che non penalizzi né nitidezza né consistenza cromatica. Se le promesse verranno confermate sul campo, il dispositivo potrebbe fissare un nuovo riferimento per la fotografia mobile premium.
Xiaomi 17 Pro Max e il ritorno del display posteriore
Accanto al 17 Ultra, Xiaomi porta avanti un’altra idea audace con il Xiaomi 17 Pro Max, introducendo un display posteriore completamente funzionale integrato nel plateau della fotocamera. A differenza di soluzioni sperimentali del passato, questo schermo eguaglia quello principale in luminosità, refresh rate a 120 Hz, responsività touch e qualità del vetro, trasformandosi in una vera superficie interattiva.

Il display posteriore non nasce come elemento decorativo, ma come strumento pratico. La funzione più rilevante è l’uso come viewfinder per la fotocamera principale, che consente selfie e video di qualità superiore sfruttando i sensori posteriori. Il supporto a ritratto, zoom, ultra-grandangolare e registrazione 8K amplia le possibilità creative, superando i limiti delle fotocamere frontali tradizionali.
Widget, personalizzazione e AI sul retro
Oltre alla funzione fotografica, lo schermo posteriore del 17 Pro Max gestisce controlli musicali, notifiche, timer, QR code, note pinnate e widget leggeri. Xiaomi spinge molto sulla personalizzazione, offrendo orologi meccanici ad alta risoluzione, layout minimalisti, contapassi, personaggi animati e sfondi dinamici generati da AI. Questi ultimi si adattano automaticamente alle dimensioni del display, creando un’esperienza simile a quella di uno smartwatch integrato nello smartphone.
Questa soluzione si distingue nettamente da approcci come la Dynamic Island di Apple o la Now Bar di Samsung, che restano confinati al display principale. Xiaomi propone invece un’alternativa fisica che non altera l’uso tradizionale del telefono, ma aggiunge un livello di interazione supplementare.
Impatto sul design e sull’esperienza d’uso
L’introduzione del display posteriore rappresenta anche una scelta di design significativa. Integrandolo nel plateau della fotocamera, Xiaomi evita di modificare il form factor complessivo e riduce il rischio di tocchi accidentali grazie a gesture ottimizzate. Il risultato è un’innovazione che aggiunge funzionalità senza compromettere ergonomia o abitudini d’uso.
Questa direzione si inserisce in un contesto più ampio di sperimentazione nel settore, dove i produttori cercano nuove strade per differenziarsi senza ricorrere necessariamente a dispositivi pieghevoli o form factor radicali.
Tempistiche di lancio e strategia di mercato
Xiaomi ha ufficializzato il teaser del Xiaomi 17 Ultra, indicando un lancio imminente entro sette giorni, con una data plausibile intorno al 26 dicembre 2025 per il mercato cinese. Il debutto globale, invece, è atteso non prima di febbraio 2026, seguendo una strategia già vista in passato per i modelli Ultra.
Il 17 Pro Max, con il suo display posteriore, dovrebbe affiancare l’Ultra come proposta più sperimentale, contribuendo a rafforzare l’immagine di Xiaomi come brand disposto a rischiare sul piano dell’innovazione. Insieme, i due dispositivi posizionano l’azienda al centro del dibattito tecnologico in vista del 2026.
Xiaomi e il nuovo equilibrio della fotografia mobile
Con il 17 Ultra e il 17 Pro Max, Xiaomi dimostra di voler incidere in modo strutturale sull’evoluzione della fotografia mobile e dell’interazione utente. Lo zoom ottico continuo e l’ottica Leica APO rispondono a una richiesta concreta di qualità e flessibilità, mentre il display posteriore apre scenari inediti senza forzare cambiamenti radicali nel form factor.
Se queste soluzioni manterranno le promesse sul campo, Xiaomi potrebbe non solo superare alcuni concorrenti storici, ma anche ridefinire le aspettative degli utenti premium. Il 2026 si apre così con Xiaomi come uno degli attori più dinamici e sperimentali del panorama smartphone globale.
Domande frequenti su Xiaomi 2026
Qual è la novità principale della fotocamera dello Xiaomi 17 Ultra?
La caratteristica distintiva è lo zoom ottico continuo che copre una lunghezza focale da 70 mm a 100 mm (circa 3x-7x). Questo sistema permette di variare l’ingrandimento senza perdere qualità o ricorrere al crop digitale, supportato da lenti Leica apocromatiche per la massima nitidezza.
A cosa serve il display posteriore dello Xiaomi 17 Pro Max?
Il display posteriore funge da mirino per scattare selfie e video ad alta risoluzione usando le fotocamere principali. Inoltre, permette di visualizzare notifiche, controllare la musica, mostrare codici QR e utilizzare widget personalizzabili senza accendere lo schermo principale.
Quando sarà disponibile lo Xiaomi 17 Ultra a livello globale?
Dopo il lancio iniziale in Cina previsto per fine dicembre 2025, la distribuzione globale dello Xiaomi 17 Ultra dovrebbe iniziare intorno a febbraio 2026, probabilmente in concomitanza con fiere tecnologiche internazionali come il MWC.
Quali sensori fotografici monta lo Xiaomi 17 Ultra?
Il dispositivo utilizza un sensore principale da 50 MP Omnivision OVX10500U da un pollice, un teleobiettivo da 200 MP Samsung ISOCELL S5KHPE e un ultra-grandangolare da 50 MP, offrendo una versatilità estrema per ogni scenario di scatto.