Peter Schiff riaccende il dibattito sulla strategia Bitcoin di Michael Saylor, sostenendo che MicroStrategy avrebbe ottenuto risultati migliori senza l’esposizione alla criptovaluta. Le sue dichiarazioni arrivano in un momento di forte turbolenza per i mercati finanziari, segnato da oscillazioni nei prezzi dei metalli preziosi, movimenti significativi negli ETF crypto, crescita delle azioni tokenizzate e nuove dinamiche istituzionali che coinvolgono attori come BlackRock, Bitmine e grandi piattaforme blockchain.
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Critica di Schiff alla strategia Bitcoin di MicroStrategy
Il 29 dicembre 2025 Peter Schiff pubblica un intervento su X in cui attacca frontalmente la strategia di accumulo Bitcoin portata avanti da MicroStrategy sotto la guida di Michael Saylor. Secondo Schiff, considerando un costo medio di 68.775 euro per Bitcoin, la società mostrerebbe un profitto cartaceo del 16%, equivalente a un rendimento annuo di circa il 3% nell’arco di cinque anni, un risultato che l’economista giudica deludente rispetto ad altre possibili allocazioni di capitale.
Le dichiarazioni arrivano pochi giorni dopo l’annuncio dell’ultimo acquisto di 1.229 Bitcoin, che porta le riserve complessive di MicroStrategy a 672.497 unità. Schiff sostiene che la strategia espone eccessivamente l’azienda alla volatilità della criptovaluta, citando anche il calo del 46% delle azioni MSTR nel 2025 come segnale di rischio per gli azionisti. Nel suo ragionamento, l’oro e altri asset tradizionali avrebbero offerto una combinazione migliore di stabilità e rendimento.
Replica della comunità crypto e dati di lungo periodo
Le affermazioni di Schiff vengono immediatamente contestate da diversi analisti e investitori crypto. Willy Woo accusa l’economista di utilizzare una matematica fuorviante, sottolineando che gli acquisti di MicroStrategy non sono avvenuti in un’unica soluzione ma in modo scaglionato, riducendo l’esposizione ai picchi di prezzo. Anche Revaz Shmertz mette in discussione il metodo di calcolo, chiedendo esplicitamente quali asset alternativi Schiff consideri e quale tolleranza al drawdown ritenga accettabile per un investitore istituzionale.
I dati storici rafforzano la replica. Negli ultimi cinque anni, Bitcoin è passato da circa 25.125 euro a oltre 80.421 euro, segnando una crescita del 219%, mentre l’oro si è fermato intorno al 130% nello stesso periodo. Questo confronto alimenta il dibattito tra chi privilegia la volatilità come costo dell’innovazione e chi difende asset rifugio tradizionali come strumento di preservazione del capitale.
MicroStrategy mantiene inoltre un buffer di cassa di circa 2 miliardi di euro, destinato a coprire obblighi finanziari e a gestire eventuali fasi di stress di mercato, rafforzando la narrativa di una strategia di lungo periodo piuttosto che speculativa.
Elon Musk, Israele e l’asse tra AI e trasporti intelligenti
Nel frattempo, il 29 dicembre 2025 Elon Musk tiene una call con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, insieme al ministro dei Trasporti Miri Regev e al responsabile nazionale per l’intelligenza artificiale Erez Askal. Il confronto ruota intorno agli sviluppi dell’AI e alle politiche per i veicoli autonomi, settori in cui Israele ambisce a un ruolo di leadership globale.
Netanyahu paragona l’obiettivo sull’intelligenza artificiale al successo già ottenuto dal Paese nel campo della cybersecurity, mentre Musk accetta l’invito a partecipare alla Conferenza sui Trasporti Smart in Israele prevista per marzo 2026. La collaborazione coinvolge direttamente Tesla, rafforzando l’intersezione tra tecnologia avanzata, mobilità e strategie geopolitiche dell’innovazione.
Crollo dell’argento e volatilità nei metalli preziosi
Sul fronte delle materie prime, il 29 dicembre 2025 l’argento registra un crollo del 10%, scendendo a circa 66 euro l’oncia, con minimi intraday vicino a 64 euro. La discesa segue la decisione di CME Group di aumentare i requisiti di margine sui futures, una misura adottata dopo un rally del 145% in un anno che aveva portato i prezzi sopra 77 euro.
Il sell-off sull’argento trascina con sé l’intero comparto dei metalli preziosi. L’oro arretra del 5% a 3.966 euro, il rame scende a 5,11 euro, mentre platino e palladio subiscono ribassi ancora più marcati, rispettivamente del 14% e del 16%. Gli analisti parlano di una correzione forzata, accentuata da posizioni fortemente levereggiate, pur riconoscendo che i fondamentali di lungo periodo restano sostenuti da politiche monetarie accomodanti e incertezze geopolitiche.
Azioni tokenizzate oltre 1,1 miliardi di euro
Nel mondo crypto-finanziario, le azioni tokenizzate raggiungono una capitalizzazione complessiva superiore a 1,1 miliardi di euro, segnando una milestone per le equities on-chain. Tra i titoli rappresentati figurano colossi tecnologici come Tesla, Apple, Amazon, Google e Microsoft, con modelli che abilitano proprietà frazionata e trading continuo.
Questa crescita riflette un interesse istituzionale crescente verso strumenti che colmano il divario tra finanza tradizionale e ecosistemi blockchain, offrendo nuove forme di esposizione regolata ai mercati azionari.
Cango, BlackRock e Bitmine: movimenti istituzionali nel settore crypto
Cango Inc. annuncia una raccolta di 9,6 milioni di euro da Enduring Wealth Capital Limited, tramite l’emissione di 7 milioni di azioni ordinarie Classe B, in attesa di approvazione NYSE. L’operazione porta l’azionista al 50% del potere di voto. Cango detiene 7.419 Bitcoin, valutati circa 595 milioni di euro, e continua a investire in mining e data center AI, con un focus sull’efficienza energetica.
Nel frattempo BlackRock distribuisce 92 milioni di euro di dividendi cumulativi dal fondo tokenizzato BUIDL, basato su Treasury USA e infrastruttura on-chain fornita da Securitize. Parallelamente, BlackRock trasferisce 2.200 Bitcoin per 176 milioni di euro a Coinbase Prime, dopo outflow netti di 399 milioni di euro dall’ETF Bitcoin IBIT, mentre l’ETF Ethereum ETHA registra deflussi per 63,3 milioni di euro.
Infine Bitmine Immersion Technologies accelera sull’ecosistema Ethereum, acquistando 44.463 ETH nell’ultima settimana e portando le holding totali a 4,1 milioni di unità, pari al 3,41% della supply totale. La società avvia lo staking di 408.627 ETH per un controvalore di 1,1 miliardi di euro, puntando a raggiungere il 5% della supply e a generare flussi annui stimati in 343 milioni di euro.
Domande frequenti sulla strategia Bitcoin e i mercati crypto
Perché Peter Schiff critica la strategia Bitcoin di MicroStrategy
Schiff ritiene che il rendimento medio ottenuto dall’esposizione a Bitcoin sia inferiore a quello che l’azienda avrebbe potuto ottenere investendo in altri asset più stabili.
Qual è la principale contestazione alle analisi di Schiff
Gli analisti crypto sottolineano che Schiff ignora la natura scaglionata degli acquisti e i dati di performance di lungo periodo di Bitcoin rispetto ad altri asset.
Perché le azioni tokenizzate stanno crescendo così rapidamente
Offrono esposizione frazionata e continua ai titoli tradizionali, attirando capitali istituzionali verso soluzioni on-chain regolamentate.
Il crollo dei metalli preziosi influisce sul mercato crypto
Sì, perché riflette dinamiche di liquidità e leverage che spesso si propagano anche agli asset digitali, aumentando la volatilità complessiva.