TSMC ha avviato la produzione in volume dei chip a 2 nanometri con architettura Gate-All-Around, segnando uno dei passaggi più rilevanti dell’industria dei semiconduttori degli ultimi anni. La transizione dal FinFET al GAA non rappresenta solo una riduzione dimensionale, ma introduce un nuovo equilibrio tra prestazioni ed efficienza energetica, con un miglioramento stimato intorno al 15% a potenza iso. Parallelamente, Nvidia consolida la propria leadership nell’intelligenza artificiale attraverso investimenti miliardari in Intel e un accordo strategico con Groq, mentre l’intero settore fa i conti con l’aumento strutturale dei costi e con una concentrazione di potere senza precedenti.
Il risultato è un ecosistema sempre più polarizzato, in cui pochi attori controllano le tecnologie chiave e influenzano direttamente i prezzi di dispositivi e infrastrutture, dal cloud AI ai computer consumer.
Cosa leggere
I chip a 2 nm di TSMC e il debutto del Gate-All-Around
La produzione a 2 nm di TSMC introduce su larga scala i transistor GAA, una tecnologia che avvolge il canale su più lati migliorando il controllo del flusso elettronico e riducendo le perdite di corrente. Questo approccio consente di ottenere maggiore densità transistoristica e consumi inferiori, caratteristiche cruciali per applicazioni ad alta intensità computazionale come server AI e smartphone premium.

I primi lotti vengono realizzati in impianti avanzati e sono destinati a clienti di fascia alta, con consegne iniziali previste nel 2026 e volumi in progressiva crescita. TSMC ha investito miliardi in ricerca e sviluppo per migliorare yield e ridurre difetti, un aspetto che secondo diversi analisti la pone in vantaggio rispetto ai concorrenti nella maturità del processo produttivo.
Il nodo a 2 nm rappresenta un vero milestone industriale, perché spinge l’intero settore verso una miniaturizzazione estrema che ridisegna i limiti fisici dei semiconduttori.
Prezzi dei wafer e potere di mercato di TSMC
Dal 2019, i prezzi medi dei wafer prodotti da TSMC sono cresciuti di oltre il 15% annuo, una dinamica che riflette sia l’aumento dei costi legati a tecnologie come la litografia EUV sia la posizione dominante della fonderia nei nodi avanzati. Nel 2025, i margini di profitto lordi risultano triplicati rispetto agli anni precedenti, anche grazie all’assenza di concorrenti realmente in grado di offrire alternative comparabili su 3 nm e 2 nm.

Con una quota stimata intorno al 90% del mercato dei nodi avanzati, TSMC può applicare prezzi premium che i clienti accettano pur di accedere alle tecnologie più evolute. I costi vengono in parte assorbiti da aziende come Nvidia e AMD, ma finiscono inevitabilmente per riflettersi sui prezzi finali di dispositivi e servizi.
L’espansione di fabbriche negli Stati Uniti e in Giappone mira a mitigare i rischi geopolitici, ma non riduce nel breve periodo il potere negoziale della fonderia taiwanese.
Nvidia e la linea di salvataggio per Intel
In questo contesto, Nvidia compie una mossa strategica destinata a far discutere: l’acquisto di 217,4 milioni di azioni ordinarie Intel per un valore complessivo di 4,6 miliardi di euro, a 21,35 euro per azione. L’operazione, approvata dalla FTC, fornisce a Intel una linea di salvataggio finanziaria in un momento critico della sua ristrutturazione.
Intel utilizza i capitali per accelerare lo sviluppo della propria divisione foundry e dei chip AI, puntando a recuperare competitività nei nodi avanzati e a ridurre il divario con TSMC. Per Nvidia, l’investimento rappresenta un modo per stabilizzare l’ecosistema CPU, rafforzare partnership strategiche e assicurarsi un contesto industriale più bilanciato per le proprie GPU e soluzioni AI.
Gli analisti interpretano l’accordo come un endorsement implicito della strategia di rilancio di Intel, nonostante le rivalità storiche tra i due gruppi.
L’accordo Nvidia–Groq e la battaglia sull’inferenza AI
Nvidia conferma anche un accordo da 18,3 miliardi di euro con Groq, società specializzata in chip per inferenza AI a bassa latenza. L’intesa punta a integrare ASIC dedicati nell’offerta Nvidia, affiancando le GPU tradizionali con soluzioni più efficienti in determinati carichi di lavoro.
Groq apporta competenze specifiche su elaborazione rapida di modelli AI, mentre Nvidia fornisce risorse, scala produttiva e accesso a un mercato globale. L’obiettivo è dominare non solo il training, ma anche l’inferenza, un segmento sempre più critico per data center, cloud e applicazioni edge.
Con questa mossa, Nvidia consolida una posizione già stimata intorno all’80% del mercato degli acceleratori AI, contrastando in anticipo le ambizioni di rivali come AMD e rafforzando un ecosistema hardware sempre più integrato.
IDC e il rischio contrazione del mercato PC
Mentre AI e semiconduttori avanzati prosperano, il mercato PC mostra segnali di sofferenza. IDC prevede per il 2026 una possibile contrazione fino al 9%, causata dall’aumento dei prezzi della RAM, spinti da shortage legati alla priorità data alla produzione di HBM per server AI.

Anche scenari più moderati indicano un calo intorno al 5%, con un impatto diretto su notebook e desktop consumer. I produttori si trovano costretti a trasferire i rincari sui prezzi finali, rallentando i cicli di aggiornamento e penalizzando soprattutto i segmenti entry-level. Le configurazioni premium resistono meglio, ma l’intero comparto risente di una riallocazione delle risorse produttive a favore dell’AI.

IDC sottolinea come questa dinamica evidenzi una vulnerabilità strutturale della supply chain, sempre più dipendente dalle scelte di pochi grandi player.
Concentrazione di potere e implicazioni industriali
L’avvio dei 2 nm di TSMC e le mosse finanziarie di Nvidia mostrano un settore in cui innovazione ed efficienza procedono di pari passo con costi elevati e accesso selettivo. La miniaturizzazione promessa dal GAA apre la strada a dispositivi più potenti e sostenibili, ma rafforza anche la centralità di chi può permettersi investimenti miliardari in R&D e capacità produttiva.
Intel beneficia di capitali freschi per tentare il rilancio, Groq accelera la propria crescita grazie all’ombrello Nvidia, mentre il mercato PC affronta un possibile rallentamento strutturale. Nel complesso, l’industria dei semiconduttori entra in una fase in cui la concentrazione di potere diventa un fattore determinante tanto quanto il progresso tecnologico.
Domande Frequenti su TSMC, Nvidia e i chip a 2 nm
Cosa rende i chip TSMC a 2 nm così importanti
Il nodo a 2 nm introduce transistor Gate-All-Around che migliorano del 15% prestazioni ed efficienza a parità di consumo, abilitando una nuova generazione di chip per AI e dispositivi premium.
Perché i prezzi dei wafer TSMC continuano a salire
La combinazione di domanda elevata, costi produttivi avanzati e assenza di concorrenti reali nei nodi più piccoli consente a TSMC di applicare prezzi premium in modo strutturale.
Qual è il significato dell’investimento Nvidia in Intel
L’operazione da 4,6 miliardi di euro fornisce a Intel risorse per rilanciare foundry e chip AI, mentre Nvidia stabilizza l’ecosistema CPU e rafforza partnership strategiche.
Perché IDC prevede un calo del mercato PC nel 2026
L’aumento dei prezzi della RAM, causato dalla priorità data alla produzione di memoria per l’AI, rischia di rallentare le vendite di PC consumer e di allungare i cicli di aggiornamento.