Meta si prepara a rivoluzionare ancora una volta il mercato dei dispositivi indossabili con Meta Hypernova, un nuovo modello di occhiali smart con display integrato, sistema operativo personalizzato e controllo gestuale tramite bracciale neurale. Dopo il successo delle Ray-Ban Meta AI Glasses, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg punta ora su una soluzione di fascia alta, che promette di fondere il meglio dell’intelligenza artificiale, della realtà aumentata e della portabilità.
Hypernova: display integrato, gesture e prezzo da smartphone flagship
Secondo quanto riportato da Bloomberg, gli occhiali Hypernova potrebbero arrivare sul mercato entro la fine del 2025 con un prezzo che supererà i 1.000 euro, collocandosi tra i 1.300 e i 1.400 euro. Il prezzo elevato è giustificato da una serie di funzionalità evolute, a cominciare da un pannello monoculare integrato nella lente destra, in basso a destra, progettato per essere visibile solo all’utente. Lo schermo sarà in grado di mostrare app, notifiche e immagini, proponendosi come un sostituto alternativo allo smartphone per la gestione delle interazioni quotidiane.
Gli occhiali saranno equipaggiati con una fotocamera migliorata, paragonabile a quella dell’iPhone 13, e saranno accompagnati da una custodia di trasporto chiamata “Heres”, dalla forma triangolare prismatica.
Funzionalità e interfaccia: un dock per le app al polso e alla tempia
Meta ha pensato Hypernova come una piattaforma di nuova generazione, pur mantenendo le basi delle Ray-Ban AI Glasses. Al primo avvio, gli occhiali mostrano una schermata di caricamento con i loghi di Meta, Qualcomm e altri partner. L’interfaccia include una home screen con icone circolari disposte orizzontalmente, simili al dock delle app di Apple o al menu di Oculus Quest.
Il sistema operativo è una versione personalizzata di Android, ma non prevede un app store integrato. Le applicazioni preinstallate includono:
- Fotocamera
- Galleria immagini
- Mappe
- Notifiche da WhatsApp e Messenger
La navigazione sarà possibile tramite controlli tattili sulle aste degli occhiali, che permetteranno di scorrere con uno swipe e selezionare con un tocco.
Ceres: il bracciale neurale per il controllo gestuale
Una delle innovazioni più rilevanti riguarda l’accessorio che accompagnerà Hypernova. Il bracciale, nome in codice Ceres, offrirà un sistema di controllo basato su gesti neurali. Gli utenti potranno ruotare il polso per scorrere o effettuare un gesto di pizzico per selezionare elementi. Questa tecnologia rappresenta una nuova frontiera per l’interazione uomo-macchina, avvicinando l’esperienza utente a quella prevista nei dispositivi futuristici della fantascienza.
Il bracciale verrà venduto in bundle con gli occhiali, rendendolo una parte essenziale dell’intero sistema. L’obiettivo di Meta è ridurre sempre più la dipendenza da smartphone, spostando le interazioni quotidiane su un’interfaccia indossabile e discreta.
Prospettive future: Hypernova 2 e Supernova 2 in sviluppo
Meta guarda già oltre il primo modello. L’azienda starebbe lavorando su una versione successiva chiamata Hypernova 2, che adotterà un sistema binoculare: due schermi indipendenti, uno per ciascun occhio, per una visione stereoscopica più immersiva. Parallelamente, è in sviluppo anche Supernova 2, una linea di occhiali smart senza display, simili alle attuali Ray-Ban Meta AI Glasses ma marchiati Oakley. Quest’ultima proposta si rivolgerà a un pubblico più tradizionalista e orientato all’estetica sportiva.
Meta ridefinisce il concetto di wearable
Con Hypernova, Meta non punta solo ad aggiornare la propria linea di occhiali intelligenti, ma a ridefinire la categoria stessa dei dispositivi indossabili. In un mercato in cui Apple e Samsung si concentrano su visori VR/AR ingombranti e costosi, Meta adotta un approccio più leggero e modulare, combinando portabilità, connettività AI e gesture control.
Ti è piaciuto questo contenuto? Iscriviti alla nostra newsletter settimanale
Seguici su Google News iscrivendoti al canale
Il risultato è un prodotto che promette di cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con il digitale quotidiano: niente più schermi da toccare o smartwatch da consultare, ma un flusso continuo di informazioni direttamente nel campo visivo, controllabile con un semplice gesto della mano.