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Honor rilancia il proprio ruolo sulla scena internazionale con i nuovi Honor 400 e Honor 400 Pro, dispositivi che uniscono tecnologia fotografica Samsung da 200 MP, funzioni di intelligenza artificiale evolute e una strategia commerciale vincente. Il lancio ha già avuto un impatto significativo sul mercato britannico, con una crescita delle vendite del 183% rispetto alla precedente generazione. Con un prezzo competitivo e caratteristiche da flagship, la serie si propone come l’alternativa più concreta ai brand dominanti.
AI, design e specifiche di fascia alta trainano il successo nel Regno Unito
Lanciati il 22 maggio 2025, gli Honor 400 si distinguono per l’integrazione di funzionalità AI innovative, in particolare la tecnologia AI Image-to-Video, sviluppata in collaborazione con Google Cloud Labs. Questa funzione consente di trasformare immagini statiche in video dinamici e narrativi, aprendo nuovi scenari per i creator digitali.

Secondo Counterpoint Research, Honor ha registrato una crescita del 20% anno su anno in Europa nel Q1 2025, diventando il quarto produttore di smartphone più rilevante nel continente. L’accoglienza entusiastica del pubblico UK è legata anche alla qualità costruttiva dei dispositivi, che offrono impermeabilità IP68/IP69, ricarica rapida da 100W (cablata) e 50W (wireless), e l’ultima versione di MagicOS 9 basata su Android 15.
Il 400 Pro spicca anche per il comparto fotografico, con AI Enhanced Portrait e AI Super Zoom 50x, pensati per utenti esigenti in ambito foto e video. Inoltre, l’assistente AI integrato permette traduzione in tempo reale di chiamate fino a sei lingue, migliorando l’accessibilità multilingue.
Honor 400 e 400 Pro: scheda tecnica di due flagship “sotto copertura”
Entrambi i modelli impiegano il sensore Samsung ISOCELL HP3 da 200 MP con apertura f/1.8 e stabilizzazione ottica (OIS), lo stesso utilizzato nei Galaxy S23 Ultra, S24 Ultra e S25 Ultra. Supportano la registrazione video 4K a 60 fps sia con fotocamera frontale che posteriore.

Il display è un OLED da 6,55 pollici 2.5K a 120 Hz, con picco di luminosità di 5.000 nit, rendendolo uno dei più brillanti sul mercato. La variante Pro dispone di un teleobiettivo da 50 MP con zoom ottico 3x, oltre a una fotocamera di profondità da 2 MP per migliorare l’effetto bokeh.

Entrambi i modelli integrano:
- Stereo speaker
- NFC, IR blaster e Bluetooth 5.4
- Sensore di impronte digitali sotto il display
- Batteria da 7.200 mAh con 80W (Honor 400) o 90W/50W (Honor 400 Pro) di ricarica
- RAM fino a 16 GB e storage fino a 512 GB
La differenza principale tra i due risiede nel processore: Honor 400 monta uno Snapdragon 7 Gen 3, mentre il Pro è equipaggiato con lo Snapdragon 8 Gen 3, garantendo prestazioni al top anche nelle operazioni intensive di elaborazione AI.
Espansione dell’ecosistema: Alpha Plan e robotica intelligente
Parallelamente al lancio della serie 400, Honor ha svelato i primi passi concreti del suo Alpha Plan, con l’ambizione di estendere la propria presenza nel settore robotico AI. Durante l’evento, è stato annunciato il superamento del record mondiale di velocità di corsa per un robot umanoide, raggiungendo i 4 m/s grazie a un algoritmo AI proprietario, addestrato via interfaccia Unitree.

È stata anche istituita una nuova Industry Incubation Division, dedicata allo sviluppo di agenti AI e robot autonomi. Questa mossa posiziona Honor tra le aziende più attive nella creazione di un ecosistema AI completo e interconnesso, spaziando oltre il settore mobile.
Fotografia, IA e strategia globale a guida di Honor

Honor 400 e 400 Pro, scopri su Amazon, rappresentano l’evoluzione naturale di un brand che punta a consolidare il proprio ruolo tra i leader Android. L’uso del sensore Samsung da 200 MP, unito a funzioni AI uniche e specifiche tecniche da top di gamma, rende questi dispositivi estremamente competitivi. La crescita nel Regno Unito, così come il salto nell’ambito AI con il progetto Alpha Plan, segnano l’inizio di una nuova fase per il marchio, che non punta più solo alla fascia media, ma anche all’innovazione verticale in settori emergenti.