iPhone 16e e Galaxy S25 Edge: strategie in crisi anche per gli attesi 17 ProMotion e 18 Pro

di Redazione
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iPhone 16e vs Samsung Galaxy S25 vs Galaxy S24_

Apple e Samsung si trovano in una fase di riflessione critica sulle loro linee di smartphone premium. Mentre Apple prepara il lancio dell’iPhone 18 Pro con un design riprogettato e chip A20, l’attuale Galaxy S25 Edge fatica a imporsi sul mercato, segnando una battuta d’arresto significativa nella strategia “Edge” dell’azienda sudcoreana. Nel frattempo, l’iPhone 16e delude in termini di vendite, e il presunto supporto ProMotion su iPhone 17 viene messo in discussione da fonti affidabili. Entrambe le aziende, quindi, affrontano un ciclo complesso in cui innovazione e percezione di valore non sembrano più garantire il successo commerciale automatico.

iPhone 18 Pro: Apple scommette su A20 e scocca ridisegnata

Il futuro iPhone 18 Pro, atteso nel 2026, rappresenterà un punto di svolta strutturale per Apple. Le fonti parlano di un design completamente ripensato, con una nuova configurazione dei materiali che consentirà cornici ancora più sottili e un peso inferiore rispetto alla generazione precedente. Il cuore dell’iPhone 18 Pro sarà il nuovo chip A20, il primo della famiglia a essere costruito su processo 3nm di seconda generazione, con obiettivo di efficienza e performance energetica.

Il passaggio all’A20 non si limita a un incremento prestazionale. Apple punta a introdurre una nuova architettura interna, con miglioramenti in ambito machine learning, gestione energetica dinamica e moduli di elaborazione grafica a basso consumo. Si prevede l’integrazione di un coprocessore dedicato all’intelligenza artificiale locale, in linea con le funzionalità attese dal sistema Apple Intelligence già sperimentato in iOS 18.

Il dispositivo adotterà un pannello OLED più avanzato, ma secondo gli analisti non ci sarà un salto di risoluzione. Apple sembra focalizzarsi su luminosità massima, frequenza di aggiornamento dinamica e colori più naturali. I miglioramenti riguarderanno anche il comparto fotografico, con moduli ottici ottimizzati e software neurale più preciso nella gestione delle condizioni di luce difficili.

iPhone 17 ProMotion: voci discordanti frenano l’entusiasmo

Mentre l’iPhone 18 Pro inizia a delinearsi con caratteristiche solide, i dubbi si concentrano sull’iPhone 17, in particolare sulla presenza o meno della tecnologia ProMotion. Nonostante le prime indiscrezioni indicassero che i modelli base di iPhone 17 avrebbero adottato finalmente un display a 120Hz, il noto analista Ross Young ha smentito tale ipotesi, sostenendo che la transizione avverrà solo nel 2026, con la gamma iPhone 18.

iPhone 17 Pro
iPhone 17 Pro

Secondo Young, Apple non è pronta a portare la tecnologia LTPO nei modelli non-Pro del 2025 a causa dei costi di produzione e della gestione energetica. Questo significa che l’attuale differenziazione tra modelli standard e Pro verrà mantenuta almeno per un altro ciclo. I display degli iPhone 17 standard rimarranno quindi a 60Hz, un dato che potrebbe impattare negativamente sull’appeal del prodotto rispetto alla concorrenza Android.

iPhone 16e: il flop delle versioni economiche

I segnali di tensione nel portafoglio Apple non si limitano all’iPhone 17. Gli ultimi dati indicano che le vendite dell’iPhone 16e sono inferiori alle attese, soprattutto se confrontate con i numeri dell’iPhone SE 3a generazione. Questo risultato sorprende, dato che la serie “e” era pensata per colmare il divario tra il segmento budget e il midrange. In realtà, gli utenti sembrano preferire il formato compatto e il prezzo contenuto del SE, nonostante un design più datato.

iPhone 16e vs iPhone 15 e iPhone 14
iPhone 16e vs iPhone 15 e iPhone 14

L’insuccesso dell’iPhone 16e potrebbe essere imputabile a una posizione ambigua nel listino, né economico come il SE né performante come i modelli Pro. Inoltre, la mancanza di elementi distintivi come ProMotion, ricarica veloce o autonomia superiore ha probabilmente penalizzato il prodotto.

Galaxy S25 Edge: il mercato non risponde all’innovazione stilistica

Dall’altra parte del mercato, Samsung sta affrontando difficoltà commerciali significative con il Galaxy S25 Edge. Secondo fonti industriali, le vendite sono inferiori alle aspettative, al punto che l’azienda non ha rilasciato dati ufficiali nemmeno in Corea del Sud, il proprio mercato domestico. I segnali di allarme sono stati evidenti fin dai primi giorni: bonus preordine aumentati, assenza di comunicati entusiastici e mancanza di visibilità nei principali retailer europei.

Galaxy S25 Edge
Galaxy S25 Edge

Il Galaxy S25 Edge era stato pensato per rilanciare la linea Edge con un approccio più raffinato e sottile, quasi sperimentale. Tuttavia, la scocca ultra-sottile e il design curvo non sembrano aver convinto il pubblico, che ha probabilmente percepito il dispositivo come poco innovativo sul piano funzionale rispetto ai modelli Ultra o ai pieghevoli della linea Z.

Nonostante le ottime performance nei test di resistenza e una qualità costruttiva indiscutibile, il telefono rischia di diventare un capitolo isolato nella storia Samsung, come già accaduto con modelli “Edge” passati.

Le sfide dei flagship: strategie e tecnologia a confronto tra Apple e Samsung

I segnali provenienti dal mercato indicano che né Apple né Samsung possono più contare sul solo prestigio del brand per assicurarsi successo nel segmento flagship premium. I rispettivi insuccessi – l’iPhone 16e in ambito midrange e il Galaxy S25 Edge tra i top di gamma – pongono l’accento su un mercato maturo e più esigente, dove ogni scelta tecnica e commerciale ha impatti diretti sulle performance.

Perché Apple continua a differenziare i suoi modelli?

La strategia di Apple di mantenere la distinzione tra iPhone standard e Pro è basata su una logica consolidata: spingere gli utenti verso i modelli di fascia alta, incrementando il margine per unità venduta. Tuttavia, con l’attuale iPhone 17 che non adotterà il ProMotion, si conferma una mancanza di innovazione percepita nei modelli base. Questo modello di business resta efficace solo finché gli utenti percepiscono un miglioramento tangibile anno dopo anno.

L’arrivo del chip A20 su iPhone 18 Pro e il nuovo design rappresentano un’opportunità per Apple di rilanciare l’interesse, ma il rischio di “saturazione tecnologica” – con utenti che posticipano l’upgrade per mancanza di novità rilevanti – è concreto. La percezione di stagnazione nell’ecosistema iOS potrebbe favorire fughe verso Android, soprattutto tra i giovani e nei mercati europei più attenti al prezzo.

Samsung e l’equivoco dell’estetica: il caso S25 Edge

Il Galaxy S25 Edge, scopri su Amazon, dimostra che la forma non può più sostituire la funzione. Sebbene la qualità costruttiva sia elevata, e il design estremamente sottile sia stato ingegnerizzato con precisione, l’utente medio chiede contenuti, autonomia e valore d’uso, non solo eleganza. Inoltre, l’assenza di innovazioni sostanziali rispetto al Galaxy S24 Ultra ha reso il prodotto superfluo agli occhi di molti utenti già fidelizzati.

L’assenza di un modulo fotocamera radicalmente nuovo, la batteria non migliorata, e il software in linea con altri modelli Galaxy non hanno aiutato. Samsung si trova ora in una posizione difficile: dovrebbe rivedere il concetto di Edge o accantonarlo definitivamente, evitando di moltiplicare modelli simili con differenze solo formali.

Strategie di prezzo e sovrapposizione di gamma

Una problematica condivisa da entrambe le aziende è l’eccessiva sovrapposizione tra modelli. L’iPhone 16e, ad esempio, si posiziona troppo vicino al SE 3, ma senza i vantaggi di compattezza. Allo stesso modo, il Galaxy S25 Edge entra in conflitto con il Galaxy S24 Ultra, sia in termini di prezzo che di posizionamento tecnologico.

La confusione nell’offerta penalizza i modelli più “deboli” nella lineup. Gli utenti, messi davanti a troppe opzioni, tendono a rimandare l’acquisto o a rivolgersi verso concorrenti più diretti e trasparenti, come Google (con Pixel), Xiaomi o OnePlus.

Prospettive per il 2026: ritorno alla concretezza

Il 2026 potrebbe segnare il ritorno a una strategia più razionale e focalizzata. Apple sembra pronta a ridurre la differenza tra modelli, portando ProMotion anche sugli iPhone non-Pro, e inserendo elementi di intelligenza artificiale in tutta la gamma, non solo nei top di gamma.

Samsung, dal canto suo, potrebbe accentuare la distinzione tra serie Galaxy S e Galaxy Z, riservando al secondo segmento il ruolo sperimentale e lasciando alla serie S il compito di rappresentare affidabilità e solidità. Le voci su un possibile accorpamento di S Edge e Ultra in un unico prodotto di punta non sono infondate.

Architetture SoC e roadmap produttive

Entrambe le aziende stanno portando avanti evoluzioni architetturali significative. Il chip Apple A20 previsto per l’iPhone 18 Pro sarà probabilmente realizzato su processo 3nm GAA di seconda generazione da TSMC, con focus su efficienza AI e prestazioni sostenibili.

Samsung, al contrario, deve ancora superare i limiti della propria produzione a 3nm, ancora distante dai rendimenti di TSMC. Il SoC Exynos 2500, che dovrebbe alimentare parte dei Galaxy S26, è atteso con una nuova NPU per intelligenza artificiale on-device e una GPU basata su licenza AMD RDNA3. Tuttavia, finché il nodo produttivo non sarà maturo, il rischio di differenze prestazionali tra le versioni Exynos e Snapdragon resta un punto critico.

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