OpenAI lancia ChatGPT o3 Pro e prepara GPT-5, Google risponde con Gemini Kingfall e Veo 3

di Maria Silvano
0 commenti 5 minuti di lettura

Nel giugno 2025, la competizione nel settore dell’intelligenza artificiale generativa ha registrato un’accelerazione notevole grazie a nuovi annunci da parte di OpenAI e Google. L’azienda guidata da Sam Altman ha avviato il rollout selettivo di ChatGPT o3 Pro, una versione ultra-premium del proprio modello destinata a utenti professionisti ad altissima intensità computazionale, mentre in parallelo lavora sul futuro GPT-5, che promette un salto di qualità nella coerenza logica e nell’accuratezza delle risposte. Google, dal canto suo, amplia l’influenza del progetto Gemini portando Veo 3 su dispositivi mobili e introducendo Gemini Kingfall, un nuovo modello AI focalizzato sulla programmazione, descritto come un punto di svolta per lo sviluppo assistito.

Questa nuova fase della competizione tra colossi dell’IA non si gioca più soltanto sulla potenza computazionale, ma sull’accessibilità, la verticalizzazione delle funzionalità e la capacità di adattarsi alle esigenze di utenti specializzati, sviluppatori e creativi.

ChatGPT o3 Pro: un’offerta riservata con capacità estese

OpenAI ha introdotto in anteprima una nuova variante del suo modello proprietario, chiamata ChatGPT o3 Pro, riservata esclusivamente agli abbonati Pro che ricevono un invito diretto. Il piano costa 200 dollari mensili e offre l’accesso a un modello distinto da GPT-4o, con capacità superiori in termini di latenza, estensione del contesto, accuratezza del reasoning e capacità multistep.

image 97
OpenAI lancia ChatGPT o3 Pro e prepara GPT-5, Google risponde con Gemini Kingfall e Veo 3 9

Il modello è stato descritto da chi lo sta testando come particolarmente efficace nella generazione di contenuti lunghi, analisi complesse, task di codifica, e simulazioni di dialoghi multi-turno, configurandosi come un potenziale punto di riferimento per ambienti accademici, professionali e aziendali con elevate necessità di precisione e rapidità.

Questa offerta differenziata introduce un nuovo livello nel modello di pricing di OpenAI, collocando l’o3 Pro tra l’offerta consumer (gratuita e Plus) e una futura suite enterprise più articolata.

GPT-5: in arrivo un modello più coerente e capace

Parallelamente, OpenAI ha confermato lo sviluppo di GPT-5, il successore della famiglia GPT-4. Le dichiarazioni ufficiali indicano una forte attenzione alla migliorata coerenza semantica, alla riduzione degli hallucination e all’estensione del contesto utile in conversazioni complesse. Si parla di finestra contestuale superiore ai 256k token, ma soprattutto di moduli specializzati per codifica, generazione video e supporto in ambienti enterprise.

Il CEO Sam Altman ha espresso la volontà di realizzare un modello capace di “competere un po’ di più”, una frase che evidenzia l’autocritica rispetto ad alcune limitazioni di GPT-4, in particolare nelle applicazioni verticali come data analysis, educazione e automazione documentale.

GPT-5, secondo fonti interne, integrerà anche un sistema di memoria migliorato, una gestione più robusta delle citazioni e un’interfaccia avanzata per l’interazione multiutente. Il rilascio è atteso entro la fine del 2025.

Memory disponibile anche per utenti gratuiti: personalizzazione democratizzata

image 98
OpenAI lancia ChatGPT o3 Pro e prepara GPT-5, Google risponde con Gemini Kingfall e Veo 3 10

In un cambiamento epocale nella strategia dell’azienda, OpenAI ha cominciato ad abilitare la funzione Memory anche per gli utenti gratuiti. La funzionalità consente al sistema di ricordare preferenze, tono di comunicazione, contesto ricorrente e informazioni fornite dall’utente tra una sessione e l’altra, migliorando l’efficienza dell’interazione e riducendo la necessità di ripetere richieste già elaborate.

image 99
OpenAI lancia ChatGPT o3 Pro e prepara GPT-5, Google risponde con Gemini Kingfall e Veo 3 11

L’implementazione include un pannello per la gestione e l’eliminazione delle informazioni memorizzate, permettendo una configurazione trasparente e controllata. L’introduzione della memory a tutti i livelli rappresenta un passo chiave verso una IA realmente personalizzata, senza vincoli di sottoscrizione.

Google espande Gemini: Veo 3 arriva su mobile, Kingfall domina nel coding

Non resta indietro Google, che con il suo ecosistema Gemini ha inaugurato una nuova ondata di rilasci. Il primo, già in distribuzione per alcuni utenti, è Veo 3, il modello AI di generazione video ora ottimizzato per dispositivi mobili. Questa evoluzione consente la creazione, modifica e personalizzazione di contenuti video AI-driven direttamente da smartphone o tablet, integrandosi con app Google come YouTube Shorts, Google Photos e servizi Android.

Veo 3 è progettato per comprendere prompt in linguaggio naturale ed eseguire trasformazioni visuali coerenti, adattando frame, transizioni, testo sovrapposto e output stilistici. Il supporto a vari formati (verticale, quadrato, cinematico) lo rende ideale per la produzione di contenuti destinati ai social network e al mobile marketing.

La disponibilità mobile di Veo 3 rappresenta una svolta per il paradigma AI-on-device, riducendo la dipendenza da data center e avvicinando la sintesi video alla fruizione quotidiana.

Gemini Kingfall: un prototipo di intelligenza per lo sviluppo software

Il secondo grande annuncio non riguarda un prodotto ufficiale, ma un modello sperimentale destinato a diventare un elemento centrale nell’evoluzione del coding assistito: Gemini Kingfall. Descritto da fonti con accesso anticipato come “una bestia” per la programmazione, il modello presenta:

  • Generazione di codice multi-linguaggio con ragionamento semantico profondo.
  • Analisi automatizzata di repository complessi, con ricostruzione logica dei moduli.
  • Correzione del codice e suggerimenti di ottimizzazione in tempo reale.
  • Interfaccia adattiva per IDE (suggerimenti inline, integrazione semantica, autocompletamento predittivo).

Kingfall è progettato per inserirsi in Android Studio, Gemini Code Assist e altri ambienti di sviluppo Google, offrendo uno strumento nativo e altamente performante per ingegneri software, data scientist e sviluppatori indipendenti.

Gemini Kingfall is a beast at coding!
byu/krzonkalla inBard

Le prestazioni riportate in fase di test superano quelle di Codex e delle versioni attuali di Copilot su task strutturati, dimostrando superiorità nella coerenza algoritmica, nell’analisi del contesto e nella prevenzione di bug logici.

Competizione in tempo reale: due filosofie a confronto

La sfida tra OpenAI e Google nel 2025 si articola su tre assi principali: potenza computazionale (o3 Pro vs Kingfall), accessibilità e personalizzazione (Memory per tutti vs Gemini cross-platform), e specializzazione verticale (GPT-5 generalista vs Veo 3 video e Kingfall coding).

OpenAI sembra puntare su una piattaforma unica, estensibile e sempre più personale, mentre Google mira a moduli dedicati, ottimizzati per casi d’uso specifici, e pronti per la diffusione mobile e cloud-native. Entrambe le strategie riflettono un futuro in cui l’intelligenza artificiale non sarà un modello unico, ma una costellazione di agenti autonomi, specializzati, e distribuiti tra cloud e device personali.

Articoli correlati

MatriceDigitale.it – Copyright © 2024, Livio Varriale – Registrazione Tribunale di Napoli n° 60 del 18/11/2021. – P.IVA IT10498911212 Privacy Policy e Cookies