Sommario
WhatsApp e YouTube, due delle piattaforme digitali più utilizzate al mondo, hanno contemporaneamente annunciato la fine del supporto per diversi modelli di iPhone non più aggiornabili alle ultime versioni di iOS. Mentre WhatsApp ha ufficialmente escluso tutti i dispositivi non compatibili con iOS 15.1, YouTube ha alzato ulteriormente l’asticella richiedendo iOS 16 come requisito minimo. La decisione, sebbene in linea con l’evoluzione tecnologica e le nuove funzionalità software, rischia di accentuare la frammentazione dell’esperienza utente in un mercato mobile già segmentato da hardware eterogeneo.
Con effetto dal 1° giugno 2025, WhatsApp ha interrotto il supporto per iPhone 5s, iPhone 6 e iPhone 6 Plus, impedendo l’accesso alla piattaforma di messaggistica tramite l’app nativa. Gli utenti possono ancora accedere al servizio da browser tramite web.whatsapp.com, ma l’esperienza è limitata. Per mantenere i dati, Meta invita alla migrazione verso dispositivi compatibili, sfruttando le funzioni di backup su iCloud e la Chat Transfer nativa. La decisione si inserisce in una strategia più ampia, volta a concentrare risorse su piattaforme capaci di supportare le funzioni crittografiche avanzate e l’integrazione AI di nuova generazione.
Anche YouTube ha aggiornato i requisiti minimi della sua app, rendendo obbligatorio iOS 16. Questo significa che iPhone 6s, iPhone 6s Plus, iPhone 7, iPhone 7 Plus e iPhone SE di prima generazione non potranno più installare l’app né ricevere aggiornamenti. In ambito tablet, l’iPad Air 2 e l’iPad mini 4 restano esclusi, potendo accedere solo alla versione web. La mossa, apparentemente tecnica, mira a standardizzare le librerie di rendering e le API multimediali, specialmente in previsione dell’espansione del supporto per le dirette, video HDR e funzionalità AI integrate nei contenuti.
WhatsApp: più creatività negli Stati con collage, adesivi e musica
Mentre perde supporto sui dispositivi più datati, WhatsApp continua a investire nella funzionalità degli Stati, espandendo le possibilità espressive offerte agli utenti. Meta ha annunciato l’introduzione della funzione Layouts, che consente la creazione di collage fotografici fino a sei immagini, con strumenti avanzati di modifica e personalizzazione. Ogni immagine può essere trasformata in adesivo, ridimensionata e riplasmata all’interno dello stato, arricchendo la comunicazione visiva.
Un’altra funzione importata da Instagram è il comando “Add Yours”, che consente di invitare altri utenti a rispondere a uno stato con contenuti propri, creando conversazioni tematiche pubbliche in stile catena. Inoltre, viene introdotta la possibilità di aggiungere musica personalizzata agli Stati, sia come traccia completa che come adesivo musicale. La novità è in fase di rollout su Android e iOS, ma la disponibilità globale potrebbe richiedere alcune settimane.
YouTube sperimenta leaderboard per le live: badge, punteggi e visibilità per i fan
Nel frattempo, YouTube ha avviato un test limitato per un sistema di classifica dei fan attivi nelle dirette, chiamato leaderboard. Questo sistema premia i partecipanti più coinvolti – valutando parametri come messaggi in chat, Super Chat e costanza di presenza – e mostra pubblicamente i primi 50 utenti più attivi, con badge esclusivi per i primi tre. Il punteggio viene visualizzato dietro un’icona a forma di corona nella live chat.
Questa novità introduce una dinamica gamificata nelle interazioni live, incentivando una partecipazione più attiva e fidelizzata, in particolare tra i creator di contenuti gaming e intrattenimento. Gli utenti possono disattivare la propria partecipazione alla leaderboard dalle impostazioni dell’app, mantenendo la privacy anche in contesti pubblici. L’iniziativa fa parte della strategia di YouTube per rafforzare la sua offerta di streaming e engagement in tempo reale, in concorrenza diretta con Twitch e TikTok Live.
Segmentazione forzata e intelligenza applicativa
L’aggiornamento simultaneo delle policy da parte di WhatsApp e YouTube non è casuale: rispecchia un cambio di paradigma nel ciclo di supporto delle app, dove la stabilità e la sicurezza lasciano il posto a flessibilità API, supporto per AI on-device e ottimizzazione GPU. iOS 15 e precedenti non offrono l’efficienza necessaria per funzioni moderne come Live Activities, WebAssembly avanzato o inferenze ML locali. La segmentazione forzata delle app spinge così gli utenti verso ecosistemi hardware più recenti, ma pone interrogativi critici su accessibilità e sostenibilità tecnologica, soprattutto nei mercati emergenti.