Microsoft aggiorna Windows 365, miliardi di login esposti e nuove vulnerabilità Cisco

di Livio Varriale
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La sicurezza informatica aziendale è al centro dell’attenzione con Microsoft che annuncia nuovi security defaults per Windows 365 Cloud PC, la scoperta di un maxi-leak con miliardi di login di servizi come Apple, Google, Facebook e Telegram pubblicati online, e due gravi vulnerabilità segnalate da Cisco su ClamAV e sui dispositivi Meraki MX/Z Series con VPN AnyConnect. Questi eventi delineano le priorità odierne di chi opera in ambienti digitali cloud, hybrid e corporate, tra necessità di protezione, gestione degli accessi e risposta rapida agli incidenti.

Windows 365 Cloud PC: nuovi security defaults per la protezione del workspace cloud

Microsoft introduce una serie di impostazioni di sicurezza predefinite (“security defaults”) per i Cloud PC Windows 365, progettate per garantire una postura difensiva robusta già out-of-the-box. Le nuove policy includono autenticazione multifattore obbligatoria, criteri di accesso condizionato, restrizione degli accessi privilegiati e crittografia avanzata dei dati. Il modello zero trust si estende così anche agli ambienti virtualizzati e cloud-based, riducendo il rischio di attacchi di phishing, compromissione delle credenziali e movimenti laterali da parte di attori malevoli. L’adozione di queste misure permette alle aziende di implementare ambienti di lavoro flessibili e sicuri, allineando il workspace digitale alle più recenti best practice di cyber hygiene.

Maxi-leak: miliardi di login Apple, Google, Facebook, Telegram esposti online

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Secondo quanto riportato, un archivio contenente miliardi di credenziali appartenenti a utenti di servizi Apple, Google, Facebook, Telegram e altri è stato scoperto online, potenzialmente accessibile da cybercriminali. I dati includono email, username, password e, in alcuni casi, token di sessione, raccolti tramite infostealer, phishing e precedenti violazioni di sicurezza.

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Il rischio principale riguarda la possibilità di attacchi di credential stuffing, compromissione di account multipli per effetto domino e campagne di social engineering mirate. L’incidente mette in evidenza la necessità di implementare autenticazione a più fattori, monitorare l’attività anomala degli account e aggiornare regolarmente le credenziali, soprattutto quando si utilizzano password identiche su più servizi.

Cisco: vulnerabilità critiche su ClamAV e VPN AnyConnect Meraki

Due nuove vulnerabilità segnalate da Cisco aggiungono ulteriori elementi di rischio al panorama enterprise. La prima riguarda il motore antivirus open source ClamAV: un bug nella gestione dei file UDF può causare letture out-of-bounds e disclosure di informazioni, esponendo i sistemi a possibili exploit durante l’analisi di file malevoli. La seconda vulnerabilità interessa i dispositivi Cisco Meraki MX e Z Series dotati di VPN AnyConnect: in configurazioni con autenticazione a certificato client, un attacco DoS può provocare l’interruzione del servizio VPN, bloccando la connettività remota. Cisco ha rilasciato aggiornamenti correttivi e raccomanda l’implementazione immediata delle patch per mitigare il rischio di exploit attivi.

Il quadro attuale della sicurezza IT mostra come le minacce spazino dalla compromissione massiva delle credenziali alla vulnerabilità di servizi fondamentali per la business continuity. Solo una strategia integrata che combini security by default, patch management tempestivo, autenticazione forte e monitoraggio proattivo degli accessi può garantire la resilienza delle organizzazioni nel cloud e nei sistemi enterprise.

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