Sommario
Apple e Google catalizzano l’attenzione nel giugno 2025 con una raffica di novità su hardware, software AI, cause legali e mutamenti normativi, mentre il mercato si prepara all’arrivo di tecnologie che ridefiniranno la user experience mobile e la protezione dei consumatori. Tra i temi centrali emergono l’anticipazione del display iPhone 18 Pro, la nuova app fotografica Project Indigo targata Adobe, la video upload su Gemini di Google, la causa collettiva sulle truffe crypto in App Store, il cantiere dell’AI generativa “Apple Intelligence”, le tempistiche di AirPods Pro 3 e l’evoluzione del quadro regolatorio europeo.
Project Indigo: Adobe porta la fotografia computazionale AI su iPhone

Adobe annuncia Project Indigo, una nuova app fotocamera per iPhone che sfrutta le ultime tecniche di fotografia computazionale AI e machine learning. Indigo promette funzioni avanzate di editing in tempo reale, ritocco intelligente, riconoscimento scene e suggerimenti dinamici basati sul contesto, con una perfetta integrazione nell’ecosistema iOS e iCloud.

Il progetto si posiziona come alternativa premium alle app native Apple, offrendo agli utenti creativi strumenti di livello professionale, preset, filtri evoluti e una piattaforma cloud-first per la gestione delle immagini.
iPhone 18 Pro: doppia svolta per il display, sempre più sottile e con cornici invisibili
Un’importante fuga di notizie conferma che l’iPhone 18 Pro adotterà un display rivoluzionario, caratterizzato da cornici ancora più sottili e una struttura ultra-flat. Apple ha intensificato la collaborazione con i suoi partner per realizzare un pannello OLED LTPO di nuova generazione, con maggiore efficienza energetica, migliore risposta al tocco e resa cromatica superiore. Il design senza bordi visibili anticipa un salto estetico e funzionale, con una user experience “immersiva” anche grazie alla frequenza di refresh dinamica e luminosità spinta per la visualizzazione HDR.
Apple Intelligence e writing preferences: focus sull’AI generativa integrata nei flussi produttivi

Apple continua la sperimentazione di Apple Intelligence, il suo sistema AI generativo, con un programma pilota rivolto a utenti selezionati per testare le “writing preferences”, ossia la capacità dell’AI di adattarsi a stili di scrittura personali, suggerire riformulazioni, correggere errori grammaticali e mantenere coerenza nei documenti.

La feature, pensata per potenziare la produttività su iPhone, iPad e Mac, sarà affiancata da strumenti di privacy avanzati che garantiscono l’elaborazione dati direttamente su device, riducendo il ricorso al cloud per le operazioni sensibili.
Google Gemini: ora si possono caricare video nell’app AI, spinta alla multimodalità

L’app Google Gemini (la piattaforma AI multimodale di Google) introduce la possibilità di caricare video, ampliando i flussi di input gestibili dall’AI rispetto a testo e immagini. L’update segna un passo avanti nella visione “multimodal” dell’AI, con capacità di analisi automatica, indicizzazione contenuti, estrazione di frame e generazione di insight da filmati. Google mira così a rafforzare la centralità di Gemini come hub creativo, produttivo e analitico per professionisti, creator e aziende.
Siri, iPhone Fold e AirPods Pro 3: upgrade AI, roadmap e voci sul lancio
Il panorama Apple si anima con nuove indiscrezioni sulle tempistiche dei futuri prodotti. Secondo fonti affidabili, Siri riceverà un importante upgrade AI con funzioni proattive e risposta contestuale, l’iPhone Fold resta pianificato per il 2026 con display Samsung, mentre gli AirPods Pro 3 arriveranno non prima del prossimo anno, con focus su autonomia e audio spaziale. Il rinnovamento di Siri sarà cruciale per mantenere la competitività nell’era dell’AI conversazionale e integrata nell’ecosistema Apple.
Apple e Meta: nessuna sanzione immediata dopo la scadenza del DMA europeo
Dopo la scadenza delle nuove regole imposte dal Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea, né Apple né Meta affronteranno sanzioni immediate, nonostante le inchieste pendenti sulle presunte pratiche anticoncorrenziali. Le autorità europee stanno ancora valutando la conformità delle policy dei big tech, posticipando provvedimenti restrittivi, mentre i gruppi advocacy per i consumatori chiedono maggiori tutele e chiarezza sulla gestione dei dati, delle app di terze parti e dell’accesso alternativo agli store digitali.
Class action App Store: Apple nel mirino per truffe crypto e app scam
Una causa collettiva intentata contro Apple accusa l’azienda di non aver fatto abbastanza per prevenire truffe crypto e frodi su App Store, con centinaia di vittime che lamentano la perdita di asset digitali e fondi. Il procedimento chiama in causa le politiche di revisione app, la rapidità nel rimuovere contenuti malevoli e l’efficacia dei rimborsi. Apple si difende citando il costante rafforzamento delle misure di verifica e di tutela utenti, ma la vicenda alimenta il dibattito internazionale sulla responsabilità delle piattaforme nell’era delle app finanziarie decentralizzate.