Tech
Attacchi zero-day, scoprirli è già troppo tardi. Anche per gli antivirus
Tempo di lettura: 2 minuti. Gli attacchi che sfruttano vulnerabilità precedentemente sconosciute vengono chiamati zero-day proprio perché gli sviluppatori hanno avuto a disposizione zero giorni per risolvere il problema prima dell’attacco.
Gli attacchi zero-day sono particolarmente difficili da rilevare, semplicemente perché la vulnerabilità del prodotto target presa di mira, al momento dell’attacco, risulta sconosciuta agli sviluppatori del codice. Ecco perché i criminali informatici cercano e sfruttano sempre di più questa opportunità per agire malevolmente, danneggiando software e sistemi critici.
Pertanto gli attacchi che sfruttano vulnerabilità precedentemente sconosciute vengono chiamati attacchi zero day proprio perché gli sviluppatori hanno avuto a disposizione zero giorni per risolvere il problema prima dell’attacco.
Criminali informatici contro sviluppatori, una lotta perenne
È continua la lotta tra gli sviluppatori che tentano di ridurre al minimo le vulnerabilità e i cyber criminali che cercano di sfruttare difetti e punti deboli. Le vulnerabilità del software non possono essere completamente evitate essendo difetti che possono inevitabilmente nascondersi nella progettazione di un particolare programma, software o sistema operativo, inficiandone la funzionalità e offrendo agli autori della minaccia l’opportunità di attaccare un dispositivo o una intera rete. Solitamente non appena viene individuata una vulnerabilità, gli sviluppatori si affrettano a risolvere il problema tramite un aggiornamento software (la cosiddetta patch), per negare la possibilità che la vulnerabilità possa essere ulteriormente sfruttata. L’ideale sarebbe individuarla prima che venga scoperta da malintenzionati.
Alla ricerca di vulnerabilità da sfruttare
I criminali informatici si concentrano attivamente sulla ricerca di vulnerabilità sfruttabili all’interno di programmi, browser e sistemi operativi più diffusi, allo scopo di colpire il maggior numero possibile di utenti prima che venga pubblicata una patch per sanare il problema. Una tecnica comune per sfruttare una vulnerabilità prevede l’uso di metodi basati sul phishing allo scopo di attirare i destinatari a visitare siti web compromessi o indurli a scaricare documenti malevoli.
Dal momento in cui viene rilasciato un nuovo prodotto software gli attaccanti, in una corsa contro il tempo (con il passare del tempo diminuisce la probabilità di trovare un difetto che non sia stato già scoperto) cercheranno di stanare falle di sicurezza o di progettazione che possano essere sfruttate per attacchi zero-day.
Attacchi zero-day una minaccia in agguato
Poichè potrebbe trascorrere del tempo fino a quando non viene resa disponibile una nuova patch per correggere una vulnerabilità, lasciando gli utenti finali pericolosamente esposti, gli attacchi zero-day rappresentano davvero una grave e pericolosa minaccia per la sicurezza che potrebbe comportare anche pesanti ripercussioni.
Questo è un altro buon motivo per mantenere sempre aggiornato il proprio software antivirus e optare, eventualmente, verso prodotti di protezione capaci di individuare le minacce ancora non note tramite algoritmi euristici (i sistemi antivirus tradizionali utilizzano strumenti di rilevamento delle minacce basati su firme rivelatrici solo di minacce note).
Una volta rilevato un attacco zero-day, per ridurre il prima possibile l’impatto, gli addetti alla sicurezza informatica e allo sviluppo del software dovranno intervenire sinergicamente, ciascuno secondo la propria competenza, per individuare la falla, correggerla ed emettere un aggiornamento correttivo.
Tech
Google I/O 2024 : la ricerca web ai tempi di Gemini
Tempo di lettura: < 1 minuto. Il futuro dell’interazione cambierà, facendo una domanda a Google, il modello di intelligenza artificiale, addestrato su praticamente tutto il web, sarà capace di fornire direttamente una risposta all’utente. Al momento i siti saranno citati come “fonte” dell’informazione, in futuro non ci sarà più una fonte, ma diversi contenuti letti e rielaborati dall’Intelligenza Artificiale, che risponderà all’utente con parole proprie, utilizzando i siti solo come contenitori di informazioni.
Si è appena concluso l’evento Google I/O 2024 dove l’azienda ha presentato le ultime novità tecnologiche e le innovazioni sui suoi servizi.
Tra le varie novità, principalmente legate all’intelligenza artificiale, abbiamo avuto conferma di quello che già si sospettava da tempo: il motore di ricerca cambierà per sempre.
Gli esperti SEO (ottimizzazione dei siti per i motori di ricerca) hanno reso i contenuti del web sempre più “leggibili” da parte del crawler di Google. Il motivo per cui i webmaster ed esperti SEO formattano i contenuti dei siti così come richiede Google è legato alla opportunità di ricevere maggiore traffico e visite sui propri siti.
Gli utenti del web quando cercano una informazione lo fanno principalmente utilizzando il motore di ricerca di Google. I risultati della ricerca inizialmente erano una serie di link verso siti che probabilmente contenevano la risposta. Nel corso degli anni abbiamo assistito alla “cannibalizzazione” di molti di questi contenuti, il motore di ricerca infatti, quando ci riesce, prima dei link fornisce direttamente la risposta.
Il futuro dell’interazione cambierà, facendo una domanda a Google, il modello di intelligenza artificiale, addestrato su praticamente tutto il web, sarà capace di fornire direttamente una risposta all’utente. Al momento i siti saranno citati come “fonte” dell’informazione, in futuro non ci sarà più una fonte, ma diversi contenuti letti e rielaborati dall’Intelligenza Artificiale, che risponderà all’utente con parole proprie, utilizzando i siti solo come contenitori di informazioni.
Le informazioni verranno capite, valutate, rielaborate e fornite agli utenti.
Leggi tutte le novità seguendo il nostro speciale su Google I/O 2024.
Intelligenza Artificiale
Google rivoluziona GenDino di Chrome con l’AI Generativa
Tempo di lettura: < 1 minuto. Scopri “GenDino”, la versione speciale del gioco del dinosauro di Chrome potenziata da AI generativa, lanciata brevemente durante il Google I/O 2024.
In occasione del Google I/O 2024, Google ha introdotto una versione speciale del famoso gioco del dinosauro di Chrome, soprannominato “GenDino”, incorporando elementi di intelligenza artificiale generativa per arricchire l’esperienza di gioco.
Dettagli del Gioco GenDino
“GenDino” ha offerto una breve ma intrigante dimostrazione delle capacità dell’AI generativa, consentendo ai giocatori di personalizzare il T-Rex, gli ostacoli e il deserto del gioco con immagini generate dall’intelligenza artificiale. Questa funzionalità era accessibile solo per pochi minuti prima dell’inizio del keynote del Google I/O 2024. I giocatori potevano utilizzare un pulsante “I’m feeling lucky” per sperimentare combinazioni predefinite create dall’AI, come un fulmine che salta sopra le persone.
Esperienza e Problemi Tecnici
Nonostante l’idea innovativa, alcuni utenti hanno riscontrato problemi tecnici, ricevendo avvisi del tipo “Can’t generate right now — the model is busy”, che impedivano l’uso della funzione di personalizzazione. Tuttavia, coloro che sono riusciti a provare il gioco con le combinazioni predefinite hanno apprezzato questa breve ma divertente esperienza.
L’introduzione di “GenDino” rappresenta un esempio giocoso dell’applicazione dell’intelligenza artificiale generativa in contesti familiari, dimostrando come la tecnologia AI possa essere utilizzata per reinventare anche le esperienze quotidiane più semplici. Sebbene la disponibilità del gioco sia stata limitata, l’evento ha offerto un assaggio delle potenzialità creative dell’AI. Questo aggiornamento temporaneo al classico gioco del dinosauro di Chrome riflette l’interesse crescente di Google nell’esplorare e dimostrare le applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale generativa in modi nuovi e interessanti.
Intelligenza Artificiale
Google “AI Overviews” rinnova la Ricerca Generativa
Tempo di lettura: < 1 minuto. Google introduce “AI Overviews”, una versione migliorata della sua ricerca generativa, che promette di rivoluzionare l’accesso alle informazioni online.
Google ha annunciato il lancio di “AI Overviews”, una funzionalità di ricerca generativa rivisitata, che sarà disponibile a partire da questa settimana per tutti gli utenti negli Stati Uniti, con piani di estensione ad altri paesi in seguito.
Dettagli su AI Overviews
“AI Overviews” rappresenta un’evoluzione della precedente funzionalità di Google, la Search Generative Experience (SGE), che forniva riassunti e risposte generati tramite intelligenza artificiale per le ricerche degli utenti. Questa nuova versione, presentata durante la conferenza Google I/O da Sundar Pichai, CEO di Google, promette di offrire un’esperienza di ricerca più approfondita e accessibile.
Caratteristiche della Funzionalità
Le prime immagini mostrate durante l’evento Google I/O indicano che “AI Overviews” potrebbe funzionare in modo simile alla SGE, ma con un’interfaccia utente rinnovata. In particolare, sembra includere un riquadro informativo posizionato prima dei risultati di ricerca, che offre un’anteprima generata dall’AI sul tema cercato, migliorando la comprensione e l’efficienza della ricerca.
Implicazioni e Aspettative
L’introduzione di “AI Overviews” sottolinea l’impegno continuo di Google nell’integrare l’intelligenza artificiale nei suoi servizi, puntando a rendere l’informazione più intuitiva e facilmente navigabile per gli utenti. Questo aggiornamento potrebbe cambiare notevolmente il modo in cui gli utenti interagiscono con il motore di ricerca, specialmente in termini di velocità e profondità di accesso alle informazioni.
Con “AI Overviews”, Google mira a stabilire un nuovo standard nell’ambito della ricerca online, utilizzando l’AI per sintetizzare e presentare dati complessi in modo più efficace e utile. L’attenzione sarà rivolta alle reazioni degli utenti e alle performance della funzionalità nei prossimi mesi, specialmente in vista della sua espansione a livello globale. L’attesa per vedere come “AI Overviews” trasformerà l’esperienza di ricerca quotidiana è alta, con aspettative che Google continui a spingere i confini dell’innovazione tecnologica nel campo dell’intelligenza artificiale.
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