Economia
Dopo Nomad anche Solana è stato derubato. 8.000 utenti truffati per 5 milioni
Tempo di lettura: 3 minuti. In pochi giorni, l’ecosistema secondo solo a Bitcoin e Ethereum ha perso più di 200 milioni di dollari
Secondo la società di analisi blockchain Elliptic, quasi 8.000 portafogli digitali sono stati svuotati di poco più di 5,2 milioni di dollari in monete digitali, tra cui il token Solana e USD Coin (USDC). L’account Twitter Solana Status ha confermato l’attacco, notando che a partire da mercoledì mattina, circa 7.767 portafogli sono stati colpiti dall’exploit. La stima di Elliptic è leggermente più alta: 7.936 portafogli.
Il token Solana, una delle criptovalute più grandi dopo bitcoin ed ether, è sceso di circa l’8% nelle prime due ore dopo la scoperta dell’attacco, secondo i dati di CoinMarketCap.
A partire da martedì sera, diversi utenti hanno iniziato a segnalare che le attività detenute nei portafogli “caldi“, ossia gli indirizzi connessi a Internet, tra cui Phantom, Slope e Trust Wallet, erano state svuotate dei fondi.
Progressi nella regolamentazione delle criptovalute e un grande hack per Solana
Phantom ha dichiarato su Twitter che sta indagando sulla “vulnerabilità segnalata nell’ecosistema Solana” e che non ritiene che si tratti di un problema specifico di Phantom. La società di revisione blockchain OtterSec ha twittato che l’hack ha colpito diversi portafogli “su un’ampia varietà di piattaforme“.
Lo scienziato capo di Elliptic, Tom Robinson, ha dichiarato alla CNBC che la causa della violazione non è ancora chiara, ma “sembra essere dovuta a una falla in alcuni software di portafoglio, piuttosto che nella blockchain solana stessa“. OtterSec ha aggiunto che le transazioni sono state firmate dagli effettivi proprietari, “suggerendo una sorta di compromissione della chiave privata“. Una chiave privata è un codice sicuro che garantisce al proprietario l’accesso alle proprie criptovalute.
L’identità dell’attaccante è ancora sconosciuta, così come la causa principale dell’exploit. La violazione è in corso.
Secondo Solana Status, un account Twitter che condivide gli aggiornamenti dell’intera rete solana, “ingegneri di diversi ecosistemi, con l’aiuto di diverse società di sicurezza, stanno indagando sui portafogli prosciugati su solana“.
La rete Solana sta incoraggiando fortemente gli utenti a utilizzare portafogli hardware, poiché non ci sono prove che questi siano stati colpiti.
“Non riutilizzate la vostra frase seme su un portafoglio hardware – create una nuova frase seme. I portafogli svuotati dovrebbero essere considerati compromessi e abbandonati“, si legge in un tweet. Le frasi seme sono un insieme di parole casuali generate da un portafoglio di criptovalute quando viene configurato per la prima volta e garantiscono l’accesso al portafoglio.
Una chiave privata è unica e collega un utente al suo indirizzo blockchain. Una frase seed è un’impronta digitale di tutte le attività della blockchain di un utente che viene utilizzata come backup in caso di perdita di un portafoglio di criptovalute.
L’incidente arriva un giorno dopo l’hacking da 200 milioni di dollari del ponte blockchain Nomad. È l’ultima crisi che ha colpito il mercato delle criptovalute nelle ultime settimane.
“Quattro indirizzi sono attualmente collegati all’hacker, una cifra ben lontana dal “saccheggio decentralizzato” di ieri, che ha coinvolto oltre 120 singoli utenti“, ha dichiarato l’investitore e analista di criptovalute Miles Deutscher. “Questo implica che sia stato un unico soggetto a condurre l’exploit di SOL, anche se i dettagli specifici rimangono ambigui“.
La rete Solana era considerata una delle più promettenti novità del mercato delle criptovalute, con finanziatori come Chamath Palihapitiya e Andreessen Horowitz che la presentavano come una sfida a Ethereum con tempi di elaborazione delle transazioni più rapidi e una maggiore sicurezza. Ma ultimamente ha dovuto affrontare una serie di problemi, tra cui i tempi di inattività nei periodi di attività e la percezione di essere più centralizzato di ethereum. A giugno, un’importante interruzione ha messo offline la piattaforma Solana per diverse ore.
DeFi colabrodo: Nomad prosciugato di 200 milioni di dollari
Cos’è Solana (SOL)? La criptovaluta con il doppio consenso
Economia
Apple: cala il fatturato, preoccupazioni per il DOJ e speranze dal nuovo iPad
Tempo di lettura: 3 minuti. Apple ha i risultati del secondo trimestre 2024 che mostrano un calo delle vendite di iPhone, mentre i servizi continuano a crescere
Apple ha annunciato i risultati finanziari per il suo secondo trimestre fiscale del 2024, che si è concluso il 30 marzo 2024. L’azienda ha registrato un fatturato di 90,75 miliardi di dollari, leggermente inferiore rispetto ai 94,84 miliardi di dollari dello stesso trimestre dell’anno precedente. Tuttavia, Apple è riuscita a superare le aspettative degli analisti che prevedevano un fatturato intorno ai 90,33 miliardi di dollari.
iPhone in calo, ma i servizi in forte crescita
Il segmento iPhone ha registrato un calo del fatturato del 10,46% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 45,96 miliardi di dollari. Questo calo potrebbe essere dovuto a diversi fattori, tra cui la maturità del mercato degli smartphone e la mancanza di innovazioni significative nell’ultimo iPhone.
Tuttavia, il segmento dei servizi di Apple, che comprende App Store, Apple Music, iCloud e altri servizi in abbonamento, ha continuato a registrare una forte crescita. I ricavi dei servizi hanno raggiunto i 23,87 miliardi di dollari, con un aumento del 14,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Questo trend positivo indica che gli utenti Apple sono sempre più propensi ad abbonarsi ai servizi offerti dall’azienda.
Altri risultati finanziari
- L’utile netto è stato di 23,64 miliardi di dollari, in leggero calo rispetto ai 24,16 miliardi di dollari dell’anno precedente.
- L’utile per azione è stato di 1,53 dollari, in linea con l’anno precedente.
- Apple ha annunciato un aumento del dividendo trimestrale del 4%, portandolo a 0,25 dollari per azione.
Commento sugli utili
Nonostante il leggero calo del fatturato complessivo, Apple ha dimostrato la solidità del proprio modello di business grazie alla forte crescita del segmento servizi. Questo segmento è destinato a diventare sempre più importante per Apple nei prossimi anni.
Tim Cook definisce “fuorviante” la causa antitrust del DOJ contro Apple
Tim Cook, CEO di Apple, ha definito “fuorviante” la causa antitrust intentata dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DOJ) contro l’azienda. La causa sostiene che Apple sfrutta la sua posizione dominante nel mercato per soffocare la concorrenza, in particolare per quanto riguarda l’App Store.
Cook critica la causa del DOJ
In un’intervista rilasciata a Bloomberg, Cook ha affermato che la causa del DOJ si basa su una “cattiva comprensione” del funzionamento dell’App Store e che le accuse mosse dall’ente governativo danneggeranno l’innovazione e la sicurezza degli utenti.
Argomentazioni di Apple
Apple sostiene che l’App Store è un mercato competitivo che offre agli sviluppatori un accesso diretto a oltre un miliardo di utenti. L’azienda sottolinea inoltre che la commissione del 30% applicata sugli acquisti in-app e sugli abbonamenti è in linea con le commissioni applicate da altri marketplace digitali.
Preoccupazioni per la sicurezza e la privacy
Apple sostiene che la causa del DOJ potrebbe costringere l’azienda a consentire l’installazione di app da fonti esterne all’App Store, mettendo a rischio la sicurezza e la privacy degli utenti. L’azienda ritiene che l’App Store fornisca un ambiente sicuro e affidabile per gli utenti e che i suoi standard di revisione delle app siano fondamentali per prevenire la diffusione di malware e software dannosi.
Futuro incerto
La causa antitrust del DOJ contro Apple è ancora nelle sue fasi iniziali. Non è chiaro al momento quanto tempo richiederà il procedimento giudiziario e quale sarà l’esito finale. Tuttavia, la causa ha acceso i riflettori sulle pratiche commerciali di Apple e sul potere che detiene nel mercato degli smartphone.
iPad protagonista: cosa aspettarsi dall’evento Apple di maggio
Apple sta organizzando un evento dedicato all’iPad previsto per il prossimo mese. Mentre l’azienda mantiene il riserbo sui dettagli ufficiali, alcune indiscrezioni ci permettono di ipotizzare cosa potremmo vedere presentate.
Aggiornamento dell’iPad Pro di fascia alta
Almeno un modello di iPad Pro di fascia alta dovrebbe ricevere un aggiornamento. Si vocifera dell’adozione del nuovissimo chip M4 di Apple, successore dell’M2 che equipaggia l’attuale modello top di gamma. Questo chip dovrebbe garantire prestazioni migliorate sia per le attività professionali che per quelle creative.
Apple Pencil con novità interessanti
Un’altra indiscrezione riguarda l’Apple Pencil, il popolare stilo per iPad. Pare che Apple stia preparando una nuova versione con funzionalità avanzate, tra cui la possibilità di rilevare la pressione esercitata durante l’utilizzo (funzionalità già presente in alcuni competitor) e il feedback tattile. Potrebbero essere previste anche punte intercambiabili con magneti per una maggiore praticità.
Possibili novità per altri modelli di iPad
Non è chiaro se Apple presenterà aggiornamenti per altri modelli di iPad oltre all’iPad Pro di fascia alta. Tuttavia, è sempre possibile che ci siano sorprese in serbo.
Economia
Google paga Apple $20 Miliardi per Safari “Motore di Ricerca preferito”
Tempo di lettura: 2 minuti. Emergono i dettagli economici dell’accordo tra Google ed Apple per garantire il motore di ricerca come preferito nel browser Safari
Nel 2022, Google ha versato la considerevole somma di $20 miliardi ad Apple per assicurarsi che il suo motore di ricerca rimanesse l’opzione predefinita nel browser Safari su dispositivi iOS e macOS. Questa collaborazione, che risale al 2002, è stata recentemente messa sotto i riflettori a causa delle implicazioni legali e antitrust che porta con sé.
Dettagli della collaborazione e implicazioni Legali
La cifra esatta pagata da Google è stata rivelata attraverso documenti di corte presentati nel contesto di un’azione legale antitrust intrapresa dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’accusa sostiene che Google abbia creato un monopolio nelle ricerche online, influenzando significativamente il mercato a proprio vantaggio. L’accordo tra Google e Apple è uno dei principali bersagli di questa causa, dato il suo impatto sul mantenimento della posizione dominante di Google nel mercato delle ricerche online.
Reazioni e impatti del settore
La rivelazione di questa somma ha sollevato questioni riguardo la competitività nel settore dei motori di ricerca. Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha testimoniato che l’accordo tra Apple e Google rende praticamente impossibile per altri motori di ricerca, come Bing, competere efficacemente. Microsoft aveva persino proposto ad Apple di acquistare Bing, ma l’offerta fu rifiutata, poiché Apple riteneva che Bing non fosse all’altezza di Google in termini di qualità e capacità.
Scelta del consumatore e Normative Europee
Nonostante l’accordo, gli utenti di dispositivi Apple possono ancora scegliere tra diversi motori di ricerca, come Yahoo, Bing, DuckDuckGo ed Ecosia, modificando le impostazioni di Safari. Inoltre, la Digital Markets Act in Europa ha obbligato Apple a offrire agli utenti maggiori opzioni per la scelta del browser predefinito durante la configurazione dei dispositivi.
Prospettive future
Se Google dovesse perdere la causa antitrust, l’accordo con Apple potrebbe essere annullato, il che avrebbe ripercussioni significative per entrambe le aziende e per il mercato globale dei motori di ricerca. La sentenza del giudice è attesa più avanti nel 2024, segnando un potenziale punto di svolta nella regolamentazione delle pratiche commerciali nel settore tecnologico.
Economia
OnlyFans sotto indagine Ofcom per mancate verifiche dell’età
Tempo di lettura: < 1 minuto. OnlyFans indagata da Ofcom UK per fallimenti nella verifica dell’età, mettendo in luce problemi di sicurezza online per minori.
OnlyFans, la nota piattaforma di contenuti per adulti, è al centro di un’indagine da parte del Garante britannico Ofcom per non aver impedito l’accesso ai minori ai materiali pornografici. L’indagine mira a valutare l’efficacia delle misure di verifica dell’età implementate dall’azienda.
Dettagli dell’indagine
Ofcom sospetta che la Fenix International Limited, società madre di OnlyFans, non abbia attuato misure di verifica dell’età sufficientemente rigorose. Inoltre, il regolatore sta indagando sulla possibilità che OnlyFans abbia fornito informazioni incomplete o inesatte in risposta a due richieste di informazioni nel giugno 2022 e giugno 2023. Queste richieste erano parte di un report pianificato su come le piattaforme di condivisione video proteggessero i minori da materiali inappropriati.
Risposta di OnlyFans
Un portavoce di OnlyFans ha dichiarato che, oltre a richiedere ai propri utenti di fornire nome e dettagli della carta di pagamento, la piattaforma utilizza un fornitore di servizi di verifica dell’età approvato dal governo, Yoti. Tuttavia, un problema di configurazione del software con Yoti ha generato un errore di reportistica, indicando una soglia di età errata di 23 anni, invece del limite di 20 anni impostato dall’azienda, pur rimanendo sempre sopra l’età legale di 18 anni. OnlyFans ha scoperto l’errore di reportistica e ha prontamente corretto il rapporto inviato a Ofcom.
Implicazioni e Regolamentazioni
L’indagine di Ofcom è condotta sotto le normative esistenti del Communications Act 2003, emendato nel 2020, che richiede alle piattaforme di condivisione video (VSP) con sede nel Regno Unito di adottare misure appropriate per prevenire l’accesso dei minori di 18 anni a materiale pornografico. Questa situazione solleva questioni significative riguardo la responsabilità delle piattaforme online nel proteggere i giovani utenti e nel rispettare le normative vigenti.
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