One UI 8 su A16 e XCover 7: leak pesante su Galaxy XR mostra il visore Samsung

di Redazione
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Samsung XR

Samsung accelera l’evoluzione del proprio ecosistema software e hardware con il rollout di One UI 8 basato su Android 16, innovazioni in intelligenza artificiale e nuovi progetti legati al visore Galaxy XR e alla serie Galaxy S26. L’azienda sudcoreana conferma la propria strategia di convergenza tra aggiornamenti software estesi, ricerca AI avanzata e ottimizzazione della produzione di chip, mentre emergono indiscrezioni sui prossimi flagship e dispositivi XR destinati a ridefinire l’esperienza mobile.

Aggiornamenti One UI 8 sui dispositivi Samsung

Galaxy A16 5G
Galaxy A16 5G

Samsung ha avviato la distribuzione globale di One UI 8, introducendo una serie di miglioramenti funzionali e grafici. I modelli Galaxy A16 e M16 ricevono rispettivamente i firmware A166PXXU5CYI8 e M166PODM3CYI9, seguiti da M54 e XCover 7 in Malesia e India. Questi aggiornamenti, basati su Android 16, portano novità come lo switch tra Reminder ed Event nel Calendar, la modalità Desktop migliorata per DeX, e funzioni AI come Drawing Assist in Gallery e Instant Audio Eraser in Notes.

Galaxy XCover 7 Pro
Galaxy XCover 7 Pro

L’interfaccia aggiornata introduce un Quick Panel ridisegnato, nuove categorie in Reminder, menu semplificati per Samsung Internet e Weather con animazioni 3D, oltre a un Quick Share full screen con schede separate. Le prestazioni risultano più fluide anche su modelli di fascia media, grazie all’ottimizzazione della gestione della memoria e dei thread di sistema. Samsung conferma inoltre il lavoro su One UI 8.5, che debutterà con il Galaxy S26. Questa versione introdurrà strumenti AI come Meeting Assistant per traduzioni in tempo reale, Smart Clipboard con suggerimenti automatici, Social Composer per generazione di post da immagini e Touch Assistant per traduzioni contestuali durante la digitazione.

Sviluppo chip e sfide nel mercato foundry

Sul fronte hardware, Samsung prosegue nella sfida diretta a TSMC, che detiene il 71% del mercato foundry globale. L’azienda prepara un chip Snapdragon overclockato su processo 2nm GAA destinato al Galaxy Z Flip 8, realizzato in collaborazione con Qualcomm e pensato per migliorare efficienza energetica e prestazioni termiche. Il processo Gate-All-Around (GAA) rappresenta un salto generazionale nella produzione dei semiconduttori, consentendo maggiore densità e minori perdite di corrente. Questa tecnologia sarà impiegata anche nel futuro Exynos 2600 che equipaggerà la serie Galaxy S26. Nonostante il dominio di TSMC nel segmento AI a 3nm, Samsung mira a ridurre il divario grazie a nuovi contratti, inclusi quelli con Tesla per chip di intelligenza artificiale di seconda generazione. La concorrenza tra i due colossi si intensifica nel momento in cui la domanda di GPU e NPU esplode, spinta dalla crescita delle applicazioni AI e dai data center hyperscale.

Innovazioni AI: il Tiny Recursion Model e l’ecosistema intelligente

Parallelamente ai progressi hardware, Samsung si distingue anche nella ricerca sull’intelligenza artificiale con il Tiny Recursion Model (TRM), sviluppato da Alexia Jolicoeur-Martineau nei laboratori Samsung Research. Questo modello, basato su un’architettura ricorsiva di soli 7 milioni di parametri, riesce a superare in efficienza modelli molto più grandi come Gemini 2.5 Pro e O3 Mini nei benchmark, elaborando risposte ottimizzate con risorse hardware limitate. TRM, rilasciato con licenza MIT su GitHub, utilizza un approccio auto-riflessivo che rielabora le proprie risposte in loop ricorsivo, riducendo gli errori semantici e migliorando la coerenza contestuale. Samsung considera questa tecnologia un pilastro per l’integrazione AI nei propri servizi e dispositivi, dall’educazione digitale alla smart home. Al Mobile Congress indiano, il gruppo ha presentato un’anteprima delle proprie soluzioni AI integrate, dal Command Center Knox per la gestione sicura dei dispositivi all’espansione di Galaxy AI su Buds 3 Pro e S25 Ultra. L’azienda ha mostrato anche SmartThings AI, capace di orchestrare elettrodomestici e ambienti domestici con comandi predittivi. Queste innovazioni mirano a consolidare la presenza di Samsung nei mercati emergenti, combinando accessibilità e potenza computazionale.

Leak su Galaxy XR e Galaxy S26

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Le indiscrezioni più recenti mostrano un prototipo dettagliato del visore Galaxy XR, che segna il ritorno di Samsung nel settore della realtà estesa. Il dispositivo, dal peso di 545 grammi, integra display micro-OLED 4K con densità di 4032 PPI, un chip Snapdragon XR2+ Gen 2 e sensori avanzati per tracciamento oculare e gestuale. I controller 6DoF offrono feedback aptico e la batteria esterna garantisce 2,5 ore di autonomia. Il lancio è previsto entro fine 2025, con pieno supporto ad Android XR e alle nuove API immersive sviluppate da Google.

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Parallelamente, leak su Galaxy S26 rivelano un design rinnovato e una variante Cosmic Orange, colore che ha già suscitato paragoni con iPhone 17. Sebbene le immagini trapelate su Reddit sembrino parzialmente generate da AI, l’azienda non ha smentito ufficialmente la nuova palette. La serie S26 sarà anche la prima a integrare One UI 8.5 con le funzionalità AI avanzate sopra citate. Gli analisti prevedono che queste novità contribuiranno a ridefinire la strategia premium del marchio, concentrata su esperienze immersive, AI personalizzata e continuità software.

Visione strategica e prospettive di mercato

Con l’espansione di One UI 8, i progressi nel design dei chip a 2nm e l’introduzione di modelli AI efficienti come TRM, Samsung si posiziona al centro della corsa globale all’intelligenza artificiale integrata. La sfida con TSMC, Apple e Huawei si sposta dal piano hardware a quello dei sistemi intelligenti, dove l’ottimizzazione energetica e la rapidità di aggiornamento software diventano fattori chiave di competitività.

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L’ecosistema Galaxy si avvia verso una convergenza completa tra smartphone, visori XR e dispositivi domestici connessi, sostenuta da un’intelligenza distribuita e personalizzabile. In questo scenario, la One UI evolve da semplice interfaccia a piattaforma cognitiva, trasformando l’interazione con i dispositivi in un’esperienza sempre più naturale e predittiva.