NixOS 25.11, Armbian 25.11, KaOS 2025.11 e Linux kernel 6.18: nuova fase per la compatibilità

di Redazione
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Il rilascio del Linux kernel 6.18 segna un passaggio decisivo nell’evoluzione dell’ecosistema open source, con una serie di interventi su file system, networking, sicurezza e driver che posizionano questa versione come potenziale futura LTS. Il primo periodo dell’aggiornamento raccoglie tutti gli elementi principali: la rimozione del supporto nativo a Bcachefs, i miglioramenti su Btrfs, EXT4, OverlayFS, il nuovo driver Rust Binder, il target dm-pcache, l’opzione microcode=, l’integrazione di feature per LoongArch, Alder Lake-S, Secure AVIC, il supporto ai SoC Apple M2 Pro, M2 Max, M2 Ultra, e un insieme esteso di driver su architetture ARM. Parallelamente, le distribuzioni NixOS 25.11, Armbian 25.11 e KaOS 2025.11 introducono aggiornamenti rilevanti che rafforzano l’intera filiera Linux, integrando kernel aggiornati, desktop modernizzati e una compatibilità hardware più ampia. L’effetto combinato di questi rilasci si riflette in un ecosistema più stabile, più veloce e più incline a supportare workload eterogenei, dallo sviluppo professionale all’uso su dispositivi ARM.

Rilascio di Linux kernel 6.18

Linus Torvalds annuncia il rilascio ufficiale di Linux kernel 6.18, versione che apre la strada alla possibile adozione come serie LTS. La caratteristica più immediata riguarda la rimozione del supporto Bcachefs dal kernel principale, mantenuto soltanto come modulo DKMS, scelta che semplifica il mantenimento del codice e riduce la complessità interna. Il kernel introduce estensioni hardware diffuse tramite driver nuovi e aggiornati, includendo un ampio spettro di supporto per architetture ARM e x86. Tra le novità più rilevanti compare il driver Rust Binder, primo tassello di una progressiva integrazione di componenti in Rust, insieme al target dm-pcache per caching su memoria persistente. La versione aggiunge l’opzione microcode= sulla riga di comando per controllare il caricatore microcode su piattaforme x86 e introduce miglioramenti a livello di namespace del kernel con estensione degli handle file. Su Btrfs inizia il supporto a dimensioni di blocco superiori alla pagina, mentre il file system EXT4 acquisisce supporto per ID utente e gruppo riservati a 32 bit. Il kernel rileva la feature PTW per LoongArch KVM e abilita l’esecuzione come guest su hypervisor Bhyve di FreeBSD, ampliando la compatibilità cross-platform. La rete beneficia di ottimizzazioni nella ricezione UDP, un miglioramento nella scalabilità dei server NFS e l’abilitazione iniziale per Accurate Explicit Congestion Notification nello stack TCP. Migliora anche la gestione swap, particolarmente rilevante per sistemi con carichi variegati. In ambito sicurezza, il kernel include supporto per multipli moduli nel sottosistema audit, introduce la firma dei programmi BPF, e aggiunge il supporto a HMAC-encrypted-transaction su bus TPM, disabilitato di default. Il supporto driver si estende a EDAC per controller memoria AMD VersalNET, core ADM Cortex A72, driver virtio SPI per accesso SPI in ambienti virtualizzati, e componenti dedicati a periferiche moderne come i jack audio e il touchpad aptico del controller DualSense PlayStation. L’ampliamento dell’ecosistema Apple continua con supporto per M2 Pro, M2 Max e M2 Ultra. La build appare già su kernel.org, con apertura della merge window per la 6.19 e prima release candidate attesa il 14 dicembre, elemento che conferma come il ciclo di sviluppo sia perfettamente allineato alle previsioni annuali.

Aggiornamenti in KaOS Linux 2025.11

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La distribuzione KaOS Linux 2025.11 introduce uno snapshot aggiornato focalizzato sull’ecosistema KDE, offrendo KDE Plasma 6.5.3, KDE Gear 25.08.3 e KDE Frameworks 6.20, tutti basati su Qt 6.10.1. Il sistema adotta un approccio rolling-release e comprende applicazioni nuove come Niri, compositor Wayland con tiling scrollabile, e Quickshell, un toolkit per shell desktop basato su QtQuick.

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Si aggiunge inoltre la minimalista Noctalia Shell, pensata per configurazioni essenziali su Wayland. L’installer Calamares aggiorna il supporto al bootloader Limine per sistemi UEFI, mentre la pagina Welcome passa a un’interfaccia QML Drawer che elimina la dipendenza dal browser esterno.

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I componenti core mostrano un aggiornamento esteso: Mesa 25.2.7, PipeWire 1.4.9, Systemd 257.10, GStreamer 1.26.8, Bash 5.3, OpenZFS 2.3.5, KBD 2.9.0, OpenCV 4.12.0, Protobuf 33.1, Poppler 25.11.0, Boost 1.89.0, ICU 77.1, Glib2 2.86.2, CMake 4.2 e OpenSSH 10.2. La distribuzione utilizza Linux kernel 6.17 e mantiene lo stile di aggiornamento continuo che permette all’utente di installare senza necessità di una nuova ISO, poiché tutte le release sono recuperabili con semplici comandi di aggiornamento.

Novità in Armbian 25.11

Armbian 25.11 rafforza la sua posizione come piattaforma di riferimento per dispositivi ARM, ampliando la compatibilità con schede come Radxa ROCK 4D, NanoPi M5, Banana Pi BPI-M5 Pro, ODROID-M1S, XpressReal T3, Radxa CM4 IO, NanoPi R76S, Radxa E54C, ArmSoM Forge1, NineTripod X3568 v4 e Mekotronics R58-HD. L’aggiornamento introduce supporto a kernel 6.17 e immagini edge basate su Linux 6.18, integrando inoltre compatibilità con Ubuntu 25.10, la futura Ubuntu 26.04 LTS e Debian 14 Forky. Armbian migliora la gestione storage con supporto overlay SATA per Orange Pi 5, aggiunge strumenti per interagire con hardware Qualcomm e abilita patch Wi-Fi per kernel 6.12. L’ambiente KDE Plasma Mobile appare come opzione per build Debian 13 Trixie, mentre le configurazioni zram adottano compressione misto zstd e lzo per sistemi meson64. Il framework di build utilizza mmdebstrap per generare rootfs più rapidamente. Il sistema espande il supporto firmware QUP SE per dispositivi SM8450, aumenta a 512 MB la dimensione UEFI per Raspberry Pi e introduce compatibilità con Wi-Fi 7 Qualcomm su piattaforme Rockchip64. L’aggiunta di supporto per la costruzione Btrfs come modulo favorisce flessibilità in scenari di test e sviluppo.

Rilascio di NixOS 25.11

La distribuzione NixOS 25.11, codename Xantusia, integra Linux kernel 6.12 LTS, GNOME 49 e il supporto a COSMIC Beta, l’ambiente desktop basato su Rust sviluppato da System76. Il sistema amplia la sicurezza introducendo FirewallD come backend per le opzioni di networking, rendendolo un servizio standalone e integrandolo con configurazioni già presenti. NixOS aggiunge supporto al boot manager grafico rEFInd, abilita Secure Boot per il bootloader Limine e introduce strumenti come nixos-rebuild-ng, riscrittura completa in Python di nixos-rebuild, e nixos-init, sistema di inizializzazione basato su Rust che elimina dipendenze da Bash per l’initrd. La distribuzione rimuove le versioni Qt5 di Plasma, Maui e Deepin, indirizzando l’ecosistema verso KDE Plasma 6 e KDE Gear 25.08. Il sistema usa LLVM 21, GCC 14 e CMake 4, integra Syncthing 2.0.0 e PostgreSQL 17, e aggiorna la gestione plugin VPN di NetworkManager, ora configurabile tramite dichiarazione esplicita in networking.networkmanager.plugins. Le ISO live sono disponibili con GNOME per x86_64 e AArch64 e includono una Minimal ISO per utilizzi avanzati.