Europol smantella cellula estremista di The Base in Spagna

di Redazione
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L’azione coordinata tra Europol e la Polizia nazionale spagnola porta allo smantellamento della più attiva cellula di The Base nel Paese, segnando uno dei risultati più rilevanti nella lotta europea contro il terrorismo di estrema destra. Il 25 novembre 2025, in una doppia operazione a Madrid e Valencia, le autorità arrestano tre estremisti collegati alla rete internazionale dell’organizzazione neo-nazista. Gli agenti sequestrano armi da fuoco, armi bianche, munizioni, equipaggiamento tattico militare, oltre a una vasta collezione di propaganda supremacista e materiale accelerationista. L’intervento sancisce un nuovo capitolo nella risposta europea al radicalismo violento dopo l’inserimento formale di The Base nella lista dei terroristi UE nel luglio 2024, la prima entità di estrema destra a ottenere questa classificazione.

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L’operazione coinvolge circa cinquanta agenti specializzati in antiterrorismo e intelligence, impegnati in cinque perquisizioni domiciliari mirate. Il livello di preparazione, coordinamento e analisi preventiva conferma il quadro di una cellula organizzata, radicalizzata e prossima all’azione. Il leader del gruppo, radicato a Madrid, manteneva contatti diretti con Rinaldo Nazzaro, fondatore di The Base, seguendone le direttive e promuovendo un programma di consolidamento e reclutamento destinato a far crescere la rete in più Paesi. Le comunicazioni tra i membri rivelano piani per attacchi selettivi e un’adesione totale alla dottrina supremacista che punta al collasso delle istituzioni democratiche attraverso l’azione violenta.

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Le perquisizioni rivelano un arsenale compatibile con le fasi preparatorie di un’operazione terroristica. Gli investigatori sequestrano armi bianche di varie tipologie, due armi da fuoco pronte all’uso, munizioni, equipaggiamento tattico impiegato negli addestramenti paramilitari e materiali utilizzati per sessioni di simulazione operativa. Il valore probatorio dei reperti è amplificato dalla presenza di propaganda neo-nazista, documenti che celebrano attacchi terroristici di altri gruppi e una raccolta strutturata di contenuti accelerationisti. È il profilo tipico delle cellule di The Base, che operano in modo decentralizzato e clandestino, organizzate in microgruppi autonomi ma collegati ideologicamente e operativamente alla rete internazionale. Secondo gli investigatori, la cellula spagnola aveva completato la fase di radicalizzazione ed era in piena fase addestrativa. I membri partecipavano a training tattici ricorrenti, simulazioni di combattimento, sessioni di maneggio armi e discussioni operative. Nel materiale sequestrato emergono moduli di addestramento, istruzioni per il reclutamento online e scambi privati che glorificano la violenza di altri movimenti supremacisti. L’intensificazione del discorso radicale negli ultimi mesi rappresenta la componente decisiva che porta all’intervento immediato: i tre membri avevano già dichiarato, in privato e in chat chiuse, la propria disponibilità ad attacchi “selettivi” contro obiettivi ritenuti simbolici.

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Il supporto di Europol è stato determinante. Attraverso il Centro europeo antiterrorismo, l’agenzia ha fornito pacchetti analitici completi, collegamenti transnazionali e rapporti di cross-match che hanno permesso di identificare con precisione i soggetti coinvolti. Le hit notifications elaborate dai sistemi di Europol hanno facilitato la connessione tra i sospetti e altre attività online legate a The Base, tracciando movimenti, contatti e tentativi di coordinamento con cellule presenti in altri Paesi. Durante l’operazione, Europol ha dispiegato personale a Madrid e mantenuto una linea di supporto diretto dalla sede de L’Aia, integrando intelligence in tempo reale con le attività sul campo.

La rilevanza strategica dell’intervento non si limita alla neutralizzazione della cellula spagnola. La presenza di The Base in Europa rappresenta infatti un cambiamento strutturale nel panorama delle minacce, con l’emergere di un terrorismo di estrema destra sempre più organizzato, ideologicamente coerente e orientato alla violenza tattica. L’inserimento del gruppo nella lista dei terroristi UE nel 2024 ha segnato una svolta nelle priorità europee: per la prima volta l’antiterrorismo continentale ha riconosciuto la necessità di contrastare formalmente un’organizzazione supremacista paragonabile ai network jihadisti in termini di pericolosità strategica e intento operativo. L’indagine mostra anche la dinamica tipica dell’estremismo contemporaneo: reclutamento attraverso canali digitali, propaganda intensiva, creazione di comunità radicali chiuse e costruzione di una narrativa apocalittica che enfatizza la necessità di un’azione violenta per accelerare il collasso sociale — l’essenza dell’accelerationismo militante. I tre arrestati incarnavano questo profilo emergente, con uno stile di vita modellato attorno ai principi ideologici del gruppo, un accumulo sistematico di attrezzature e una totale dedizione ai piani di espansione delineati dai vertici di The Base. L’operazione ha un impatto diretto sulla sicurezza europea. Colpisce un nodo emergente di un network che, negli ultimi due anni, ha cercato di instaurare una presenza più ampia nel continente, sfruttando vulnerabilità sociali, comunità online simpatizzanti e la capacità di mantenere anonime le proprie attività grazie alla frammentazione delle cellule. La neutralizzazione della cellula spagnola riduce la possibilità di attacchi imminenti e indebolisce la rete internazionale, offrendo agli investigatori ulteriori elementi per tracciare collegamenti con gruppi analoghi in Nord America ed Europa settentrionale. Il risultato conferma la necessità di un approccio sistemico: intelligence condivisa, risposta coordinata, analisi preventiva approfondita e cooperazione operativa tra Stati membri. Europol continuerà a monitorare l’evoluzione del gruppo, fornendo supporto analitico e operativo per evitare che altre cellule seguano lo stesso percorso verso la violenza.