Il settore tecnologico globale sta affrontando una tempesta perfetta che minaccia di ridefinire l’accessibilità dell’hardware per il prossimo decennio. Al centro di questo ciclone si trova una critica shortage RAM, un fenomeno non causato da interruzioni della catena di approvvigionamento tradizionali, bensì dall’insaziabile fame di risorse dell’intelligenza artificiale. Gli esperti di mercato osservano una tendenza preoccupante in cui i giganti della produzione come Samsung, SK Hynix e Micron stanno massicciamente reindirizzando le loro linee produttive verso le memorie ad alta banda (HBM) destinate ai data center, sacrificando di fatto il mercato consumer. Questa scarsità artificiale ha innescato una spirale inflazionistica sui prezzi delle memorie DDR5, alimentando pratiche speculative aggressive su piattaforme come eBay e costringendo i consumatori a fronteggiare costi proibitivi per semplici aggiornamenti hardware.
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Il tramonto di Crucial e l’esplosione dei prezzi DDR5
L’esempio più lampante di questo cambio di paradigma è la decisione strategica di Micron di uscire dal mercato consumer per concentrarsi esclusivamente sulle memorie HBM per le imprese, dove i margini di profitto sono significativamente più alti. Questa mossa comporta la chiusura definitiva del suo storico brand Crucial entro febbraio 2026, segnando la fine di un’era per gli assemblatori di PC fai-da-te. Paradossalmente, mentre la chiusura è imminente, un booth Micron è apparso recentemente al Delhi Comic Con, gestito da partner locali con l’unico scopo di svendere lo stock residuo di RAM e SSD, una presenza prenotata mesi prima che la strategia aziendale cambiasse rotta. La riallocazione dei wafer di silicio verso le memorie AI, priorizzando il throughput rispetto alla capacità, ha lasciato il mercato retail sguarnito.

Le conseguenze economiche per l’utente finale sono devastanti. La shortage RAM ha colpito duramente i kit DDR5, con prezzi che in alcuni casi sono saliti tra le 3 e le 7 volte rispetto al valore originale. Su eBay, gli scalper stanno vendendo kit a oltre 1.834 euro, applicando markup doppi rispetto al prezzo di listino. La situazione è talmente critica che alcuni outlet in Giappone sono stati sorpresi a vendere moduli RAM usati spacciandoli per nuovi. Un kit standard Crucial DDR5-5600 da 64GB ha raggiunto un costo di 552 euro, un prezzo superiore del 18,6% rispetto al mercato statunitense, e persino le confezioni danneggiate non subiscono sconti, venendo acquistate a prezzo pieno da collezionisti o utenti disperati.
Il framework del mercato critica aspramente anche i grandi OEM come Dell e Apple per le loro politiche di prezzo sugli upgrade. Mentre i costi della materia prima salgono, queste aziende mantengono margini elevatissimi: Dell richiede circa 275 euro per 32GB di RAM sul modello XPS 13, mentre Apple mantiene un prezzo di 367 euro per soli 16GB di memoria unificata. In questo scenario di prezzi fuori controllo, il brand cinese Asgard ha lanciato un kit estremo DDR5-6000 da 256GB al prezzo di 2.201 euro, una cifra che supera addirittura il prezzo consigliato (MSRP) della futura scheda video RTX 5090.
Geopolitica del silicio: il caso Nvidia H200 e la Cina
Mentre il mercato consumer soffre, il fronte geopolitico si infiamma attorno all’export di chip avanzati per l’AI. Gli Stati Uniti hanno recentemente approvato l’esportazione del potente chip Nvidia H200 verso la Cina, ma con una condizione punitiva: l’imposizione di una fee del 25%. Questa mossa, annunciata dall’amministrazione Trump su Truth Social, prevede che i chip arrivino prima negli USA per l’ispezione da parte del Bureau of Industry and Security e vengano successivamente riesportati. Questa strategia mira a mantenere la superiorità tecnologica americana e a limitare l’autosufficienza cinese, dato che l’H200, basato sull’architettura Hopper 2022, supera nettamente le prestazioni del modello H20 precedentemente consentito ed è cruciale per l’addestramento di modelli AI di grandi dimensioni (LLM).

La risposta di Pechino non si è fatta attendere. La National Development and Reform Commission ha convocato un meeting di emergenza coinvolgendo giganti tech come Alibaba, ByteDance e Tencent per valutare la domanda di H200 e ponderare limiti all’importazione. Il governo cinese sta spingendo una guida informale per favorire l’hardware domestico, approvando ufficialmente solo soluzioni di Huawei e Cambricon per i progetti governativi ed escludendo di fatto Nvidia. Tuttavia, la realtà tecnica è complessa: il chip Huawei Ascend 910C punta a competere con l’H200 con una produzione prevista di 600.000 unità nel 2026, ma molte aziende preferiscono ancora l’ecosistema CUDA di Nvidia per la sua maturità.

La fame di chip Nvidia in Cina ha alimentato un vasto mercato nero. Recenti operazioni di polizia hanno portato all’arresto di contrabbandieri e al sequestro di chip per un valore di 147 milioni di euro. L’indagine, denominata Operazione Gatekeeper, ha rivelato che chip come H100 e H200 venivano ribattezzati con etichette false come “Sandkyan” e fatti transitare attraverso Hong Kong. In risposta a queste pressioni e per evitare ulteriori sanzioni, il CEO di Nvidia Jensen Huang ha rivelato lo sviluppo di un software di tracking per le GPU che approssima la posizione fisica dell’hardware per prevenire il contrabbando, una mossa che ha sollevato preoccupazioni in Cina riguardo possibili backdoor di sicurezza.
Alleanze strategiche e il futuro dell’industria dei semiconduttori
In questo scenario caotico, l’industria cerca stabilità attraverso nuove alleanze e consolidamenti. I colossi Microsoft, Google, OpenAI e Anthropic hanno formato la Agentic Artificial Intelligence Foundation sotto l’egida della Linux Foundation. L’obiettivo è sviluppare tool open-source per agenti AI e standardizzare le connessioni tra applicazioni, come dimostrato dal Model Context Protocol di Anthropic che collega ChatGPT a piattaforme come Slack. Queste iniziative mirano a risolvere il problema della non-profittabilità dell’AI, dove i costi infrastrutturali superano ancora i ricavi, cercando di accelerare l’adozione di “killer apps” per la produttività enterprise.
Parallelamente, il panorama dei semiconduttori vede movimenti tettonici con acquisizioni miliardarie. Marvell ha acquisito Celestial AI per 5 miliardi di euro per espandere il suo ruolo nei data center AI puntando sulle interconnessioni ottiche di nuova generazione. La tecnologia fotonica di Celestial promette di sostituire i percorsi elettrici con guide d’onda per garantire un alto bandwidth e basso consumo energetico tra gli acceleratori, risolvendo i vincoli di memoria che affliggono i cluster attuali. Anche Intel sta cercando di riposizionarsi firmando un memorandum con il Tata Group in India per costruire due nuove fabbriche (fab) del valore di 12,8 miliardi di euro, un investimento chiave per decentralizzare la produzione e ridurre la dipendenza dalle filiere asiatiche tradizionali.
L’industria dei semiconduttori sta entrando in quello che viene definito un “giga-cycle”, con previsioni di revenue globali che supereranno i 917 miliardi di euro entro la fine del decennio, trainate quasi esclusivamente dall’infrastruttura AI. Tuttavia, la volatilità rimane alta e le tensioni tra innovazione e controllo geopolitico continueranno a influenzare sia i prezzi al consumo che la disponibilità di tecnologie critiche.
FAQ
Perché i prezzi della RAM DDR5 stanno aumentando così tanto?
I prezzi stanno triplicando a causa di una “shortage” indotta: i grandi produttori come Micron, Samsung e SK Hynix hanno spostato la produzione dalle memorie consumer (DDR5) a quelle per server (HBM) per soddisfare la richiesta dell’Intelligenza Artificiale, creando scarsità sul mercato retail.
Cosa comporta la chiusura del brand Crucial da parte di Micron?
Micron ha deciso di uscire dal mercato consumer per focalizzarsi sulle aziende. Questo significa che il marchio Crucial cesserà di esistere entro febbraio 2026 e non produrrà più RAM o SSD per i consumatori finali, lasciando un vuoto nell’offerta di componenti per PC.
Quali sono le nuove regole per l’export dei chip Nvidia in Cina?
Gli Stati Uniti hanno approvato l’esportazione del chip Nvidia H200 in Cina, ma con una tassa del 25%. Inoltre, i chip devono fisicamente passare per gli USA per un’ispezione di sicurezza prima di essere spediti, per evitare che vengano usati per scopi militari o governativi sensibili.
Cos’è la Agentic Artificial Intelligence Foundation?
È un’alleanza formata da Microsoft, Google, OpenAI e Anthropic per creare standard open-source per gli “agenti AI”. L’obiettivo è rendere più facile per le diverse intelligenze artificiali comunicare tra loro e integrarsi nei software aziendali per migliorare la produttività.